L'EPOPEA dei detersivi e delle assi da bucato...a partire dalle Piramidi
Email del 20 luglio 2020
Dormo sempre e subito quelle 2-3 ore, il che mi porta verso le 11. A quell'ora la mia vicina di sopra, che da ieri è in fermento non so perché, ha acceso NON so COSA sopra la mia testa che sembrava la pialla elettrica di un muratore. E invece era probabilmente solo un aspirapolvere asmatico e da portare a riparare. Lo accendeva 2 minuti con un chiasso d'inferno poi lo spegneva per un po' poi ancora chiasso per altri 2-3 minuti poi silenzio. A un certo punto ho gridato BASTAAAA!!! Io che non grido mai, che non mi dà mai fastidio niente, che riesco sempre a dormire quando dà l'aspirapolvere di sopra. Ha smesso.
Siccome Jamila veniva alle 3 e mezza, ho avuto la cattiva idea di prendere quelle 5 gocce di Levobren che una volta mi ordinò il dottore per dormire (e siccome segno sempre sulla confezione quando lo prendo, so che lo prendo sempre d'estate...). Poi mi sono messa giù a rilassarmi. Devo anche essermi riaddormentata e ho sognato la vicina di sopra che faceva non so cosa. Insomma, la sveglia ha suonato
alle 13 e 30 e mi sono alzata, imbambanita e sono rimasta sempre imbambanita tutto il giorno. Jamila ha telefonato per dirmi che era passata in ospedale da Taieb che sta bene, è stazionario, e veniva un po' + tardi, le ho detto vieni quando vuoi, basta che mi porti tutte quelle carte dell'ospedale così finalmente le leggo e posso ragionarci su e quel che mi ha stampato Sama su Verona.
Dopo è stato tutto un conciliabolare interrompendo le sue pulizie di casa, come poi facciamo sempre, ma almeno ho letto tutta l'avventura e ho capito bene cosa è successo. Diciamo che in settimana lo dimettono.
Ciao.
Angela
Email del 20 luglio 2020
Capisco il fastidio dell'aspirapolvere, ma se era mattina, la tua coinquilina aveva tutto il diritto di usarlo, non conoscendo i tuoi orari dedicati al sonno. Ma se ha smesso, meglio così.
Lo so che certi sedativi rimbambiscono avendoli provati qualche volta anch'io, quando soffrivo d'insonnia e mi innervosivo- Quel che mi ha fatto piacere, è sapere che Taieb sta meglio e lo dimetteranno presto. E spero che dalle carte dell'ospedale tu abbia potuto comprendere appieno quel che gli è capitato.
Ciao rispondo all'altra
Danila
Email del 21 luglio 2020
NON se l'aspirapolvere O QUEL CHE DIAVOLO ERA NON FUNZIONA e lei pretende di usarlo lo stesso. Un chiasso di sopra che IMPEDISCE PERSINO di PENSARE VA IMPEDITO a qualunque ora del giorno o della notte.
L'avrà capito anche lei. Che è donna non solo bella ma anche intelligente e gentile. Come io sono intelligente gentile e non mi lamento mai. Tranne quando m’impediscono di pensare. Allora divento una BELVA!
Ciao leggo l'altra
Angela
Email del 21 luglio 2020
Hai ragione i rumori forti spaccano il cervello. Ne so qualcosa io che stanno da mesi costruendo un supermercato LIDL a due passi da casa mia. Prima la macchina demolitrice buttava giù i muri di una fabbrica di oggetti in cemento (lì avevo acquistato la mia fontanella messa in giardino), poi hanno scavato un buco profondo forse per un garage sotterraneo e poi hanno innalzato la muratura. Insomma, ogni mattina dalle 7 e fino a sera, botti a non finire. Non bastasse, il mio dirimpettaio mi pare sia il proprietario della "Fabrica del Dom" (si scrive proprio così, con una B sola) che è quella che si occupa dei lavori nel Duomo di Milano. È un modo di dire molto usato qui in Lombardia, poiché i lavori per quella cattedrale non finiscono mai. Un po' come gli esami.
La villetta di un anziano, a due passi da casa mia, è stata messa in vendita e chi l'ha acquistata (un dentista) da tre anni è un cantiere. Per un po' ci lavorano, poi smettono, poi riprendono, e anche quella non è mai finita. Quindi sono in mezzo a un baccano che, se lavorano tutti in contemporanea, spacca i timpani e anche i maroni!
