Calvizie
(per sorridere un poco)
Te ne vai in giro col parrucchino
ancor peggio, ti fai il riportino.
A ben vedere il Vate D’Annunzio
calvo fu, privo di pelo fittizio.
Non alzar al ciel le braccia
Che un cranio lustro sulla faccia
È migliore di cento falsi tuppè
La gioventù la torna minga indrè.
E volersi celare dietro una ringhiera
è come dir che in bocca tutti denti
sono tuoi, li hai pagati cari, accidenti!
ma fan parte d’una bella dentiera.
Ricorda Yul Brinner,
Connery
Bruce Willis, e altre celebrity
Eran o son calvi famosi e
belli
ricchi di fascino pur
senza capelli.
Danila Oppio
Mi hai fatto sorridere e non poco, Danila.Come è facile renderci ridicoli, eppure non ne siamo consapevoli. Un testo simpatico e giustamente ironico. Ciao, buon inizio di settimana. Piera
RispondiEliminaAvevo voglia di scherzare, di divertirmi un poco a spese altrui. Ma davvero, a volte nel cercare di "correggere" quel che nell'aspetto vengono considerati difetti, alla fine si ottiene l'esatto opposto. Come quelle donne che per aumentare il volume delle labbra, le trasformano in ani con le emorroidi. Perdona la battuta volgare, ma posso apprezzare un leggero ritocco, però quando diventa un'esagerazione, tanto da apparire come maschere mal riuscite, quelle della Commedia, per intenderci, si rasenta il ridicolo. Ciao Piera e grazie per il commento!
EliminaE mettiamoci anche CLARK GABLE, che a trent'anni, avendo tutti i denti marci (almeno così dicono i suoi biografi) mise su la dentiera.
RispondiEliminaCosì quel forte e bianco sorriso incantato
che tutte noi vecchie signore abbiamo amato
in VIA COL VENTO e in altre proiezioni
era falso senza remissioni.
Ma Clarke Gabel (questo era il suo vero nome, le origini germaniche furono cancellate, come sappiamo adesso hanno fatto i vari ispettorati americani del lavoro con gli emigranti italiani)
era un uomo splendido nel suo grande umorismo: una notte, a una festa di Hollywood, davanti a una giovane ammiratrice che gli magnificava il sorriso si tolse la dentiera...
Tenuto conto che 'Gabel' vuol dire 'Forchetta', assimilando il 'Clarke' a 'Carlo', il nostro eroe si chiamava 'CARLO FORCHETTA'. Però ne ha fatta di strada!
Ciao a tutti.
Angela Fabbri
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RispondiEliminaIn effetti, Gable è stato un uomo e attore affascinante, poiché non sorrideva solo con le labbra, ma anche con gli occhi che strizzava birichini! Un sorriso ammiccante, incantevole. Bella la storia del suo nome, Carlo Forchetta, se poi lo volessimo chiamare Messer Carlo Forchetta, abbiamo aggiunto anche il coltello!
RispondiEliminaCiao Angie
Dani
Und nun, um zu enden...
EliminaGABEL, MESSER und... LOEFFEL!
AF
In effetti ci voleva anche il cucchiaio per completare il tutto ma con Gable non vedo il nesso! Ciao
RispondiEliminaDani