Poesie indigeste
Non riesco a concepire
alcune poesie
indigeste
dove si notano moleste
le solite strofe
amorfe.
C’è chi le scrive di
getto
e chi ripete il
soggetto
In ogni stralunato
verso
niente di un po’
diverso.
Una certa inappetenza
mi coglie improvvisa
e appare quasi
sentenza
che l’anima mia
ravvisa.
Vorrei mimare il
silenzio
per supplire certi
versi
ubriacati con assenzio
e nei bicchieri
dispersi.
Talvolta è meglio
tacere
non scrivere usuali
cose,
nella faretra
d’arciere
occultate le rime
noiose.
Uscite dai soliti
schemi
portate un po’ di
speranza
evitate di porre
problemi
nei versi di vostra
stanza. (strofa)
Mi viene in aiuto Trilussa
“ va a svantaggio del peccato
perché er lavoro de la fantasia
se reduce a uno spazzio limitato”.
Danila Oppio
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