POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

venerdì, dicembre 20

LE PAGINE DEL NATALE - NISSE E GUNNAR di DANILA OPPIO

Alla terza edizione de LE PAGINE DEL NATALE il mio racconto NISSE E GUNNAR, insieme a poesie e racconti di altri autori. Un compendio decisamente natalizio realizzato da L'ARGO LIBRO editore. Mi sono arrivate ieri le copie ordinate e sono rimasta molto soddisfatta. 


Dal segnalibri di dicembre la presentazione di una splendida edizione,  che suggerisco come regalo ad amici e parenti.

 Qui l'elenco degli autori presenti nell'antologia.



E il testo del mio racconto

NISSE E GUNNAR

C’era una volta, ma non proprio così tanto tempo fa, un bimbetto molto povero che avrebbe tanto desiderato decorare l’abete di fronte a casa sua per festeggiare il Natale, che presto avrebbe bussato alle porte. Non aveva però neppure un soldino per acquistare quei bei ciondoli colorati che erano esposti nelle vetrine dei negozi della sua città.
Una sera - e il Natale si stava avvicinando a grandi passi - sentì uno scampanellìo e un fruscìo vicino alla finestra della sua cameretta.
-        Chissà chi è? - Pensò il piccino.
-       Toc toc toc.  
Tre colpetti sul vetro della finestra lo fecero sobbalzare. Si avvicinò cautamente, appoggiò le manine e il nasino sui vetri gelati – fuori faceva davvero molto freddo – e vide un ometto non più alto di una spanna, con un berretto rosso in testa che  indossava un giacchino grigio. Una lunga barba bianca ornava il suo mento.
-        Chi sei? - Chiese il piccino.
-       Sono Nisse, lo gnomo che esaudisce tutti i desideri, per caso tu ne hai uno in particolare? Puoi dirmi come ti chiami?
-       Mi chiamo Gunnar. Si, vorrei decorare con tanti ciondoli luminosi quell’abete là fuori, perché senza quelle decorazioni, non mi sembra neppure Natale.
-       Allora Gunnar, fammi entrare ed io ti narrerò una fiaba e magari, mentre te la racconto, succederà qualcosa di straordinario. Ma fammi entrare subito, che qui fuori tremo dal freddo!
Il bambino aprì la finestra e Nisse si intrufolò nella stanza che a dire il vero non era neanche calda perché il fuoco si era spento nel camino.
Nisse si affrettò a soffiare sulle braci e all’improvviso un bel fuocherello divampò e la stanza si riscaldò in un istante.
-       Ma tu sei proprio un mago! Esclamò Gunnar.
-       Non so chi siano i maghi, ma so come posso realizzare i  sogni   dei bambini buoni.
Intanto Nisse, profittando del momento in cui Gunnar era andato a scaldarsi accanto al fuoco e si era appisolato, chiamò la Regina delle Nevi, Snedronninga, che di cose belle ne sapeva fare davvero tante. Le disse sottovoce,  ché il bimbo non sentisse:
-       Per favore, fai cadere tanti fiocchi di neve, e falli diventare grandissimi, come quei lampadari di cristalli di Boemia, e poi appendili sui rami di quell’abete. Ma non farti vedere né sentire.
La Regina delle Nevi non riuscì a trattenere una risata, ovviamente cristallina. Proprio a lei Nisse chiede di essere silenziosa? Ma da quando la neve  che scende volteggiando lieve fa rumore? Non solo è muta, ma ammutolisce anche tutto quel che sfiora al suo passare. Non si odono i passi e neanche le ruote delle auto che circolano sulla strada innevata. Tutto è ovattato e quindi lei sa - che quel che farà - non si sentirà.
E piano piano, mentre Nisse pensa alla storia da raccontare a Gunnar, Snedronninga sparge i fiocchi di cristallo, li appende sui rami dell’abete, perché sa che quando la luna si accenderà e illuminerà il cielo notturno, i cristalli di ghiaccio brilleranno come tante argentee lucine.

Si può solo immaginare la gioia di Gunnar, quando vide appese all’abete delle magnifiche stelle fatte di ghiaccio cristallizzato e di ogni forma che, al chiaro di luna, brillavano come lucenti fiammelle.
-       Buon Natale piccino, io devo andare.
-       Di già? Non puoi restare?
-       No, non posso, devo scappare
-       ma ci vedremo ancora il prossimo Natale.

Danila Oppio



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