Beh, un po' come l'aspirapolvere della tua coinquilina! Ma col volume al massimo.
Ciao Angela, un abbraccio grande
Danila
Email del 21 luglio 2020
Sì, la Fabrica dal Dom (versione ferrarese) è nota. Ma secondo me allora facevano meno rumore. Adesso usano macchine vecchie e scarcassate che fanno un rumore d'inferno e allora mi dico poveri operai che le usano e non benedico certo chi gliele fa usare.
L'Era delle Macchine! puah!
Angela
Email del 21 luglio 2020
Però, Angela, le macchine alleggeriscono le fatiche, pensa solo a quei poveri schiavi che trasportavano macigni enormi per costruire le Piramidi!
Vecchie o nuove, aiutano tanto. Mi ricordo mia nonna che quando ha avuto la sua prima lavatrice (sempre una macchina è) ha benedetto chi l'ha inventata, perché ha potuto smettere di fare la lisciva, che le causava eczema tra le dita delle mani e dovevi vedere, povera donna, la carne viva, dovendo immergere le mani nell'acqua e strofinare.
Per demolire e costruire case, se non avessero tutti quei macchinari, altro che mesi o anni per tirar su una casa, ci sarebbero voluti decenni. Resta il fatto che aspirapolvere, trapani, martelli pneumatici (avevo scritto pneumitici, ma poi ho pensato che tanto mitici non sono!) seghe elettriche, piallatrici, levigatrici e quant'altro, fanno un baccano infernale.
Ciao sei tra le mie braccia
Danila
Email del 22 luglio 2020
Le macchine sembra solo che alleggeriscano la fatica, in realtà aiutano a produrre di + e il loro uso dà stress. Perché non ti guardi TEMPI MODERNI (1933) di Chaplin?
In quanto all'antico Egitto, ci saranno anche stati degli schiavi catturati in guerra a costruire le Piramidi, ma la forza lavoro era il popolo egizio e popoli limitrofi che così avevano lavoro sicuro per tutta la vita...
Angela
Email del 22 luglio 2020
Si, le macchine stressano, anche se poi alleggeriscono la fatica. Pensa solo al frigorifero, e cosa i nostri avi hanno dovuto inventarsi per conservare il cibo, con blocchi di ghiaccio o salandolo. Oppure fare la spesa ogni giorno per consumarla subito o quasi.
Le lavatrici, come ti dicevo, hanno aiutato le donne di casa a non logorarsi le mani lavando con la soda che procurava loro piaghe tremende. E pensa alle lavandaie che immergevano i panni lungo i corsi d'acqua, anche in inverno, e il freddo che avevano patito.
Le auto ora sono diventate troppe, in maniera esagerata, e inquinano. Ma ripeto, certe invenzioni tecnologiche sono state di grande aiuto, anche i PC, che permettono a persone come noi, lontane, di comunicare. O il telefono, addirittura i cellulari per videochiamate, Quando ero piccola non avrei mai creduto che potessero esistere. A volte pensavo. "che bello sarebbe poter parlare con una persona lontana e vederla anche in volto!" ma mi parevano solo sogni irrealizzabili. Ora anche usando Skype si comunica vocalmente e visivamente. E queste sono conquiste importanti.
Di quanto accadde in Egitto sappiamo quel che gli archeologi hanno supposto (e non mettendosi una supposta nell'ano!) Ma esattamente non sappiamo nulla di preciso, se non che sempre supponendo, gli stessi abbiano pensato che dovessero essere morti moltissimi operai addetti a quelle costruzioni, sia per la fatica che a causa del calore.
E forse per questo penso che si siano serviti di schiavi, che non dovevano pagare ed erano da sfruttare, e se morivano, peggio per loro.
In fondo cosa hanno fatto certe dittature? Facevano costruire le ferrovie dai galeotti. Ed erano frustate se si fossero fermati anche per un attimo. La stessa cosa l'ha fatta in nazismo, utilizzando i prigionieri dei lager. Se erano forza lavoro, li sfruttavano, altrimenti erano destinati alla camera a gas.
