POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, luglio 23

ANTOLOGIA IL TIBURTINO 2020 - Vesta -


Ricevo oggi, con notevole ritardo causa Covid, l'antologia di Aletti Editore nella quale è inserita la mia poesia L'INCUBO DI UNA NOTTE, avendo ottenuto la pergamena di finalista al Concorso omonimo. A dire il vero,ne ho ricevute ben due: una priva del mio nome e l'altra lo riporta. 
Entrambe sono molto grandi e  e non riesco a farne scansione per cui ho fotografato anche se un po' di sghimbescio!



Ciò che mi rende felice è la prefazione 
dell'esimio poeta Hafez Haydar (Baalbeck, 25 maggio 1953) è un docente, scrittore e traduttore libanese naturalizzato italiano. Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, Cavaliere della Repubblica Italiana e direttore generale internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze, è tra i principali curatori e traduttori in italiano dell'opera di Khalil Gibran.
Ha studiato Filosofia greca ed araba all’Università di Beirut, si è poi trasferito in Italia dove ha studiato per alcuni mesi all’Università di Perugia e si è laureato all’Università degli studi di Milano in Lettere moderne, specializzandosi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica.
Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicarsi all’insegnamento e alla scrittura. È insegnante presso l’Università di Pavia e ha tenuto lezioni anche presso l'Università della Terza Età di Milano e di Cesano Maderno e presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Ha pubblicato libri di saggistica e di narrativa, e ha tradotto in italiano diverse opere del poeta Khalil Gibran e in arabo i libri di Oriana Fallaci.
Di notevole cura la sua traduzione del 2001 de Le mille e una notte, pubblicata dall'editore Mondadori.
Nel 2002 è stato insignito del Premio letterario Basilicata, sezione Letteratura spirituale e Poesia religiosa. Nel 2006 è stato insignito del Premio internazionale Sorrento nel Mondo. Nel 2007 ha ricevuto dalla Regione Puglia il Premio al Dialogo - Tre volte Dio, ed è stato insignito del premio alla carriera Penisola Sorrentina - San Fele d’Oro, sezione Narrativa. Nel 2008 ha ricevuto il Premio della cultura e narrativa dall’Unione nazionale degli scrittori della Lombardia. Lo stesso anno è stato insignito del prestigioso premio Accademico Cesare Angelini Speciale dell'Università di Pavia. Nel 2009 ha vinto il Premio letterario internazionale Associazione chiese storiche, per la narrativa edita. Nel 2012 ha ottenuto il Premio per la Cultura IPLAC.
Nel 2014 ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana per il dialogo tra Oriente e Occidente.
Il suo nome è inserito nel Dizionario comparato delle religioni monoteistiche (Piemme Edizioni) come uno dei maggiori studiosi delle religioni del Libro a livello mondiale.
Nel luglio 2017 ha ricevuto la candidatura per il Premio Nobel per la Pace.

Ma quel che più mi piace in lui, amico virtuale, è la modestia con cui si approccia col prossimo. Ero informata a larghe linee sulla sua attività, ma ho dovuto eseguire una ricerca per conoscere tutta la sua storia letteraria e di insegnante. Lui non ne parla, non ne ha bisogno. Basta leggere qualche sua poesia e si intuisce la profondità della sua anima. 
Eccone una:
Quando l’amore bussa alla porta del tuo cuore
E senti il tuo corpo tremare
Come una foglia autunnale
In balìa alle passioni
E il tuo cuore ardentemente palpitare
E non riesci a trattenere le emozioni
Né a frenare i sentimenti
Né a chiudere gli occhi,
Al calare della notte
Lasciati trasportare
Sulle ali dell’amore
In un mondo fatato
Dove non esistono leggi.
Non temere,
Posa la tua mano sulla sua mano.
Chiudi gli occhi
E tra un bacio e una carezza
Inizia a volare.
E quando senti il tuo corpo scottare di calore
E fremere bagnato di sudore,
Dimentica tutto,
Dove sei nato e dove sei cresciuto.
Stringi il suo corpo al tuo corpo
E naviga a lungo
Nell’orbita dell’amore.
Hafez Haidar

Ora, dopo aver dato la precedenza all'amico poeta, vorrei presentarvi anche la mia poesia contenuta nell'antologia IL TIBURTINO

L’INCUBO D’UNA NOTTE
 (donne che fuggono dalla guerra)

Passò lungo la strada che si snodava
Simile a sciarpa intrisa di sangue liquefatto
la giovane donna dal vestito scarlatto.

I piedi nudi calpestavano pietre
conformi all’umana raccolta
di catastrofi,  imprevedibili e tetre.

Un puledro le trotterellava accanto,
come uscito dall’Apocalisse di Dürer.
Teneva il passo, stremato, al suo fianco.

Camminava nella notte, avviluppata
dalla stanchezza avvolta in sudario,
sconvolta, ferita, insanguinata.

Intravedevo del fango il fluire grottesco
nella luce violenta,  bagliori di fuoco
fendevano il buio Caravaggesco.

D’improvviso s’aprì un giorno limpido
D’una chiarità tagliente, il vento le sferzò
il volto tumefatto, lo  guardo liquido.

Sopra di lei, nell’angelico cielo trasparente,
vagavano, alla deriva, nuvole effimere,
e correva veloce, come Furia splendente.

Mi desto. La luce sporca del mattino
batte sul mio viso unto d’insonnia
Un pensiero cupo mi sfiora molesto.

La vita è un azzardo avvolto nel mistero.
Dovrei scrivere forse un trattato
sulla disperazione delle cose. Ma è vero?

Rappresenta il sogno uno degli enigmi
più irrisolti della umana  abominazione,
capace di sopravvivere alla dannazione?

Danila Oppio

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