Impressioni sul libro “CREARE SCRIVENDO”
Proposte per un laboratorio di scrittura creativa
di Ivana Vaccaroni.
L’autrice, insegnante di lettere presso istituti superiori, è al suo secondo libro dopo il saggio Il ruolo della donna nella narrativa tra Otto e Novecento. Tiene corsi di scrittura creativa presso l’Accademia ABA di Udine. Collabora con case editrici quali Avanguardia, Historica e la rivista online Excursus.
La passione per la lettura la conduce a far parte di diversi circoli letterari e a recensire e presentare le ultime novità in uscita.
Ho molto apprezzato in questo testo la suddivisione in generi letterari, con riferimento ad autori famosi, su come apprendere lo stile di scrittura leggendo le loro opere.
Sono persuasa che sia essenziale invogliare i lettori a un’accurata scelta dei libri da prendere in considerazione prima di impegnarsi nella scrittura di un testo letterario.
Particolarmente utile la lezione 7 – scrivere un film - per chi volesse cimentarsi nella stesura di una sceneggiatura.
E’ vantaggioso imparare lo stile di scrittura di un’autobiografia e l’autrice suggerisce le tecniche appropriate.
Mi aspettavo un testo simile a La correzione di bozze di Ferdinando Scala, o Parlare l’italiano di Edoardo Lombardi Vallauri, o il divertente “Come non scrivere” di Claudio Giunta. E’ stata invece una piacevole sorpresa scoprire che la Professoressa Vaccaroni è andata oltre, rivolgendosi a un pubblico che non ha bisogno di consigli linguistici quali grammaticali o sintattici o lessicali. Ha inteso indirizzare i suoi suggerimenti a persone che scrivono in modo appropriato, ma che hanno necessità di conoscere i meccanismi per dare maggior valore alla propria scrittura.
L’autrice presuppone che i suoi lettori siano già ferrati sulla corretta scrittura, ha quindi tralasciato quel che potrebbe infastidire chi si appresta a scorrere il testo, dando la preferenza a come non annoiare o deludere l’acquirente del libro. Dice bene Renato Di Lorenzo: “Se il narratore non suscita emozioni in chi legge, chiuderà il libro annoiato, lo metterà via e sarà un lettore in meno per il vostro secondo libro e vi sarete privati di qualcuno che va in giro a dire che ha letto un libro bellissimo”.
Rifacendo il verso a Di Lorenzo, andrò in giro a dire che ho letto un libro bellissimo, quello dell’autrice, che ho posto sul comodino per consultarlo più volte, e che consiglio vivamente a chi vuole dedicarsi alla scrittura, che sia un romanzo di vario genere o un semplice racconto. Tutto deve contribuire a rendere la scrittura degna di essere letta e che, soprattutto, sappia trasmettere al lettore forti emozioni o che conduca a profonde riflessioni.
Danila Oppio
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