Luci soffuse perché tutto è stato già detto,
perché non ce n’è più di caritas nell’aria, non si respira che fango mischiato
e incartato in nuvole rosse, perché rosso è il colore del dono mai chiesto,
perché rosso è il colore che smercia le nostre fandonie, perché rosso ci blocca
al semaforo delle scelte di vita.
Luci soffuse per ricordare natura, rivedere i confini del nostro pensare, così circoscritti, così disperati di tante pochezze, di sogni targati ancor prima di nascere.
Luci soffuse per ripensare le vie con nomi importanti, quelli che hanno tracciato la storia scordata, che pure ha portato alle nostre mancate certezze, ai nostri ritorni come se nulla prima fosse stato.
Luci soffuse per gustare sapori come pensieri riposti, da mettere a tavola insieme alla legna sul fuoco, i giochi d’inverno, le fiabe nell’aria, la neve che ovatta, la saggezza di vivere sapendo le cose che accadono fuori.
Luci soffuse ascoltando la musica di parole antiche come sorgenti di verdi emozioni.
Lorenzo Poggi
Potete leggere il contenuto della silloge poetica di Lorenzo Poggi, semplicemente cliccando sulla copertina a destra della home page, che trovate su questo blog. Si tratta di un pdf, fate scorrere il mouse verso il basso e....buona lettura
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