Ecco un altro
allegato, per oggi: questa volta è l'aspetto lirico a prevalere. Noterà
che IT'S STRALIGHT,THOUGH (la lirica che dà il titolo ad una mia silloge
totalmente concepita in lingua inglese) è la versione
"ripensata" di una precedente mia poesia intitolata MA SONO
STELLE.
Può essere
interessante osservare come la chiusa del testo inglese si carichi
sottilmente di un concetto supplementare rispetto all'originale
italiano; intendo dire che quel "dear God, could
I?" di per sé
viene a suggerire più esplicitamente una domanda
cruciale: "ma se vivessi anch'io in una parte di cielo
felicemente assolato dove quelle stelle-lacrime sono sconosciute,
riuscirei ad immaginarne comunque l'esistenza, e a piangerne
sinceramente?".
Buon pomeriggio.
Roberto
Sunt lacrimae rerum…
(Virgilio)
…sotto questa
volta appannata
di cielo…
(G. Ungaretti)
MA SONO
STELLE
Incombe d’ogni intorno
e su di noi sospesa
una via lattea
di lacrime segrete
che a notte fonda
brillano
deflagrano
dilaniano.
Ma sono stelle:
dove assolato è il cielo
chi mai, chi mai!
le vede.
(Roberto V. Di Pietro –
dalla silloge “In soliloquio dialogando”)
IT’S STARLIGHT, THOUGH
There
overhangs our planet,
surrounds
us everywhere,
a
milky way
of
secret silent tears
which
in the dead of night
will glow
and
bang
and
ravage.
It’s
starlight, though:
Wherever
the
sun shines clear and bright,
who
would
(dear
God, could I?...)
imagine
it was there!
(Roberto V. Di Pietro –
dalla silloge omonima, in lingua inglese)
Tutti siamo d’una
stoffa
nella quale la prima piega non scompare
mai più.
(Massimo d’Azeglio)
SETTE
CANESTRE
(Lirico epigramma
per il proprio compleanno)
Vita, da me vissuta
troppo contro
il naturale culto di
te stessa,
t'affermasti
negandoti: e di te,
nel donarti, quel
poco che sapesti
mostrare, men che
nulla fu al confronto
d'un passionevole
meglio che celi.
Ma so che non
vorresti essere stata
altro dal rimasuglio
che ora sei:
sette canestre colme
di cascami
di gusci da battigia,
in cui permane -
fantasma
immarcescibile - il respiro
d'un piccolo
mollusco...forse (forse?...)
creduto, da chi
raspa, un lumachino
magari (ancora?...)
buono
da mangiare.
Roberto Vittorio Di Pietro
(dalla silloge Rock Bottom Remainders)
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