POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, giugno 29

PREMIO A DANILA OPPIO AL CONCORSO LETTERARIO "L'AQUILONE" di CORTEMAGGIORE(PC)

Insieme al premio dedicato a Tommaso Mondelli, ho ricevuto a mia volta dalla Prof. Carla Maffini, coordinatrice del Concorso Letterario "L'AQUILONE" di Cortemaggiore (PC), i premi per due mie opere poetiche con le quali ho partecipato.

Diploma Menzione d'Onore per la poesia PENSIERI SPAZZATI DAL VENTO e il libro Il tempo passato fuori di Carolyn Slaughter.



Il testo della poesia premiata:

Pensieri spazzati dal vento

                A fine giorno si spegne la tristezza                mentre l’oscurità illumina le stelle,
accendo una sigaretta, e soffio via
gli strampalati pensieri imbrigliati
nella nuvola azzurrognola di fumo
che m’aleggia attorno in dissolvenza.

E ogni parte di me m’attraversa la vita
nella quale scavavo cunicoli, sicura
che la luce più vivida di solito appare
in fondo alle tenebre. Poi arrivò Leon
che divenne la mia molletta da bucato
per appendere il cielo, come fosse
un lenzuolo steso al sole a sventolare
nel suo color cobalto, allegro nel vento.

M’immergo nella lettura dei giornali
che piantan menzogne nell’ottuso intento
di far germogliare una nuova falsa Storia.
Ci sono verità che sostituiscono altre
e spingono il tempo ad avvolgersi
su se stesso per poi venir via spazzato
molto lontano, da un vento smemorato.

Vivo così in questo mondo privo di porte
che sfugge al tempo e alla morte.
Terra calpestata da gente senza memoria
Leggo le verità più profonde e ipocrite
che riflettono indubbi  sofismi beffardi.
Ma il sole sorge gettando caldi dardi
creando ombre che stacco dai marciapiedi,
per farne abiti nuovi. E arredo la mente,
vuota stanza,con ricordi un po’ nostalgici.

Mahmud Darwish scrisse un pensiero
che mi risuona dentro simile a cembalo
Ho camminato abbastanza a lungo
per sapere dove comincia l’autunno”.

Sento d’aver percorso a ritroso

tutto quel camminare senza soste.
Vita e morte s’appartengono
e non devono in assoluto spaventare
entrambe fanno parte dell’eternità
che rassomiglia un poco
al fondersi del colore tra cielo e mare.

Accendo un’altra sigaretta
e riprendo con pazienza a districare
quei fili ingarbugliati nella mente.
Possibile che gli esseri umani
siano solo un gomitolo di menzogne?
Ma ne esiste uno, da altri differente
Sull’etichetta v’è scritto un nome: Speranza
E non è più vuota quella stanza.                               Danila Oppio

Dicevo di aver ricevuto due premi, questo riguarda il Diploma d'Onore per essermi classificata al terzo posto con la poesia EFFLUVI DEL PASSATO. Ho ottenuto oltre al diploma, una targa in vetro molto carina a forma di cornice porta-foto.



Questo il testo della poesia premiata:

Effluvi del passato

In campagna la fragranza dell’erba
da poco falciata stesa a riposare
su covoni di fieno al sole essiccato,
a piluccare acini verdi d’uva acerba
così aspra e acidula da far salivare.

La lingua lambendo - gattino ferito -
il gusto ferroso del sangue sortito
da piccoli graffi, ustioni da fuoco,
unito al sale dei lacrimoni amari
a cagione d’un imprudente gioco.

Cola sull’abitino il mieloso succo
di more colte dai rami di gelso
a ombreggiare l’assolata strada
coperta di polvere simile a gesso.

Andar a piedi, sotto raggi roventi
sull’umida pelle il sudore a stille.
Odorare il fresco profumo dell’aria
all’apparire delle prime timide stelle.

Effluvi e sapori emersi dai meandri
della mia storia, negli anni risucchiati
nel gorgo del Tempo, quali naufraghi
d’un’onda anomala, di colpo riversati
sulla bianca spiaggia della Memoria.


Danila Oppio



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