Avevo mandato in ferie il blog, ma non posso postdatare questa bella notizia che pubblico in anteprima!
E' appena uscita la nuova silloge di Tommaso Mondelli, che ho seguito passo passo!
Prossimamente, darò visione di tutte le coordinate dell'Editore, non appena L'Argo Libro uscirà con un articolo dedicato all'evento.
L'autore così scrive:
Un particolare e sentito ringraziamento è dovuto a Danila Oppio che ha letto, coordinato e revisionato la silloge, ne ha creato la copertina con amorevole cura, in sintonia coi suoi alti valori poetici, senza trascurare aggiustamenti e non pochi preziosi suggerimenti.
Troppo buono, non merito tanto! Complimenti vivissimi al poeta per la fluente produzione letteraria e poetica!
Troppo buono, non merito tanto! Complimenti vivissimi al poeta per la fluente produzione letteraria e poetica!
Prefazione alla silloge Un fiore alla finestra
Nasce
spontaneo paragonare il poeta Mondelli ad un abile pasticciere, che sforna
fragranti croissant, cotti al punto giusto, dorati e ben lievitati. Uso questo
parallelo, perché il poeta scrive in rima con estrema facilità, tanto da aver
completato questa raccolta in brevissimo tempo. Ed ha così raggiunto la nona
silloge poetica e l’undicesima edizione dei suoi scritti, se aggiungiamo due
libri in prosa. Dove cerca l’ispirazione,
se non nei fatti quotidiani, nei “pasticci” della politica e dell’economia
mondiale, o piuttosto nei ricordi mai cancellati e sempre vivi nella memoria?
La
meraviglia è grande - presupponendo che comporre innumerevoli poesie,
condurrebbe all’incorrere nel rischio di ripetersi - ma non è questo il caso
dell’autore, i cui versi sono sempre nuovi e, come specchi, riflettono squarci
di vita.
La
sottile ironia, nel guardare al mondo attraverso la lente d’ingrandimento, e
scoprirne i difetti, gli errori, per poi tramutarli in quartine, così come
accarezzare i ricordi, è per il poeta un gioco a rimpiattino, scherzando con i
versi. La musicalità non manca, le sue rime sono alternate, come certi passi di
danza dalle dolci movenze. Per analogia, nel Cirano De Bergerac di Edmond
Rostand, che alla fine della licenza tocca, Mondelli usa il fioretto
linguistico, vere e proprie sferzate di simpatica satira, o di arguti frizzi!
Non
può mancare un aneddoto a sottolineare quanto, per l’autore, i ricordi abbiano
una grande valenza. La foto di copertina di questa raccolta rappresenta la casa
natia del Poeta. Una casa dall’aspetto vetusto e dall’aria abbandonata. Qual è
uno degli aspetti di una casa disabitata? Secondo Mondelli, ma anche a mio
avviso, questo accade quando manca un fiore alla finestra. I fiori hanno
bisogno di attenzioni, e non possono sopravvivere, se nessuno si prende cura di
loro.
Il
poeta lo esprime in modo chiaro, in queste due quartine:
Con la testa abbassata
Ti
segnala che ha sete
Tu
non far l'intronata
Mesci
l'acqua di rete.
Lui
saluta i passanti
Dice:
qui c'è l'amore
Se
felici, con quanti
Han
la gioia nel core
Bisogna
prendersi cura di un fiore, esattamente com’è necessario rinfrescare la
memoria. Non si cancella il passato, poiché fa parte della nostra storia
personale. Va conservato con cura, irrorato con l’acqua dei ricordi, nutrito
con l’amore di un poeta.
Così
“il fiore alla finestra” l’ha posto l’autore, titolando in questo modo la
presente silloge, e introducendola con la poesia che ne porta il titolo. Che
vuol rappresentare realmente quel fiore, se non il vivo ricordo
dell’infanzia? Per l’autore non erano
sufficienti il solo titolo dell’opera e la poesia. Ha espresso così il
desiderio di poter aggiungere un fiore nell’immagine di copertina cui appariva
una finestra spoglia, chiedendomi se fosse possibile dipingerne uno. Cosa
fattibile con un programma particolare, ho così reso concreto il desiderio del
poeta, ed ora quella casa pare abitata, se non da lui, almeno dai suoi vividi
ricordi, che tornano in altre composizioni all’interno della raccolta.
Il
fiore alla finestra rappresenta quindi la presenza reale della memoria, che lo
scorrere del tempo non potrà mai cancellare.
Danila
Oppio
Grazie, Danila, per aver tradotto la vitalità di Tommaso Mondelli nel vaso di fiori che, nella loro semplicità ma con la loro presenza, dicono che la casa è abitata. Trovare una casa e sapere che una casa è abitata è una sensazione così piena di calore che anch'io mi ci trovo a casa.
RispondiEliminaAngela Fabbri