POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, agosto 10

10 AGOSTO: San Lorenzo


10 agosto
L'incandescenza
Della notte di San Lorenzo
Di pascoliana memoria

Inesistente

La scia
Di un meteorite lontano
Elevato al rango
Di stella cadente
Appare come lo strofinio
Di zolfanello
Su nero bitume

Cielo d'agosto
Bucato di stelle
- Capocchie di spilli -
D’algido chiarore

E anni-luce lontane

Ancora e sempre
Apparenza
D’immensi infuocati
Corpi celesti
Brucianti ribollenti

10 agosto
S'incendia un pensiero
Se ciò che inganna
Uno dei cinque sensi
Abbaglia l’uomo
In modo tanto clamoroso

Di cosa dovremmo mai stupirci?

Danila Oppio

Beh, certamente non posso paragonare la mia poesia a quella di Giovanni Pascoli, E dunque, diamo spazio anche al grande poeta.


San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:

l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:

l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,

lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

—Giovanni Pascoli, X agosto



Nessun commento:

Posta un commento