Una partita a scacchi
Dice la Regina:
Oh gentil e
amato Sire
dal Caval
disarcionato
or bloccato
dall’Alfiere
per un pel
ti sei salvato.
Col nemico
tuo alleato
hai guadato
altra sponda
la Regina
hai trascurato
trascinata
via dall’onda.
Ora è chiaro
come il sole
che di lei
non te ne curi
spezzi il
cor sotto le suole
ne potrete
esser sicuri.
Col
simpatico tuo Alfiere
ti potrai ben divertire
ora tutto
può accadere
devo forse applaudire?
Nella vita
v’è una scelta
la menzogna
o la verità
la risposta
dona svelta
ti scongiuro
Sua Maestà
Risponde il Re:
La risposta
è presto detta
dell’Alfiere
poco importa
o mia Regina
prediletta
il tuo amore
mi conforta
Sappi che a onor
del vero
Se mi
volessi divertire
basterebbe
lo scudiero
dei servigi
a convenire
Parla la Regina:
Ma che cosa
dici mai?
or hai
scelto altra sponda
ei nemico
non è ormai
non par ver tu
lo nasconda
Dell’Alfiere
fui timorosa
ora pur
dello scudiero
che notizia
clamorosa
inquietante
per davvero
Risponde il Re:
Se davvero
m’hai creduto
poco scaltra
ti dimostri
di celiare
mi è piaciuto
e scherzar
sui fatti nostri
Son pur
sempre il tuo Sire
e giammai mi
abbasserei
e mostrare
il mio sedere
a scudieri ,
alfieri e plebei.
Parla
la Regina
Il problema non è questo!
Dei potenti non mi fido
se nol sai, è detto presto
la mia vita a lor n‘affido
Tutto
è un compromesso
ruban soldi a mano bassa
senza chiedere permesso
col mio denaro nella tasca.
Resto qui dentro la Torre
e mi faccio i fatti miei
l’ ideal tuo non m’imporre
Non è ciò che io vorrei.
Tra Alfiere e Torre stretto
il bel gioco è presto fatto
or all’angolo sei costretto:
t’hanno dato Scaccomatto.
Ovvio, questa è allegoria
Come un lazzo per celiare
e concludere in allegria
Salve al Re e al suo giullare.
personaggi: la Regina è l’Italia
il Re è il Governo
la Torre il Popolo
l’Alfiere il Primo
Ministro
lo Scudiero? Fate voi!
Il giullare? chi lo sostiene
Danila Oppio
Inedita
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