POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, gennaio 25

Azan e la spada di Ditylan di Maristella Angeli

Cara Danila,
ecco, in allegato,  la recensione al mio secondo romanzo fantasy!
Azan e la spada di Dityan
romanzo fantasy di Maristella Angeli

Sezione: Narrativa
Autori: Maristella Angeli
Pagine: 268
Prezzo € 15,00
Casa Editrice Antipodes
in copertina “Strade di luce” di Maristella Angeli
2014 - ISBN 9788896926451- brossura
Potete leggere le prime dodici pagine e acquistare il romanzo:


Recensione a “Azan e la spada di Dityan”
di Maristella Angeli.

“La luce è vita, è speranza, è tocco divino che illumina le menti”.
Così Maristella Angeli scrive alla fine del suo romanzo, e se, letta all’inizio, questa frase potrà lasciarci perplessi, dopo che avremo finito di leggere il libro, ne apprezzeremo senz’altro il senso.
Scritto con cura, maestria e uno stile particolarmente avvincente, “Azan e la spada di Dityan” è un romanzo fantasy straordinario, che dona molto più di quanto a prima vista possa far credere.
Nell’universo sconfinato dei romanzi del genere, la storia di Azan, eroina senza tempo, principessa del popolo degli Eggar, non ha davvero eguali. Basta scorrere in calce la lista dettagliata dei nomi, personaggi, situazioni, eventi, invenzioni fantasiose e geniali con cui l’autrice fa un sunto a nostro uso e consumo, per renderci conto dell’impegno, la convinzione, la ricerca e l’approfondimento con cui la storia è stata congegnata. Sapiente è anche la conoscenza delle tecniche di combattimento medioevali con cui i personaggi arrivano a scontrarsi e le strategie difensive di mura e castelli. E non sarà semplice battaglia a colpi di spade, lance, asce, frecce, o solo cruenta forza fisica a prevalere, non ci saranno soltanto i soliti guerrieri, eroici soldati senza paura che combattono strenuamente, ci vorrà anche l’intelligente uso di pratiche magiche, l’astuzia, la scacchistica previsione delle mosse del nemico, e soprattutto la fiducia in se stessi, nella proprie capacità e in quelle di tutto un popolo, unito per la salvezza. Fin dalle prime pagine ci si immerge subito in un mondo sconosciuto (per chi non abbia letto il romanzo precedente) popolato da personaggi affascinanti e ben studiati, che siano terrificanti mostri dotati di poteri sovrannaturali, infinitamente crudeli, o di altri fiabeschi e leggeri, capaci di amore e tenera dolcezza d’animo. Un mondo descritto nei minimi particolari da cui saremo inesorabilmente attratti, finendo per partecipare in prima persona all’avvincente avventura di Azan e dei suoi amici contro le terribili forze del male. Demoni infernali, creature spaventose, perfide streghe, e potenti messaggeri di morte a cui si contrapporranno gli Eggar, gli elfi della luce e i loro alleati.
Mia è la mano che non deve uccidere, mio è l’amore del popolo Eggar!”
Di nuovo assisteremo alle imprese di Azan con la sua spada magica Acrum, sempre spalleggiata dal principe Urban, contro gli orchi, la strega Frida, e l’Hankou, terrificante principe delle tenebre, ma stavolta l’evento più importante sarà la nascita della figlia di Azan, la principessa Azira, che subito dimostrerà di essere degna del suo ruolo. Accanto a lei ci sarà Dityan con la sua nuova spada.
Quando un orco verrà colpito al cuore sembrerà morire, ma non sarà così: regredirà fino a tornare neonato e magari si succhierà il pollice come fanno normalmente molti neonati. Perché ancora una volta nel fantasy di Maristella Angeli l’unico a rimanere ucciso veramente sarà il male che c’è nei personaggi, questa la trovata geniale dell’autrice. Ma tornando alla nascita di Azira sarà emozionante il momento del parto, realisticamente descritto. Il vento tiepido cullerà l’aria e sotto l’occhio attento di Madre Terra, che farà sbocciare fiori bianchi sull’albero di melo, accanto ad un caldo e rassicurante fuoco acceso nascerà Azira, il cui nome significa “colei che splende, emanando arcobaleni di luce che respingeranno ogni tipo di maleficio”. Sarà pura poesia quindi e noi parteciperemo all’evento, a quell’apoteosi di vita, di luce, di gioia e d’amore cui si contrapporranno il buio, l’odio feroce e la morte portata dai mostruosi esseri infernali usciti dalle profondità della Terra. Ci sarà spazio anche per apprezzare il profondo sentimento che permea il mondo degli Eggar, la serena consapevolezza della loro immortalità, assisteremo ancora una volta alla loro convivialità, alle danze, musiche e ai riti con cui questo popolo incredibile ama sentirsi unito e telepaticamente in contatto. Gioia contro la tristezza quindi e noi resteremo incollati al libro fino alla fine, perché Frida e i suoi accoliti non molleranno tanto presto e sarà pura commozione quando l’avremo finito e gratitudine all’autrice per averci fatto sognare mentre lo leggevamo.
L’unica cosa veramente difficile alla fine sarà tornare alle nostre quotidiane occupazioni e usciremo controvoglia dal mondo di Azan, facendo  fatica a riprendere ciò che avevamo lasciato.

                                                                                                              Sandro Orlandi

1 commento:

  1. Grazie Danila!
    Questo spazio magico, mi porta fortuna.
    Un abbraccio

    Maristella

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