Da Il Giornale.it
Di Sergio Rame.
Dall’articolo di questo signore, ho
estrapolato solo le dichiarazioni della Meloni. La ragione è semplice, non amo
riportare ciò che appare solo il parere personale di un giornalista, che
dovrebbe porsi al di sopra delle polemiche o delle tendenze politiche, e
limitarsi ad esporre i semplici fatti. Quindi ho tagliato tutto quello che non
riguarda direttamente il soggetto dell’articolo.
"Dopo attenta e ragionata riflessione, ho deciso di correre per la
carica di sindaco di Roma". In una conferenza stampa affollatissima al
Pantheon, Giorgia Meloni ha rotto gli indugi annunciando la
propria candidatura alle elezioni comunali di Roma.
. "Bisogna
tornare all'orgoglio di essere romani - tuona la Meloni dal Pantheon - prima
c'era l'orgoglio di essere cittadino romano, ora si pensa ai topi, a mafia
capitale: sono spaventata che i cittadini non ci credono più - continua -
bisogna tornare all'orgoglio di dire civis romanus sum, bisogna alzare la testa".
Durante il comizio al
Pantheon, la Meloni ha confermato l'opportunità di portare avanti una campagna
elettorale tanto aspra in piena gravidanza. "Credo che una donna debba
scegliere liberamente - ribatte - nessun uomo può dire a una donna cosa deve
fare o non fare". Per questo, dice, ha scelto discendere in
campo anche se incinta. "Roma ha come simbolo una lupa che allatta due
gemelli", ricorda la Meloni ammettendo che avrebbe preferito
godersi "i mesi più belli per una donna in un altro
modo". "Ma -
conclude - ho sempre considerato che se non ci fosse stata un'opzione migliore la
mia candidatura sarebbe stata in campo".
Se c’è una cosa che mi manda in bestia, è quando i
giornalisti, invece di limitarsi a trasmettere una notizia, aggiungono commenti
non richiesti, che traggono in inganno o creano confusione, nella mente dei
lettori. Ma forse (o di certo) sono pagati dai partiti. Questo non è
giornalismo.
Delle beghe politiche poco m’importa, tutti cercano
di offuscare gli avversari, per ottenere voti, nessuno escluso. Tutti mirano
alla poltrona. E questo è un fatto. Quanto pubblico nulla ha a che fare con una
campagna politica – del resto le mie scelte in tal senso, sono perfino diverse
dal Partito della Meloni. In questo caso, voglio solo dar risalto a una donna,
che merita tutto il mio rispetto.
Su questo blog non ho mai trattato di politica, al
massimo di questioni sociali. Come
dicevo innanzi, gli stralci di quanto pubblicato, li ho ripresi da “Il
Giornale.it. Ho letto tanti altri articoli, su testate differenti, spesso
denigratori, o con apprezzamenti ironici sulla persona della Meloni. Personalmente
non l’ho mai seguita nella sua ascesa politica. Posso solo dire che, essendo
donna, mi farebbe molto piacere che a governare Roma sia una signora, che si
spera abbia una maggiore sensibilità per i problemi enormi che la Città Eterna
sta attraversando, e che chissà, magari potrebbe risolverli.
Ciò che a me piace di lei, ed è per questa ragione
che ne scrivo, è quanto ha sostenuto nel suo blog personale. Mia opinione è
che, quando si cita una persona, si debba dire solo quanto lei stessa ha
affermato, e non ricamarci su, infiltrando negli articoli giornalistici
opinioni personali, che inquinano o modificano il pensiero della persona
stessa. Per questa ragione, ho scelto di pubblicare solamente le affermazioni
della Meloni.
Qui di seguito, l’articolo di Giorgia Meloni, dal suo
blog.
L’utero in
affitto sia un reato universale. È la forma più moderna di sfruttamento della
donna
8 marzo 201
L’8 marzo, festa internazionale
della donna, le donne di Fratelli d’Italia vogliono denunciare il silenzio di
tutte le Istituzioni rispetto a quella che considerano la forma più moderna di
sfruttamento del corpo femminile: l’utero in affitto. Una pratica che consiste
nel comprare il corpo di una donna e un bambino in cambio di soldi e che
vogliono venderci come estremamente moderna. Questa per noi non è una forma di
modernità: è solo l’ultimo strumento che gli uomini hanno per utilizzare e
mercificare il corpo delle donne. Oggi, 8 marzo, chiediamo al Governo un
impegno preciso: introdurre in Italia il reato di utero in affitto come reato
universale, ovvero punibile nella nostra Nazione anche se commesso all’estero.
Vediamo se una volta tanto le Istituzioni, le donne, le femministe (ci
chiediamo dove siano finite coloro che difendevano il corpo delle donne) e
tutti quelli che ci hanno insegnato qualcosa per tanti decenni, riusciranno ad
essere coerenti con loro stesse.
Non posso che essere d’accordo, su questa sua
decisa e forte difesa contro lo sfruttamento della donna, e quindi appoggio la
candidatura della signora Meloni, anche se non sarò certo io a votare, poiché
non sono cittadina romana.
Ecco, la battaglia tutta al femminile per il Campidoglio (oltre alla
Meloni c’è anche in corsa Virginia Raggi) ci dà almeno questa speranza: che di
questo tipo di politica ci si liberi al più presto e altrettanto presto ci si
liberi dei personaggi squallidi, arrivisti e interessati che l’hanno incensata
e plasmata a loro immagine e somiglianza.
Come ho anticipato, non sto trattando di politica, e questa frase
conclusiva è solo la pura constatazione, di una situazione che grava
pesantemente sul nostro Stato italiano.
Abbiamo bisogno di nuovi cervelli, nuove risorse e di aria pulita.
Meloni, se diventerai Sindaco di Roma, non ci deludere!
Danila Oppio
L'articolo è stupendo. Anche nella sua purezza e chiarezza d'intenti.
RispondiEliminaGrazie Danila.
N.B. Quando l'ho letto, qualcuno l'aveva già siglato come eccezionale. Io sono la seconda persona che lo ascrive.
Angela Fabbri
forse Gavino? Mi ha detto di averlo letto, ho visto che non ha commentato, ma mi ha inviato poco fa una email dicendomi il suo pensiero in proposito.
RispondiEliminaGrazie per averlo approvato e per avermi dato l'imput a scriverlo.
Danila
Confermo, ho chiesto a Puggioni che mi ha confermato di essere stato lui. Ma non commenta, per una sua scelta personale, che rispetto.
RispondiEliminaDani