POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, gennaio 24

Dal mio album di fotografie teatrali ..o quasi

Paolo Mosca, Walter chiari, e Paola Pitagora
(Paolo Mosca è il figlio del giornalista e scrittore Giovanni Mosca,  fratello di Maurizio Mosca. Entrambi scomparsi da alcuni anni)


Walter Chiari e Alida Chelli durante
le prove de "Il gufo e la gattina"
























Walter Chiari che pubblicizza le  sigarette Malboro, proprio lui che non fumava, seduto sulla Fiat 850 coupé del direttore del Teatro S. Erasmo di Milano













Domenico Modugno
in una scena de "Mi è caduta una ragazza nel piatto" al teatro S. Erasmo a Milano










                                         










Altra foto di Modugno,  a teatro














Foto di repertorio di Mimmo Modugno





L'attrice Paola Quattrini a 24 anni












                           












Paola Quattrini con Marilisa Ferzetti, sorella dell'attore Gabriele Ferzetti e moglie di Pino Caruso




                                                  












 Pino Caruso, de il Bagaglino, marito di Marilisa Ferzetti
qui sopra con Paola Quattrini















Quattrini e Carlo Dapporto













Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice
nella piece teatrale "Uscirò dalla tua vita in taxi" recitata al teatro Sant'Erasmo di Milano insieme a Renzo Palmer e Marina Malfatti


















Questo repertorio fotografico è solo uno stralcio della mia collezione, avuta dal fotografo che ha eseguito gli scatti o durante le prove o fuori dal contesto teatrale. Risalgono agli anni 1967 - 1968 - 1969. Tranne la foto di Caruso, che è più recente.

Ora, per soddisfare la domanda di Angie, le racconto un piccolo aneddoto riguardo a Pino Caruso del Bagaglino.
Mi avevano avvertito che alle prove sarebbe mancata un'attrice della Compagnia, e mi chiesero se potevo leggere dal copione la sua parte, giusto per non far saltare le prove. Io ero, e sono,  imbranata cronica in fatto di recitazione, ma per non fare brutta figura, mi sono letta ed imparata a memoria una specie di poesia in romanesco, decisamente osé, che doveva recitare l'attrice.
L'ho imparata così bene, che la ricordo ancora a memoria. Non ho poi sostituito nessuno...se la sono cavati benissimo senza di me, e meno male!
Si trattava di una parodia e un compendio di tante poesie famose, modificate ad arte per divertire il pubblico.

Il titolo era: UNA STORIA EDIPICANTE

Tutto lassù mi sarà perdonato
perché, vedete, ho molto amato
Amore giusto, amore deviato
Scagli la pietra chi non ha peccato
(coro)
Giro,girotondo
macché ragazzo biondo!

Io ci ho l'amore mio: 
si fa chiamare zio,
Nove anni d'età
(coro)
Il primo amore
non si scorda mai!
Io gli regalai
con tutto il cuore 
la mia verginità
(coro)
Quant'è bella giovinezza
che si sfugge tuttavia
 con lo zia che t'accarezza

Dopotutto so' ..zi' mia
Era lo zio Nino
il mio prediletto
Mi strinse la vita
mi buttò sul letto
mi venne vicino
mi chiamò Lolita

Contessa, cos'è mai Lolita?
E' un'ombra di bimba fuggente
La insegue uno zio balbuziente
non proprio per farle totò.
Ma si sa, lo zio
è il padre dei vizi
Quanti esercizi
imparai dal mio
Stadio perfetto
la stanza da letto

Pape Satan, Pape Satan Aleppe
amo uno zio volgare, lo zi Peppe.
Pure t'ho amato
d'amore ruggente
quand'eri sdraiato
senza far niente.
Ti baciavo,piccina,
il pomo d'Adamo
e cantavo in sordina
" Zio, come ti amo".

T'amo, o zio bove, e mite un sentimento
di vigore e di pace nel cor m'infondi
Tu, che nato nel 1900
quando arrivi al momento....
ti confondi.
Ma un altro amore
più vero, più bello
io l'ho poi trovato
col dolce signore
che era fidanzato
di un mio fratello.
(coro)
O cavallina , cavallina storna
quanto gli zii so' due, ci hanno le corna.

D'amore, ragazzi, non si muore più
Se lui va via, resta sua sorella
Spendete bene la vostra gioventù
Per me pari sono questo o quella
(Coro)
S'ode a destra uno squillo di tromba
a sinistra risponde una squillo
Ti piaceva baciare Camillo...

or mi piace baciare Fanny
Amor ci fa audaci
Le sfiorai la bocca
e "Quanto mi piaci"
le sussurrai piano
Lei, dicendomi "sciocca"
crollò sul divano.

Sparse le trecce torbide
sull'affannoso petto
sei maschio oppure femmina
compagno mio di-letto?
Ma nelle more di tanto scompiglio
mi mancò il mezzo d'avere un figlio
Gioia perfetta nei "giochi di notte"
essere madri...

(coro)
o esser mignotte!!!

(Oggi non ci si scandalizza più di nulla, ma quasi 50 anni fa, era piuttosto in anticipo rispetto ai tempi!)

Danila Oppio



Nessun commento:

Posta un commento