OPERA COLLETTIVA
a cura di ANNA MONTELLA, presidente del Premio e curatrice del Caffé Letterario La Luna e il Drago.
L'Opera comprende i contributi (ovvero un verso per ogni opera selezionata) opportunamente mescolati tra loro per un risultato armonico, degli Autori selezionati che andranno in antologia per la sezione a Tema Libero e per la sezione dedicata alla Poetessa AMALIA GUGLIELMINETTI negli ambiti della X Edizione 2018 del Premio Letterario Internazionale "LA LUNA E IL DRAGO". Nei contributi sono compresi anche i versi delle liriche prime classificate di entrambe le sezioni e le liriche cui è stata assegnata una menzione.
Questa la presentazione di Anna Montella, ma vorrei aggiungere: ogni volta che mi capita di leggere queste sue opere collettive, resto sbalordita dalla sua capacità di collegare ogni verso a quello successivo, in modo da ricreare una nuova poesia, In questo caso addirittura due.
Danila Oppio
SEZIONE A TEMA LIBERO
L'inverno liberava sulla città arpeggi
là dove i sogni erano perle e ti aspettano al prossimo verso per ricamare un senso per attendere estati soleggiate come un treno che scivola al contrario nell’oblio di un malinconico crepuscolo. Un cielo azzurro senza nuvole in quei giorni senza peccato senza conto di colpe imputate (T. Mondelli) sterili crisalidi mute di nuovi colori piccoli fiori di loto dall’intenso profumo. Fresche visioni, speranze al vento sinfoniche passioni mai assopite ricordi di favole inventate fantasmi colorati sillabe assennate e buone maniere un fiume di pensieri… mille parole suscitano brusio nell’erba bagnata dalla brina del mattino. Tra speroni rocciosi e lentischi sentinella armata di lacci l’immenso è tutt’intorno. Sotto le celate spoglie il sale brucia le ferite dai tetti dell’anima con petali di rosa a consumare braci di ricordi sulla sabbia rovente oltre la siepe stinta dei sogni infranti. Spinge l’oggi ad un lontano ieri. Ebbrezza sconosciuta di un’onda sferzante del tempo trascorso fotografato su questo intonaco che svela il sogno sulle note riflessive dei tramonti raccogliendo brandelli di pelle e cuore in recinti di pietra e di filo spinato. Amaro sapore di rimpianto come reflusso continuo e bruciante nel silenzio di una notte stellata sui titoli di coda d’una vita fra rintocchi muti d’orologi. E vola laggiù l’Acherontia sui ciottoli screziati delle Ghiaie. Conchiglie assetate di sabbia torneranno a respirare il mare. |
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