POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, novembre 18

IL PANE DURO - di WILDER HERNANDEZ, PSICOLOGO


IL PANE DURO

 Wilder Hernadez, psicologo

A volte ci avanza un pezzo di pane, dopo aver fatto colazione ed il giorno dopo diciamo: “Questo pane è duro” e spesso è proprio così. Ma, pensandoci bene e pensando ad una riflessione che ho letto di un grande psicologo, Wilder Hernadez, oggi vorrei condividere una riflessione con te:

 “Il pane non è duro: duro, è non avere pane”.

Sembra una cosa assurda, ma siamo specialisti nel lamentarci e la maggior parte delle volte senza ragione, senza pensarci, per superficialità, per egoismo…

Il pane non è duro, duro è non avere pane.

Che significa questo?

Che il lavoro che fai non è duro: duro è non avere un lavoro.

Che avere la macchina rotta, non è duro. Duro, è non avere una macchina. Ed avere la macchina rotta e dover andare a prendere l’autobus a piedi, è duro?

No: non è duro. Duro è non aver gambe: duro è non poter camminare. Mangiare riso e sardine non è duro.

Duro è non aver nulla da mangiare

Perdere una discussione in famiglia non è duro.

Duro (e credimi, questo sì che è duro!) è perdere una persona della tua famiglia.

Dire “Ti amo” guardando negli occhi un’altra persona, non è duro. Duro è doverlo dire davanti ad una lapide o una bara, quando ormai sono inutili le parole.

Lamentarsi non è duro: duro è non saper essere riconoscenti.

Oggi è un buon giorno per ringraziare Dio per la vita, per tutto ciò che abbiamo e per non lasciare che la nostra felicità dipenda da qualcosa o qualcuno.

La nostra felicità dipende solo da noi e da quante volte alziamo gli occhi al cielo per ringraziare il Signore.

La vita non è perfetta, però è meravigliosa, quando la viviamo in Cristo. Caro Dio, non importa ciò che sto passando in questo momento della mia vita, ti ringrazio del privilegio di essere vivo oggi.

Duro non è condividere questa riflessione con un buon amico;

duro è non aver un amico con cui condividerla…


2 commenti:

  1. Ha ragione. Aggiungo: è duro essere umani.
    Angela Fabbri

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  2. E' una bellissima riflessione. A volte ci lamentiamo delle piccole cose storte, e non teniamo conto di quelle importanti.
    ciao
    Danila

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