POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

venerdì, giugno 21

Da IL PADRONE DELLE NAVI di ANGELA FABBRI





Si parlava dei monti piemontesi, con Angela Fabbri, così mi ha raccontato di una sua esperienza che ha poi trasportato nel suo racconto-romanzo IL PADRONE DELLE NAVI. Si tratta di un brano bellissimo, e desideriamo farvelo conoscere. (ndr)

A Torre Pellice, io ci sono stata, a casa della famiglia di un'amica dell'Ostello Valdese. Ci sono stata, per la precisione, il 14 e il 15 luglio 1978, cioè un week end di 41 anni fa!
Torre Pellice è un paese a ridosso delle montagne. La domenica mattina presto, con Gabriellina montanara e un suo amico anche montanaro, siamo risalite in auto (Fiat 500) fino a Villanova, dove c'era un campeggio estivo. Poi abbiamo proseguito risalendo la montagna. Fino a arrivare in Francia a piedi!
So per certo le date perché le ho riportate nell'album fotografico "2 anni di Torino". E l'esperienza vissuta l'ho utilizzata ne "IL PADRONE delle NAVI", allorquando SANTINCIELO e TIRASEGNO risalgono la montagna fino a trovare il Grande Rapace del cui volo si serviranno nel seguito della storia...



( dalla pag.15 de IL  PADRONE  DELLE  NAVI )

Le mucche pascolavano davanti a loro, salendo i sentieri.
“ Chi li pulirà! Chi pulirà questi maledetti stivali?
   Perché qualcuno non porta via queste maledette bestie? “
Allora Tirasegno, sorridendo, faceva largo davanti a lui, spostando le mucche un po’ più su e un po’ più giù.
“ Ma quanto manca?   Ce n’è ancora molto?
   Cosa mi è venuto in mente di portarti con me?
   Santocielo, da solo ero molto meglio “
Allora Tirasegno faceva il gesto di prenderlo a braccetto e gli diceva dolcemente
“ Appoggiati a me “
E così salivano la montagna.
Mentre vorticosi torrenti scendevano spruzzando il sentiero.
E sassi azzurri e altri scintillanti di sole disseminavano la via.
Furono lunghe giornate.   In cui le nevi eterne restarono come eterne compagne.
Camminavano anche di notte.   E li seguiva la luna.   Su per i sassi e il buio.
Paesaggi sempre diversi.   Nebbie che s’infrangevano sui monti dietro di loro come onde di mari grandiosi.
A un certo punto Santincielo si fermò, mentre l’amico continuava la sua salita. E in cima Tirasegno vide un’enorme aquila solitaria spiccare il volo e sparire. E la vide gridando di gioia. E di gioventù.
Santincielo seduto pensava solo alla strada da fare.
Si riunirono.   Nel salire la strada dei tronchi abbattuti.   E sempre più su.   Là dove solo le nuvole ti separano dal cielo.
Santincielo non parlava neppure più.

“ Una notte.   Ancora una notte.   E l’uccello meraviglioso sarà qui.   Domani sarà la prima luna piena “

Angela Fabbri

3 commenti:

  1. Trascritto e commentato con attenzione e col cuore. Grazie.
    Angie

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  2. Contenta del tuo apprezzamento riguardo la trasposizione del tuo splendido pezzo, che ho voluto illustrare con la foto del Torrente Pellice e con un pascolo di mucche.
    Dani

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  3. Infatti le mucche erano proprio pezzate...
    Angela

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