Un grande stimolo alla realizzazione di sculture musive è arrivato da Bisazza, il produttore di mosaici per interni. Assieme al designer Alessandro Mendini hanno creato intere collezioni di oggetti giganti sfavillanti di tessere d’oro.
Non poteva mancare la mitica poltrona Proust, sempre di Mendini, in versione mosaico e in dimensioni mastodontiche.
Qui voglio chiudere con un’opera commovente e affascinante. Un manto di mosaico posato su un sarcofago, con la pesantezza propria dei tappeti e la lucentezza degli ori di Bisanzio.
È la tomba dell’indimenticabile ballerino russo Rudolf Nureyev (1938-1993) nel cimitero di Sainte-Geneviève-des-Bois, vicino Parigi.
Progettata dello scenografo Ezio Frigerio e realizzata in mosaico dallo Studio Akomena di Ravenna, raffigura un kilim caucasico, un tipo di tappeto che Nureyev amava molto e presenta venti tonalità di rosso e dieci di oro.
Sono rimasta particolarmente colpita da queste immagini che ho scelto tra una più vasta raccolta, soprattutto la tomba del celebre ballerino Rudolf Nureyev.
Per ammirare molti altri mosaici, a partire dall’antichità, quando i mosaici nel mondo antico lo usavano per coprire i pavimenti e decorare le pareti. Dunque il mosaico nasce con tecnica bidimensionale.Ai giorni nostri, compresi quelli di Gaudí, sono diventati tridimensionali.vi rimando al link che segue, da dove ho ripreso quanto pubblicato:
Vale la pena guardare questo splendido servizio realizzato da Emanuela Pulvirenti che ringrazio per aver creato la meravigliosa galleria.
Danila Oppio
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