POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, ottobre 1

Rien ne va plus, 2009 - di Coucou Sèlavy!,



"[...] Doveva disfarsi di quei seccatori che lo sfinivano, prima che fosse troppo tardi: lo avrebbero applaudito, lo avrebbero portato via e tenuto in vita, fatto nascere ancora e ancora, a brancolare per altri millenni di avvistamenti e svenimenti. Gli avrebbero di nuovo concesso la possibilità di parlare, a costo di indispettirlo fino alla bestemmia. Poi, in seguito, gli avrebbero donato la libertà. Si sarebbe dibattuto in quella miseria, le promesse celesti altrove, un passato abbagliante da insultare. La beffa era chiara. "Avremmo potuto carezzare parole d'oltraggio finché il mistero gocciava dalle nostre labbra, quando la tristezza del corpo giaceva nella carne come un sorriso...". No, non era abbastanza prostituire ricordi fino al vicolo cieco per annullarne i confini, privarsi della proprietà privata detta responsabilità. Una volta fuori, tutto svanito. Ciò che odiava era il suo unico mondo, e il perdono infetta sempre il tempo che muore. Continuasse pure a parlare di nuvole e panico: soltanto acqua alle caviglie, da lì in poi, ché annegare in quella pozzanghera sarebbe stato un miracolo. Doveva riflettere. Rinnovarsi per la purezza? Il solito inganno, fingere di creare e di stupirsi, spingere lo sguardo in là per assicurarsi di non poter più tornare indietro. C'era chi credeva si trattasse di malaria [...]" (Rien ne va plus, 2009)
Coucou Sèlavy!

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