POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

giovedì, giugno 4

STORIE DI UCCELLINI - CINCIALLEGRE E PASSEROTTI - di DANILA OPPIO

La seconda covata della cinciallegra, che per errore mia sorella ed io avevamo pensato fosse un cardellino,  nello stesso nido dove avevano deposto le uova la prima volta, dopo 14 giorni è avvenuta la schiusa. Dalla prima nidiata sono nati 6 piccoli, con la seconda sette.
E questa volta ho le immagini sia degli ovetti che dei piccoli appena nati. Non solo, finalmente mia sorella è riuscita a fotografare anche la femmina durante la cova. Così ho potuto vedere la livrea e cercare di quale uccelli si tratta.

E a proposito di nidiate, avevo notato che sotto le tegole del mio tetto ci doveva essere un nido di passerotti. Li sentivo pigolare e vedevo i genitori che volavano avanti e indietro in continuazione. Procuravano il cibo per i loro piccoli. L'altra sera tirava un forte vento e uno dei piccoli l'ho visto sul davanzale del piano terra. Impettito, anzi sarebbe meglio dire impietrito, pareva un uccellino impagliato, perché non si muoveva. Di colpo il vento ha sbattuto i vetri della finestra e lui è caduto. Mio marito è uscito in giardino e l'ha trovato e messo tra i cespugli, nella speranza che fosse protetto dall'imminente grandinata che si è presentata puntualmente a grossi e violenti chicchi. Abbiamo sperato che la sua mamma gli portasse del cibo e che il maltempo non lo uccidesse. La mattina dopo l'ho visto sui gradini di casa, che pigolava con insistenza ma, non appena mi ha visto avvicinare, si è rifugiato sotto una siepe. 

Ed ora le foto di mia sorella delle sue cinciallegre.


prima covata


Seconda covata


Piccoli appena nati




Qui ingrandita la
Cinciallegra mentre cova


Possiamo raffrontarla ad un'immagine presa 
da un sito ornitologico



La cinciallegra (Parus major) è un piccolo uccello insettivoro dai colori sgargianti molto presente in Italia, tanto in città quanto in campagna. Questa specie è una di quelle che nidifica esclusivamente in cavità, naturali o artificiali. La biologia riproduttiva della cinciallegra prevede che questo uccello scelga come sito di nidificazione le cavità scavate dai picchi nei grandi alberi. In un contesto non antropizzato, dunque, dopo la nidificazione del picchio la stessa cavità viene utilizzata dalle cince che la riempiono con pelo di origine animale e muschio per realizzare il nido all’interno.
In città, invece, spesso gli alberi potati drasticamente non offrono cavità idonee; ciò è dovuto anche alla giovane età delle piante e al fatto che gli alberi vengano abbattuti prima di cominciare a deperire e marcire naturalmente, quindi non presentano rami cavi nella loro chioma. La cinciallegra dunque, specie estremamente adattabile, ripiega su cavità artificiali che ricordano le condizioni naturali di tronchi o rocce. Laddove non ci siano tronchi cavi, quindi, questo uccello sceglie come sito di nidificazione buchi nei muri, caselle postali (proprio dove ha fatto il nido a casa di mia sorella)caselle postali, anfratti sotto le tegole, fessure nei lampioni.
I siti sopra citati spesso non garantiscono ai nidiacei lo spazio ottimale per crescere e svilupparsi sani, perché in spazi angusti alcuni di essi vengono soffocati dal peso dei fratelli più forti.Proprio i nidi per uccelli, ispezionabili tramite tettuccio apribile, hanno consentito agli studiosi di raccogliere molti dati significativi sulla biologia riproduttiva della cinciallegra.
Questo uccello si riproduce nella bella stagione, da aprile a luglio, portando a termine generalmente una o due covate. Nel mese di marzo, o comunque con l’arrivo della primavera, la coppia sceglie il sito di nidificazione e introduce nella cavità il materiale per la realizzazione del nido: pelo di origine animale, muschio, poca erba secca, fili di lana spesso colorata. Il sito di nidificazione può essere collocato anche a pochi centimetri dal terreno oppure a svariati metri di altezza.
All’interno della cavità la femmina prepara solitamente una base di muschio e poi uno strato superiore più morbido, con lana e peli, sul quale realizza una coppetta dove deporrà le uova. Queste sono di color bianco con piccole macchie rossicce e vengono deposte in un numero che va da cinque a dodici. Fra la deposizione di un uovo e l’altro c’è un giorno di differenza.Durante la fase di deposizione, che quindi dura tanti giorni quante sono le uova, la femmina non rimane nel nido se non pochi minuti per deporre. Quando è assente ricopre le uova con il materiale presente nel nido, prevalentemente pelo animale, per proteggerle e nasconderle. Una volta cominciata la cova, che prosegue per due settimane, le uova vengono incubate tutte a partire dallo stesso momento. Di tanto in tanto il maschio porta alla femmina bruchi o altre prede. Se la cinciallegra che cova viene disturbata o si sente in pericolo, l’uccello allarga a ventaglio le penne timoniere e si muove a scatti, soffiando minacciosamente verso il nemico, pur rimanendo sul nido. Questo atteggiamento difensivo è interessante poiché mostra il carattere combattivo di questo piccolo volatile.
I nidiacei nascono implumi, con la pelle color rosa intenso e ricoperta di un leggero piumino grigio. Già dopo la prima settimana i piccoli aprono gli occhi e cominciano a sviluppare il piumaggio completo, dalle piume della testa fino alle timoniere. Escono dal nido, uno dopo l’altro e solitamente durante la mattina, raggiunti circa i venti giorni di vita. Per un’ulteriore settimana verranno comunque seguiti e alimentati dai genitori, o esclusivamente dal maschio se la femmina fosse già impegnata in una seconda covata (spesso nello stesso sito di nidificazione).
Nel nido o fuori di esso, i genitori nutrono i nidiacei, che li chiamano incessantemente, con bruchi o lepidotteri. Considerando che i genitori alimentano i piccoli circa ogni dieci o venti minuti, e date le covate numerose, si può ben comprendere quanto questo uccello sia utile nel tenere sotto controllo le popolazioni di insetti dannosi per l’agricoltura.
Per un giusto raffronto, ho scaricato due immagini dal sito indicato nel link,  che raffigurano le uova di cinciallegra e la femmina mentre cova.



2 commenti:

  1. Tua sorella ha un vero tesoro in quella cassetta postale!
    Angela

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  2. Vero e glielo invidio, ma almeno mi invia le foto e posso godere di quello spettacolo anch'io!
    Ciao
    Danila

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