Azan e la spada di Dityan
romanzo fantasy di Maristella Angeli
Sezione: Narrativa
Autori: Maristella Angeli
Pagine: 268
Prezzo € 15,00
Casa Editrice Antipodes
in copertina “Strade di luce” di Maristella Angeli
2014 - ISBN 9788896926451- brossura
Potete leggere le prime dodici pagine e acquistare il romanzo:
Recensione a “Azan e la spada di Dityan”
di Maristella Angeli.
“La
luce è vita, è speranza, è tocco divino che illumina le menti”.
Così Maristella Angeli scrive alla fine del suo
romanzo, e se, letta all’inizio, questa frase potrà lasciarci perplessi, dopo
che avremo finito di leggere il libro, ne apprezzeremo senz’altro il senso.
Scritto con cura, maestria e uno stile
particolarmente avvincente, “Azan e la spada di Dityan” è un romanzo fantasy
straordinario, che dona molto più di quanto a prima vista possa far credere.
Nell’universo sconfinato dei romanzi del genere,
la storia di Azan, eroina senza tempo, principessa del popolo degli Eggar, non
ha davvero eguali. Basta scorrere in calce la lista dettagliata dei nomi,
personaggi, situazioni, eventi, invenzioni fantasiose e geniali con cui
l’autrice fa un sunto a nostro uso e consumo, per renderci conto dell’impegno,
la convinzione, la ricerca e l’approfondimento con cui la storia è stata
congegnata. Sapiente è anche la conoscenza delle tecniche di combattimento medioevali con cui i personaggi arrivano a
scontrarsi e le strategie difensive di mura e castelli. E non sarà semplice
battaglia a colpi di spade, lance, asce, frecce, o solo cruenta forza fisica a
prevalere, non ci saranno soltanto i soliti guerrieri, eroici soldati senza
paura che combattono strenuamente, ci vorrà anche l’intelligente uso di
pratiche magiche, l’astuzia, la scacchistica previsione delle mosse del nemico, e soprattutto la fiducia in se
stessi, nella proprie capacità e in quelle di tutto un popolo, unito per la salvezza. Fin dalle prime
pagine ci si immerge subito in un mondo sconosciuto (per chi non abbia letto il
romanzo precedente) popolato da personaggi affascinanti e ben studiati, che
siano terrificanti mostri dotati di poteri sovrannaturali, infinitamente
crudeli, o di altri fiabeschi e leggeri, capaci di amore e tenera dolcezza
d’animo. Un mondo descritto nei minimi particolari da cui saremo
inesorabilmente attratti, finendo per partecipare in prima persona
all’avvincente avventura di Azan e dei suoi amici contro le
terribili forze del male. Demoni infernali, creature spaventose, perfide
streghe, e potenti messaggeri di morte a cui si contrapporranno gli Eggar, gli
elfi della luce e i loro alleati.
“Mia è la
mano che non deve uccidere, mio è l’amore del popolo Eggar!”
Di nuovo assisteremo alle imprese di Azan con la
sua spada magica Acrum, sempre spalleggiata dal principe Urban, contro gli
orchi, la strega Frida, e l’Hankou, terrificante principe delle tenebre, ma stavolta l’evento più importante sarà la nascita
della figlia di Azan, la principessa Azira, che subito dimostrerà di essere degna del suo ruolo.
Accanto a lei ci sarà Dityan con la sua nuova spada.
Quando un orco verrà colpito al cuore sembrerà
morire, ma non sarà così: regredirà fino a tornare neonato e magari si succhierà il pollice come
fanno normalmente molti neonati. Perché ancora una volta nel fantasy di Maristella Angeli l’unico
a rimanere ucciso veramente sarà il male che c’è nei personaggi, questa la trovata
geniale dell’autrice. Ma tornando alla nascita di Azira sarà emozionante il
momento del parto, realisticamente descritto. Il vento tiepido cullerà l’aria e
sotto l’occhio attento di Madre Terra, che farà sbocciare fiori
bianchi sull’albero di melo, accanto ad un caldo e rassicurante fuoco acceso nascerà Azira, il cui nome
significa “colei che splende, emanando
arcobaleni di luce
che respingeranno ogni tipo di maleficio”. Sarà pura poesia quindi
e noi parteciperemo all’evento, a quell’apoteosi di vita, di luce, di gioia e
d’amore cui si contrapporranno il buio, l’odio feroce e la morte portata dai mostruosi esseri
infernali usciti dalle profondità della Terra. Ci sarà spazio anche per
apprezzare il profondo sentimento che permea il mondo degli Eggar, la serena consapevolezza della loro immortalità,
assisteremo ancora una volta alla loro convivialità, alle danze, musiche e ai
riti con cui questo popolo incredibile ama sentirsi unito e telepaticamente in
contatto. Gioia contro la tristezza quindi e noi resteremo incollati al libro
fino alla fine, perché Frida e i suoi accoliti non molleranno tanto presto e
sarà pura commozione quando l’avremo finito e gratitudine all’autrice per
averci fatto sognare mentre lo leggevamo.
L’unica cosa veramente difficile alla fine sarà
tornare alle nostre quotidiane occupazioni e usciremo controvoglia dal mondo di
Azan, facendo fatica a riprendere ciò
che avevamo lasciato.
Sandro Orlandi
Grazie Danila!
RispondiEliminaQuesto spazio magico, mi porta fortuna.
Un abbraccio
Maristella