Eccoci di nuovo! La Casa Editrice Gli Occhi di Argo ha appena pubblicato la nuova silloge del prolifico poeta Tommaso Mondelli. A differenza delle precedenti raccolte, questa volta abbiamo voluto metterci un po' di colore in copertina. Quei Monti della Luna, spettacolari, sono legati a doppio filo ad un particolare periodo della vita dell'autore: la Seconda Guerra Mondiale.
A me ha affidato la cura della revisione - per la quale ne sono onorata - di scriverne la prefazione e di studiare, con l'Editore e il grafico, l'immagine di copertina che, ovviamente, riprende un versante della montagna alla quale il poeta ha dedicato la prima poesia, che qui riporto.
I
Monti della Luna
Sui
Monti della Luna
la
piuma sul cappello
il
tempo è certo bello
e
ci trovi la fortuna.
L'aria,
certo il Sole
e
piuma già ti senti
di
tutto ti contenti
e
mancan le parole.
E
più tardi a giugno
udita
hai la concione
fu
Giove, fu Plutone?
e
in pancia un pugno?
E
il Cielo s'oscurava
coi
fuochi d'artificio
un
nero con auspicio
l'Italia
se n'andava.
Rossa
è or la neve
uno
schianto, è nera
già
tanto se alla sera
la
notte meno greve.
Prefazione a Poesis – I Monti della Luna di Tommaso Mondelli
Ut pictura poësis,
formulata dal poeta Quinto Orazio Flacco, tradotta letteralmente significa
"Come nella pittura così nella poesia" (Orazio, A. Pisone, 361) a
significare che "la poesia è come un quadro" o "un quadro è come
una poesia". Applaudo l’autore, per la felice scelta del titolo Poesis
alla sua nuova silloge. Il sottotitolo fa riferimento alla prima poesia di
questa silloge poetica.
La
produzione letteraria, ma soprattutto poetica, dell’immenso pensiero di Tommaso
Mondelli, mi ha portato alla mente un’immagine, come un’istantanea scattata tra i sentieri di
montagna, affiancati da ruscelli saltellanti su di un letto di ciottoli
levigati dall’incessante fluire delle sue acque.
I versi dell’autore, come le fresche acque del
torrente montano, rimbalzano ritmici e rimati, producendo suoni armonici nell’anima. Parlano delle realtà della vita, passata,
presente e futura, e seppur alcuni accennano alla morte, attraverso urne e
sepolture, il desiderio di libertà conduce la poesia verso praterie dove quel
“polvere sei e polvere diverrai” si fa tutt’uno con la natura.
La
poesia non sarà dunque ingabbiata in una fossa, ma volerà libera nell’aria, per
divenire proprietà di ogni uomo, come ben diceva il grande poeta spagnolo
Rafael Alberti, in quella sua ode: “Poetas andaluses”.
La
lieve ironia, il tono spesso canzonatorio, danno la netta percezione di uno
spirito battagliero, positivo, pronto ad accogliere anche il lato oscuro
dell’umanità, come un fatto assodato, e quindi da dover accettare senza farne
un dramma. Mondelli riesce così a trasformare una tragedia in commedia, e
quest’ultima in una farsa, capace di far sorridere anche il peggiore dei
pessimisti.
Ho
letto diverse recensioni, scritte da poeti e scrittori, che accompagnano le sue
precedenti sillogi poetiche, non vorrei quindi essere tacciata di plagio, se
dovessi ripetere quanto già scritto da altri, ma che da subito, nel prenderne
visione, l’ho sentito mio.
Tommaso
Mondelli è uno scrittore e poeta che mi è piaciuto definire “L’Ultimo
Cavaliere”, e questo non solo dettato dalla lettura dei suoi scritti, ma
soprattutto dall’aver potuto costatare che anche nelle sue e-mail, non manca
mai di stupire con espressioni di alto valore poetico, letterario e umanistico.
Di
lui è stato detto tanto, uomo dalla vena poetica fertile, scrittura raffinata,
ricca, forbita, poesia che commuove e svela una sapienza conquistata nella
vita, ma anche attraverso studi approfonditi, tali da fargli conseguire ben tre
lauree in età matura. Tommaso non se ne vanta, e forse neanche vorrebbe che ne
facessi cenno, ma io credo che meriti pienamente un nostro plauso, poiché la
sua forte volontà di apprendere cose nuove, la sete di cultura, lo rendano
pienamente degno di grande rispetto.
Giurisprudenza
Titolo della tesi: "Il silenzio
dell'Amministrazione" . E' un comportamento della Pubblica Amministrazione
nei rapporti epistolari col cittadino che a questa si rivolge; allorché il
rapporto è attivato, il fatto assume di per sé rilevanza giuridica
sanzionabile.
Lettere
Titolo della tesi "Stato e società
nel pensiero politico di Sturzo prima del 1919". Don Luigi Sturzo si
colloca nelle vicissitudini post unitarie dello Stato italiano in una società
segnata da turbolenze economiche e sociali e, nonostante il non expedit di Pio
XI, fondò il Partito Popolare che De Gasperi fece proprio nel dopo guerra col
nome di Democrazia Cristiana.
Filosofia
Titolo della tesi: “Struttura e significato dei riti di passaggio
in Van Gennep”. Si tratta di una panoramica planetaria in cui sono evidenziate
le manifestazioni che i singoli uomini, gruppi e popoli, rievocano con
singolari riti, avvenimenti o cambiamenti personali di notevole significato
Tutto questo aiuta a comprendere
appieno la personalità dell’autore, per meglio compenetrare lo spirito con cui
si diletta, poetando, a far riflettere su atteggiamenti, scelte di vita e cause
esterne che portano l’essere umano a manifestarsi per quel che è: spesso
superficiale, a volte cialtrone, a volte riflessivo e ponderato, sofferente o
colmo di speranza e allegria. Conoscerlo personalmente, dialogando con
Mondelli, significa respirare aria salubre, come quella pulita delle montagne,
ed è per questa ragione che ho esordito raccontando del ruscello, dove
profondità di pensiero, saggezza, esperienza non offuscano in lui lo sguardo
bambino ancora pronto a meravigliarsi di fronte allo sbocciare di un fiore, al
tepore dei raggi del sole, e a salutare la notte facendo l’occhiolino alle
stelle.
Questo mio ritratto, ancora in bozza,
perché mancante di un’infinità di particolari che renderebbero il dipinto
ancora migliore, descrive un uomo mite, umile e brillante, così che la
conversazione con Tommaso diventa costruttiva, piacevole, e capace di
trasmettere entusiasmo per la vita.
Conoscere Tommaso, attraverso i suoi
scritti in prosa e poesia, e le sue lettere personali - di questo incontro devo
tanto alla cara amica scrittrice e poetessa Laura Vargiu - é stato per me come
strofinare la capocchia del mio fiammifero, che non voleva accendersi, e
vederne scaturire una scintilla luminosa, che ora brilla eterna nell’universo.
Poiché ho trattato dei suoi scritti, è
necessario che li enumeri. L’autore è stato molto prolifico, avendo ha già
pubblicato con la Casa Editrice Gli Occhi di Argo le sette seguenti sillogi
poetiche:
Rime in libertà, Omnibus, Versi satanici,
Poesie scelte, Versi sale e pepe, Rime al graffio, Canta che ti passa, oltre a
due testi in prosa: Ricordi di un segretario comunale e Settimane bianche e crociere
a costo zero.
Grazie Tommaso, per il dono del
pensiero positivo che giunge a noi mediante i tuoi versi, con l’augurio che la
tua vena poetica non debba mai esaurirsi.
Danila
Oppio
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