Ho udito del blog il lamento:
accusa il bardo di un gioco
tremendo.
E gli avvisi riguardo al
giullare
che da cavallo può farla
cascare.
Quei versi cancellano il
mito.
Non abbia timore, ho capito.
A questi versi non ci giro intorno
E subito lesta io le rispondo:
E’ un problema con te farsi capire
Quando quell’altro non vuol sentire
Se parli in rima e altri in prosa
Non è certo la stessa cosa
Se una silloge riceverò
La leggo almen per curiosità
all’autore mai io dirò
che non amo certe amenità
Questo fa parte dei tremendi giochi
E se lui legge – non per balocchi
Ma con estrema dedizione
Vuol offrir poi la sua impressione
Se dunque è vero, come ho udito
Che le poesie non son appezzate
Perché poi son commentate
Come se fosse caduto un mito?
Perché mai dar delusione
A chi le ha scritte con passione
A mio avviso è schiaffo dato
E proprio davvero immeritato
“O mio buon Cavaliere” nella
rima
Solo a mancata lettura fu riferito
Ogni altra ipotesi - e non è
la prima
È solo occasione per creare attrito
Dialogare e farsi comprendere
Spesso risulta faticosa cosa
Forse che mi possa far intendere
Se per pace ti porgo una rosa?
Danila Oppio
Inedita
Daniela Corso ha commentato su FB: "spesso risulta faticosa cosa...." Bellissima!!! SI hai proprio ragione Danila. Un bacio
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