Con i primi caldi, un tripudio di fiori e frutti, di piante piccole e grandi. La mia piccola oasi di verde, che mi dona tante soddisfazioni. Non uso concimi né antiparassitari, e neppure altro tipo di fertilizzanti. Tutto quel che cresce in questo piccolo spazio di verde, è biologico. Ho sussurrato alle mie piante (c'era anche chi sussurrava ai cavalli!): se desiderate vivere, arrangiatevi da sole. Cercate nutrimento nel terreno, la luce del sole, l'acqua piovana se possibile. L'unico gesto che faccio per voi e quello di annaffiarvi, se non piove da giorni. E loro, soddisfatte, crescono felici. (e anche felci!)
Il gelsomino non è ancora in piena fioritura: da soli pochi giorni si stanno aprendo le corolle, e quando sarà completa, non si intravede neppure una foglia: tutto banco immacolato.
Quest'anno, non colpito da grandinate, anche il pruno offre tantissime susine, che utilizzerò per farne marmellate.
Il pruno e l'alloro devo farli potare ogni autunno, perché crescono a dismisura.
Le felci, alcuni fiorellini come quelli fotografati, la melissa, la mentuccia sono state seminate dal vento o dagli uccellini che sento cinguettare da mattino a sera inoltrata, appollaiati sui rami delle piante o svolazzanti nell'aria. Forse mi ringraziano per aver loro offerto un ambiente naturale, senza prodotti chimici che potrebbero far loro del male se non addirittura ucciderli.
Unico neo, il prato! Da quando Chance è entrato a far parte della famiglia, uno splendido esemplare di Terranova ora di quasi 80 chili, l'erba non cresce più rigogliosa. Rododendri e azalee sono state rase al suolo dai denti del cane, e si sono salvati solo quei vegetali che il cucciolone non gradiva. Ma sono comunque contenta. Quando al mattino apro le finestre, il mio sguardo si riempie dei colori della natura che mi circonda, non solo quella del mio giardino, poiché in tutta la mia via ogni casa ha il suo angolo di verde.
E come cita il famoso proverbio: chi si accontenta gode! E a quell'altro che dice: l'erba del vicino è sempre più verde...aggiungo...ben venga! Ne godrò anch'io.
Danila Oppio
La fioritura del gelsomino persiano
Il pruno e i suoi susini quasi maturi
La piccola oasi relax
Il lato lungo del giardino, sullo sfondo l'alloro
Angolo relax sotto l'abete e accanto alla fontanella
Abete e palma fiorita
Fiorellini nati da soli, una sorpresa di Madre Natura
felci da foresta tropicale
vista dal terrazzino del salone
T'invidio la fontanella, Dani.
RispondiEliminaAngela
Quella era necessaria, dove attaccare la gomma per annaffiare il giardino. Avevamo fatto mettere un impianto idrico a tempo, ma tra le radici degli alberi e i denti del Chico, è stato distrutto nel giro di pochi anni. Così sono tornata al vecchio sistema. Ma ci vanno anche gli uccellini a dissetarsi. Grazie del commento, Angela.
RispondiEliminaDani
Anche noi, nel giardino del nostro piccolo condominio, abbiamo due fontanelle per innaffiare. Ma sono solo delle cannelle che vengono su dalla terra col loro bel rubinetto d'acciaio.
RispondiEliminaLe fontane del parco che ci circonda sono vere fontane, anche antiche.
Mi piace la tua perchè è di pietra. Volevo metterne una simile in casa, anni fa.
Angela
Vedo che è il nostro unico modo di dialogare! La fontanella era originariamente rosa pallido, ma col tempo le intemperie e il muschio la stanno rovinando un poco ma il suo servizio continua a farlo in modo egregio. Spero che la tua posta elettronica riprenda a funzionare. Ciao
RispondiEliminaDani
Interessante il testo e belle le foto, Danila, molto suggestive.
RispondiEliminaCiao.
Piera
Grazie Piera!
RispondiEliminaUn caro saluto
Danila