POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, dicembre 16

ALLEGRIE di Coucou, Sèlavy!



ALLEGRIE
(A chi trafugò il cadavere di Mike Bongiorno)
Cantami dal tuo mondo di vene essiccate
Cantami.
Ti ho rapito una notte alla fossa
Lucidato a festa le ossa
Dalla fossa alla fontana
L’allegria è di casa:
“Ogni allegria lasciando,
l’allegria vo’ raddoppiando”
Quanta stentorea allegria per codesta letargia
Se vedo i luoghi com’erano pria
l’“ora” per sempre sottratto
Auscultando il matto
L’allegria è di casa:
“Ogni allegria lasciando,
l’allegria vo’ raddoppiando”
Sento un qualche palpitare, eh sì, nel mare costoclavicolare
“Dica trentatré”
“Allegria”
“Bravissimo!”
È un ritmico bussare –potrei suonarlo a mo’ di tamburo
Dal retro, le retroguardie del respiro, sobillare i dorsali
Ah, sportivone!
M’è infine ruzzolato via dalla necromanzia, la ruota della fortuna che vi segue, vi corre accanto
“Fèrmo, porca mignotta!”
Ma l’allegria è quella cosa che prende e porta via
Dalla fessa alla fossa, dalla fontana al fiume… il salmone!
Si era offeso; l’allegria cominciava intanto a farsi spazio, piovevami addosso aprendo crateri nella pelle mia
Perché gli atomi suonano a fisarmonica, in ogni atomo una Porta Pia
E allora, se tu mi dai il bongiorno, eccoti una sveglia di benservito
Ruota sul tuo asse à la san Vito
Allegro di un allegretto incallito !
Io ero il morto –che equivoco- e lui m’usava come ventriloquo
Ho restituito dunque quell’ostinazione impertinente al fiume, accelerando il ruzzolìo del suo orgoglio ferito
Però, a pensarci, come saltava le staccionate! Erano voli pindarici e meraviglia del falso, ed era dura tornare poi coi piedi a terra senza essersi mai sollevati!
Cercate di comprendere, brava gente
Rischiai tutto per niente
Solamente ero stanco di quell’allegria:
Lascio quanto raddoppio, e sia.
Coucou,Sèlavy!

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