IN TERRA/IN CIELO
Corpi presi in prestito per secolari esiti:
Impalchino palafitte i nervi a croce
E non raccolga l’occhio in bitume scempi a latere
Purché lo spiritismo duri ancora un po’.
Ahimè, come le case son crepati
“Qualche giorno in più affittiamole”, si dissero
E allora “In giardino!
Le crepe non potranno che adagiarsi
Per noi saranno piante”
Ci accomodammo, si accomodarono
L’orticello nostro era tutto lì.
Quali nembi restavano ai germogli di noi stessi?
Il giorno dopo sarebbe piovuto comunque
In terra si dice: dal cielo. In cielo: non si sa.
Coucou, Sèlavy!
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