Lavoro sicuro per tutta la vita? Penso che non fosse pagato e che vivessero ben poco, quei poveretti, dopo fatiche immani!
Ciao
Danila
Danila
Email del 22 luglio 2020
Come ho già detto, le macchine velocizzano il lavoro in modo che l'operaio lavori di + nello stesso tempo.
Riguardo alle tue idee sull'Egitto non sono per niente d'accordo. Hai visto troppi film in costume o hai letto libri di archeologi non accreditati. Costruire le Piramidi è stata una FABBRICA che ha mantenuto decine di migliaia di persone e le loro famiglie per decine e decine di anni.
Dei frigoriferi e del tempo ante-frigo, ho parlato diffusamente qua e là. Scrivo troppo e non ricordo dove e a che proposito. E poi, quando una cosa che volevo trattare è andata a destinazione, ho già raggiunto lo scopo e passo ad altro incarico.
A proposito del lavare i panni a mano, ho vissuto tutta la mia infanzia in campagna, quindi ho ben presenti le gigantesche tinozze per i panni che la 'ZDORA la DUVEVA LAVAR, ma sono per fortuna arrivata a lavare bucati a mano quando c'erano già i detersivi moderni, per intenderci, dopo il TIDE.
E se ne ho lavati di panni a mano! a Torino, nell'Ostello mica c'era la lavatrice e ci sono stata 2 anni e ho lavato i panni a mano come tutte le mie vicine di alloggio. E anche a Ravenna, mica c'era la lavatrice nelle stanze e nelle case che affittavo...
Ma ti racconto un aneddoto. Negli anni '60 del Novecento, negli USA indissero un Concorso a chi avrebbe esibito la lavatrice PIU' VECCHIA: vinse un giovanotto che portò SUA MADRE...
Ciao, bazurlona! ti voglio bene.
Angela
Email del 23 luglio 2020
Tesoro, io non ho solo guardato film in costume ambientati nell'antico Egitto, anzi mi pare di ricordare di aver visto solo Cleopatra.
Ho libri che parlano della costruzione delle piramidi, vado a rileggerli, ma a me pare di ricordare che usassero proprio gli schiavi, e se anche non lo erano, schiavi intendo, quel lavoro massacrante era comunque una schiavitù di per sé.
Tide, che conteneva un giochino a sorpresa! Me lo ricordo bene. Poi mamma è passata ad Ava come lava, il Mira Lanza che conteneva figurine. Scala, per proseguire con Dash e Dixan. Ma ancor prima di questi detersivi in polvere, mi ricordo del sapone Sole, o quello di Marsiglia, con cui si passavano i panni posati sulla tavola per lavare in legno, poggiata su un mastello o nella vasca da bagno. Ricordo anche che aveva un tassello dove appoggiare il sapone perché non finisse nell'acqua. E mi pare che fosse leggermente ondulata, per frenare la caduta dei panni. O ricordo male? Bella quella del giovanotto che portò sua madre ad esempio di vecchia lavatrice.
A casa mia mettevamo in lavatrice solo le tovaglie e le lenzuola, tutti gli indumenti delicati li lavavamo comunque a mano. Ognuno si occupava dei propri indumenti intimi, questo di sicuro.
Ora ci sono tanti programmi, e ci si mette dentro di tutto, nella lavatrice, differenziando i detersivi. Ricordo però che Ava Bucato causava eczemi, perché conteneva troppa soda. Quindi mamma è passata a detersivi più delicati. Che bello ricordare certi fatti di un tempo che fu!
Ti voglio bene anch'io, Angela
Danila
Email del 24 luglio 2020
Non ho seguito tutta l'EPOPEA dei detersivi, ma ho riconosciuto i nomi. E ricordo che i giochini nel TIDE (che poco tempo fa mi è capitato di scoprire che significa ONDA) puzzavano tanto da detersivo che starnutivamo...
E hai fatto una descrizione perfetta dell'asse da bucato. Per anni poi lo si è continuato a usare, solo che era diventato di plastica rigida e proprio, come racconti, lo si appoggiava nella vasca. Quando la lavatrice si usava solo per
certe cose molto grandi come lenzuola e tovaglie. Mentre le mutande si mettevano in bagno e poi 'ci si dava giù a mano'...
Questa serie la terrei per il Nostro LIBRO.
Angela