POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, marzo 7

SENZA TRADIRTI di ROBERTO V. DI PIETRO





Je ne reconnais plus
ni les murs ni les rues
qui ont vu ma jeunesse…
(“La bohème” – Charles Aznavour)
Mi ‘v parlo ‘d coj ani
che ij giovo’d vint’ani
a ricorderan nen…
(“Porta Pila” – Gipo Farassino)
Torino, città di nettari sepolti…
(Renzo Guerci)

SENZA TRADIRTI

Non sei più tu. No, non ti riconosco:
ti sei tinta di rosa! e verde! e cremisi!
le chiome che fluivano discrete
sulle tue spalle erette di Signora
vestita con regale austerità.
Segui la moda?... E ahimè, ti sei imbruttita
ogni lembo di pelle con tatuaggi!
e anelli! e spilli!… e sfregi così turpi
che, forse, solo gli Unni sanguinari
(o i Maya più ispirati?...) li direbbero   
fulgidi guizzi di ‘creatività’.

Non sei più mia, ma non ti disconosco.
Chino su un vecchio diario, ad occhi chiusi,
intatta ti ripenso… -- e fatalmente
risorta, ti possiedo: a te mi stringo,
Madre benigna, come quando in fuga
dal Nilo egizio che mi vide infante
giunsi  alle rive di quel Grande Fiume
che il grembo ti feconda numinoso:
misterico altrettanto, e a me propizio
nel suo pulsare che confonde il Tempo,
stempera gli anni, ne addolcisce il solco.

Memoria estrema dei miei primi affetti,
passioni e affanni e gioie inesprimibili,
tale mi resti: pur se ormai m’appari
spogliata d’ogni grazia primitiva,
senza decoro, urbana gentilezza,
senza più traccia dei tuoi umori antichi,
nient’altro che un’odierna donnicciola
scurrile, greve, oscena in corpo e spirito,  
per nulla al mondo io ti rinnegherei:
fra le tue braccia -- oh, quelle… d’altri… tempi…--
so che mi spegnerò
senza tradirti.
Roberto V.  Di Pietro
(2020)

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