Nell'ammirar il mio cielo serale
Incendiato da un rosso tramonto
Vidi un’improvvisa ombra ferale
oscurare il mio pallido volto
Non era del ciel un angelo
Ma uno spirito dal far maligno
Che calato su di me il gelo
Mi pesava come macigno
Ora il mio serale cielo
Ha indossato la notte
E, come ricoperto da un velo
L’intravedo tra lacrime dirotte
Allontana quell’angelo del male
Che sparge tra noi discordia
Nel nostro luogo celestiale
Non deve entrar tragedia.
Danila Oppio
Inedita
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