Negli scorsi anni, ho inviato alcuni miei articoli a sito Rosebud, che sono stati pubblicati.
Ora, poco alla volta, desidero riproporveli, anche se non più attuali, per conservarli in questo mio spazio. Li troverete sotto l'etichetta Editoriali Danila Oppio.
Questo uno dei tanti:
Kazzenger e cavolini di Bruxelles. Ma quando potrò viaggiare?
by REDAZIONEROSEBUD • 18 MAY 2012
di Danila Oppio.
È una domanda che molti si pongono, tutti coloro che, o per ragioni economiche, o di impegni lavorativi e familiari, o per ragioni di salute, non possono affrontare un viaggio, sia culturale che di vacanza…
Ma come? Tutti noi stiamo viaggiando a velocità supersonica e oltre!
Il risultato preliminare ottenuto da IBEX e pubblicato sulla rivista Science, è molto sorprendente, risulta infatti che il Sole sia in effetti molto più lento del previsto e viaggi a soli 83.700 Km/h contro gli 94.700 cui si pensava…Solo?
Significa che stiamo viaggiando alla bellezza di 83.700 chilometri orari e ci lamentiamo che non possiamo viaggiare?
Sappiamo dai tempi di Galileo che la Terra ruota attorno al sole, ma sappiamo anche che il sole non è fisso al centro dell’Universo, ma viaggia anch’esso, ruotando attorno al centro della nostra Galassia. La velocità con cui avviene questa rotazione è molto importante perché ha delle conseguenze significative sulle condizioni all’interno del Sistema Solare.
LA NAVE SPAZIALE TERRA
Tutti gli abitanti della Terra sono viaggiatori spaziali. In primo luogo la Terra viaggia intorno al Sole alla velocità di 30 Km/s – 45 volte più veloce del Concorde. La Terra impiega 365 giorni (un anno) per completare l’orbita attorno al sole. Moltiplicate 30 chilometri al secondo per tutti i secondi che ci sono in un anno solare, e potete comprendere a quale velocità noi ruotiamo attorno alla nostra stella.
La Terra ruota anche molto velocemente su sé stessa, come una trottola inclinata su un lato. Le persone che vivono vicine all’equatore viaggiano a Ovest a est a una velocità di 1.670 Km l’ora (la velocità è minore per le persone che vivono vicino ai poli), Dato che tutto attorno a noi si muove nello stesso modo, non possiamo notare che stiamo viaggiando ad alta velocità. Il modo più ovvio per accorgersi di questo fatto è guardare il Sole, la Luna e le stelle che sembrano attraversare il cielo.
E’ l’inclinazione dell’asse terrestre che unisce i poli Nord e Sud a originare le stagioni sulla Terra. Quando il Polo Nord punta verso il Sole, allora è l’estate nei paesi dell’emisfero nord. Quando il Polo Nord si allontana dal Sole, gli stessi paesi entrano nella stagione invernale. Le stagioni sono l’esatto opposto per i paesi dell’emisfero sud.
E’ così che l’astrofisica toglie magia e poesia, dando concretezza a quelle immagini sognanti delle stelle che si accendono e spengono nel cielo, della luna che solca le notti e del sole coi suoi meravigliosi tramonti ed albe.
L’universo è un magnifico cronometro, perfetto e velocissimo: corriamo nello spazio, dentro il nostro sistema solare che è uno dei milioni o miliardi di sistemi solari della nostra Galassia (Via Lattea e non dimentichiamo che di galassie nell’universo ce ne sono innumerevoli, e anche più grandi di quella in cui abitiamo) a una velocità che credevamo inimmaginabile solo alcuni secoli fa e, nel contempo, ruotiamo vertiginosamente intorno al Sole e su noi stessi. I numeri li ho già riportati.
Soffermiamoci all’egocentrismo umano di secoli orsono, in cui si credeva che la Terra fosse geocentrica, e il sole e la luna vi girassero intorno (ma se era creduta piatta, come facevano a girarci intorno? Forse che il sole moriva per rinascere il giorno successivo? E stessa sorte toccava alla luna? E le stelle venivano accese da una mano misteriosa, e poi spente durante il giorno?). Poetico davvero, peccato che non sia così!
Ripensiamo ora, alla luce delle scoperte scientifiche, quanto microscopici noi siamo rispetto all’Universo…e forse un po’ di umiltà non guasterebbe per chi crede in Dio, renderci conto della nullità del nostro essere, e se non crediamo, restare comunque in estatica contemplazione della Natura, e di quanto siamo piccoli di fronte ad essa.
Allora, in conclusione, abbiamo ancora tanta voglia di viaggiare? Siamo proiettati nello spazio interstellare, viaggiamo come astronauti senza essere obbligati al ristretto spazio di una navicella spaziale, di cosa dobbiamo lamentarci ancora?
Il sole che splende in Europa, America, Asia, Africa, Oceania, Antartide è lo stesso per tutti, così come la luna e le stelle e allora penso: se siamo tutti riscaldati dal calore del medesimo sole, se le nostre notti sono illuminate dalle stesse stelle e luna, per quale motivo ci facciamo la guerra? Per quale assurda ragione popoli soffrono le peggiori calamità (fame, sete, malattie) e altri vivono nel benessere e negli agi? Per quale motivo dobbiamo considerare “diversi” quelli che non hanno il nostro stesso colore della pelle? O cultura? O religione?
Rifletto sull’universo, su quanto sia piccola la Terra rispetto a tanti pianeti per non parlare di stelle, e quanto, rispetto al nostro stesso Pianeta, siamo piccini noi…non solo nella nostra struttura fisica ma proprio nella nostra mente, nel nostro cuore…piccoli insignificanti vermi, perché non applichiamo l’amore, la condivisione, la generosità, e tutte quelle altre doti che farebbero di noi, anche se piccoli di statura, persone alte di intelletto e giganti nel cuore.
In ultima analisi: i cavolini di Bruxelles li possono mangiare tutti e l’unica ragione perché questo non succeda, è che a qualcuno non piaccia, non perché non hanno di che sfamarsi!
Featured image, cavolini di Bruxelles, fonte Wikipedia.
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