POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, ottobre 28

Piccole poesie di Toti Scialoja


Piccole filastrocche tratte dal libro "Amato topino caro" di Toti Scialoja edito da Bompiani le 1971. Mancano i disegni del libro, ma possono essere apprezzate anche così.
Ho pensato che potreste divertirvi in questo modo simpatico, e non con le orrende trovate di Halloween, che sono di importazione americana, e quindi delle gran americanate. Queste sono per bambini, ma credo che non dispiaceranno neppure a quelli che l'infanzia se la sono lasciata da tempo alle spalle. Io mi sono divertita. Forse vive ancora in me la bambina di un tempo!
Danila Oppio


Pipistrello, ti par bello
far pipì dentro l'ombrello?
§
L'ippopota disse: "Mo'
nella mota ho il mio popò!"
§
Un orso è un orso,
non c'è soccorso;
da lui son corso
gli ho offerto un torso

mi ha dato un morso.
Un orso è un orso,
non c'è soccorso,
non ha rimorso.
§
L'istrice, attrice illustre,
recita parti tristi
con occhi lustri lustri
inchiostrati di bistri.
§
A Sciaffusa si è diffusa
la notizia
che le gatte fan le fusa
per malizia.
§
Una zanzara di Zanzibàr
andava a zonzo, entrò in un bar,
"Zuzzurellona!" le disse un tal
"mastica zenzero se hai mal di mar".
§
Frenando il triciclo mi chiede il tricheco:
"Sai dirmi, da amico, dov'è che mi reco?".
§
T'amo pio bue
anzi ne amo due.
§
L'uccello nero
salta leggero
si chiama merlo
senza saperlo.
§
Quando gratto un gattopardo
mentre lecca lento il lardo
non mi degna di uno sguardo.
§
Ieri al crepuscolo, tra il lusco e il brusco,
vidi un minuscolo topino etrusco.
§
Questa sarta tartaruga
fa modelli in cartasuga,
sotto gli occhi ha qualche ruga
se le bagna, se le asciuga,
Ma non sogna che la fuga.
§
Quanto è buffa
la ranocchia
se ti adocchia:
si rannicchia
poi si tuffa
nella muffa.
§

Se una lucciola va in treno

c'è una lucciola di meno. 
§
Sotto la gronda gridano le rondini:
"Sono grandìni i chicchi della grandine!"
§
Contro te, povero verme,
le lagnanze sono eterne.
§
Se busso la lepre che m'apre
mi copre di baci la punta del naso
mi dice: "Mi piaci per puro caso".
§
Uno due tre quattro
passa un gatto quatto quatto.
Quattro tre due uno
era un gatto di nessuno.
§
Ho visto parecchie lucciole
in ogni angolo del paesaggio
andare in brodo di giuggiole
per tutta una notte di maggio.
§
La stessa mosca ronza
e batte contro il vetro
a Monza, a Mosca, a Londra,
e persino a San Pietro.
§
Vecchio gabbiano volta gabbana
se impazza il vento di tramontana.
§
Se l'ape apatica
posa una natica
sul fior del cardo
diventa un dardo.
§
Son quattro le gatte che lappano al patto
di metter le patte nel piatto del latte.
§
Fuori Ladispoli passa una Lady
tiene al guinzaglio sei millepiedi,
tutti e sei vispi, tutti e sei discoli,
e, se non sbaglio , tutti suoi eredi.
§
A mezzanotte
la luna spicca
gobba a levante,
e il grillo inghiotte
la sua pasticca
di tranquillante.
§

Una giovane nottola

giuocava con la trottola,
le cadde in una botola
ed ancora ci rotola.

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