Tutto
cominciò quella notte, quando portai Sesìl per la prima volta in visita alla
casa e, mentre sedute sul letto ci guardavamo nello specchio sullo sfondo delle
Hawaii, lei espresse un desiderio ‘ Qui ci vorrebbe una foto ‘ spontaneamente,
in perfetto italiano.
(Abbiamo
dovuto aspettare fino a questa domenica 22 settembre, anticipo d’autunno col
sole dell’estate. Lunedì lei ricominciava l’Università. E fermo qui la nota
quotidiana).
C’è una differenza di ben quarant’anni fra me e Sesìl (io 62 e lei 22), ma in queste foto, Dani, non sembra anche a te che io sia un ragazzino dodicenne e lei una giovane mamma di 32? Si sono rispennellati e ridistribuiti 40 anni di vita, nella magia del gioco nello specchio, dove io ne ho 50 di meno e lei 10 di più.
Non
sembra anche a te che nelle immagini ci sia un bambino affascinato dalla
macchinetta bianca che la madre usa sorridendo, con disinvoltura, passando come
un gioco la sua conoscenza al figlio che ne prende confidenza fino al miracolo
della luce?
Partecipando insieme a una storia DENTRO lo specchio abbiamo cambiato il tempo e non usato parole (come sto invece facendo io adesso a miracolo passato).
Oh,
la chiamerei proprio così: DENTRO LO SPECCHIO.
' Le immagini nello specchio mi ricordano vecchi film d'avventure con effetti speciali artigianali molto di effetto.
In particolare "Il settimo viaggio di Capitan Simbad" e "I viaggi di Gulliver" (1957-58), dove i
personaggi, divenuti protagonisti in un mondo fatato e straniero, risaltano piacevolmente
estranei alla scena che stanno vivendo '
Angela Fabbri
(Ferrara,
24 settembre 2013)
Oh, Angie, dentro lo specchio ci è entrata anche Alice nel paese delle meraviglie, e anche questa è una vera meraviglia! Così ho visto pure le tue conchiglie, di cui mi parlavi,oltre al resto!
RispondiEliminaTi abbraccio
Dani
E abbraccio anche quella cara tua amica, di nome Sesìl!
RispondiEliminaDopo quest'avventura nello specchio, so che ritorno molto giovane quando sto imparando.
RispondiEliminaE vi giuro che la mia conoscenza di un CELLULARE-FOTOGRAFO come quello della mia amica Sesìl era tendente a zero.
Ma l'antico fotografo che esiste in me è stato attratto, avvinto, conquistato e... ha imparato.
Angie
Si, Angie, oggi si usano i cellulari per scattare foto e girare brevi filmati, ed il risultato, se il cellulare è di ultima generazione, è entusiasmante. Ricordi le foto della Norvegia di Matteo? Tutte realizzate con iPod 7, che oltre ad offrire questo servizio, serve anche come computer, collegandosi ad internet. Troppo lontani dalle mie conoscenze, troppo piccoli per poterli maneggiare, con quel sistema screen touch, ovvero quello per cui accarezzi con un dito l'apparecchio, e quello obbedisce...si, agli altri, non a me, che invece faccio pasticci a non finire. Preferisco ancora i vecchi telefonini con i tasti singoli! Ciao! Dani
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