Firma degli atti da conservare in Curia di Milano e da consegnare in Vaticano |
Da “IL GIORNO”
Jean Thierry, presto il primo beato milanese
venuto dall’Africa . Scola "Un evangelizzatore venuto da terre di missione.
Nella parrocchia di santa Teresa di Gesù Bambino a
Legnano, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha presieduto
la cerimonia di chiusura del Processo diocesano Super Virtutibus per fra Jean
Thierry Ebogo, che a Legnano morì otto anni fa.
Padre Giorgio Peruzzotti, che ha seguito Jean Chery (no non ho sbagliato, così abbiamo modificato il nome di Thierry, poiché ci è molto caro) in Camerun |
L'arcivescovo di Milano Angelo Scola nella
chiesa di Santa Teresa di Gesù Bambino a Legnano
Fra Jean
Thierry, chiude l'iter del processo di Beatificazione: il 9 settembre il
cardinale Angelo Scola a Legnano
Milano, 9
settembre 2014 - "La figura di Jean Thierry(LA SCHEDA è
un motivo di consolazione e di gioia che ci spinge a prendere in mano noi
stessi, a porci la stessa domanda che per lui fu bruciante: per chi viviamo? Ci
troviamo davanti ad un uomo che ha saputo
vivere di dedizione al Signore, ai fratelli. Dopo essere stati noi a portare
il Vangelo in tante zone del mondo, accogliamo con gioia l'arrivo di evangelizzatori
e testimoni che giungono da queste terre, come ė stato Jean Thierry, perché
risorga la nostra fede, per imparare di nuovo ad amare chi ci sta vicino, ad assistere
chi è nel bisogno". Loha detto questo pomeriggio, martedì 9 settembre, nella parrocchia di Santa
Teresa di Gesù Bambino a Legnano, l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo
Scola, a conclusione della cerimonia di chiusura del Processo
diocesano Super Virtutibus per fra Jean Thierry Ebogo, che a Legnano morì otto anni fa.
Il processo Super
Virtutibus è una tappa fondamentale del processo che porta prima alla beatificazione e poi alla dichiarazione
ufficiale di santità. Molti gli amici che lo ricordano,
presenti oggi alla cerimonia. Sono loro ad aver intrapreso un’iniziativa
singolare: hanno creato - primo caso per una persona incamminata agli onori
degli altari - una pagina Facebook a lui dedicata.
Nato il 4
febbraio 1982 a Bamenda (Cameroun), fin da giovanissimo Jean Thierry
manifestò il desiderio di diventare sacerdote: a 13 anni entrò nel Seminario
minore di Guider. Nel 2003 entrò come postulante nel Carmelo teresiano a
Nkoabang e l’anno dopo fu ammesso al Noviziato. Ma qualche settimana più tardi
scoprì di essere affetto da un tumore osseo: subì così l’amputazione della
gamba destra, offrendo la sua sofferenza alla nascita di nuove vocazioni. Nel 2005 padre Gabriele
Mattavelli, Provinciale dei Carmelitani Scalzi in Cameroun, portò in Italia con
sé Jean Thierry, perché
iniziasse a Concesa (MI) il suo noviziato e potesse essere assistito adeguatamente
dal punto di vista sanitario. Ma le cure a cui fu sottoposto non diedero i
risultati sperati. Col consenso del Padre Generale dell’Ordine, l’8 dicembre 2005, Jean Thierry emise la sua
professione solenne nel Carmelo teresiano. Meno di un mese dopo, il 5 gennaio
2006, fra Jean Thierry di Gesù Bambino e della Passione morì all’ospedale di
Legnano (MI).
I suoi funerali celebrati prima nella Parrocchia S. Teresa di Legnano e poi in
Cameroun, a Yaoundé, dove la sua salma venne trasportata, videro la
partecipazione di un’immensa folla di amici. La sua tomba, nel cimitero dello
studentato carmelitano di Nkolbisson – Yaoundè (Cameroun), è meta di continui
pellegrinaggi ed è sempre coperta di fiori e lumi.
Il 16 luglio
2013 l’Arcidiocesi di Milano, sollecitata dalla Provincia Lombarda dei
Carmelitani Scalzi, ha aperto il processo canonico in vista della
beatificazione. Dopo la chiusura ufficiale
avvenuta oggi, la documentazione sarà trasmessa a Roma in attesa dell’esame
della Congregazione dei Santi.
Aggiungo
che erano presenti molti Padri Carmelitani della Provincia Lombarda, compreso
naturalmente il Padre Provinciale P. Attilio Viganò e il Padre Postulatore per
le cause dei Santi, Padre Antonio Sangalli, Mons. Apeciti, che ha intrattenuto
relazioni relative al Processo con il Vaticano e la Curia di Milano, molte autorità diocesane e Parroci delle
Chiese di Legnano, oltre ad una folta schiera di fedeli che, malgrado l’orario
pomeridiano di un giorno feriale, hanno voluto essere presenti a questo grande
evento, che ci coinvolge molto da vicino.
Tutto
questo non avrebbe avuto luogo, se il Gruppo di Preghiera Amici di Fra Jean
Thierry Ebogo non avesse perorato la causa con viva sollecitudine.
Danila
Oppio ocds Legnano
Ecco un piccolo servizio fotografico
Una folta delegazione di Padri Carmelitani della Provincia Lombarda Primo a sinistra, il Padre Provinciale |
L'Arcivescovo di Milano ci parla di Jean Thierry |
Gli atti firmati mostrati al pubblico da Padre Antonio Sangalli |
Eccomi, la testa bionda in terza fila, a destra guardando la foto, dietro a Mons. Angelo Cairati, Prevosto di Legnano nonché Vicario Episcopale
in prima fila, Irene Zita, Anna e Luigi Vigna
Qui sono sulla sinistra, alle spalle del Cardinale |
E qui, parzialmente nascosta dalle spalle di Luigi Vigna, camicia bianca in prima fila
sempre dietro a Mons. Cairati, con l'amica-sorella Susy
Giusto per ricordare che in questo giorno straordinario ero presente, è stato un grande momento, poiché non capita tutti i giorni che un ragazzo di 24 anni, che ho conosciuto personalmente, sia in cammino verso la proclamazione della sua santità.
Ma se questo è potuto accadere, un grande merito va anche ai signori in prima fila, che hanno creato il Gruppo di Preghiera Amici di Jean Thierry Ebogo, che lo hanno seguito nella malattia e gli erano stati vicini quando il piccolo Jean Chery ha varcato l'eternità. Attraverso loro, si sono fatti i primi passi per ottenere quanto è accaduto in questa giornata. Grazie Jean Thierry, per essere stato tra noi, con la tua immensa bontà e accettazione del sacrificio che ti ha avvicinato alla Croce di Cristo. Non per nulla il tuo cognome religioso è quello di "Gesù Bambino e della Passione".
Danila Oppio ocds
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