I piedi nell’acqua ghiaccia
Di un torrente montano
Scivolano su pietre
muschiose
Sperimentare emozioni
E ignorare pericoli, è
tipico
Di cadute bambine
Ormai giovane donna
Sfida il tumulto d’una piena
E a nuoto l’attraversa
Il pericolo aumenta
Ma tra gorghi e ondate
All’altra riva approda
Ora, vecchia e stanca
Si siede alle sue sponde
E attende…
Nel fiume della sua vita
Mille emozioni riaffiorano
Come relitti nella corrente
Danila Oppio
Non mi sembri ancora vecchia, Dani, e non mi sembri ancora stanca. E non lo sono neanch'io, se mi butto nella corrente della tua bella poesia, pesco 'relitti' e depongo 'reliquie'.
RispondiEliminaCiao, romanticona, non riesci mai a essere cinica come me, anche se vuoi, e io con te
ritrovo la dolcezza e la forza di trasformare in tesori anche le cose abbandonate.
Angie
Grazie Angie! Ci sono giorni in cui ci si sente vecchi e stanchi, altri in cui sembra di avere ancora una vita intera davanti a noi. E' questione di stati d'animo. Con questa poesia ho voluto solo rappresentare la vita di una donna, magari anche la mia. Quando si è piccoli, non si conoscono pericoli di sorta, e si rischia ogni giorno di farsi male, a volte sbucciandosi solo le ginocchia, altre rompendosi un braccio, se non peggio.
RispondiEliminaPoi si diventa adolescenti e giovani donne, e i pericoli sono altri, tra cui la difficoltà di affrontare le future incognite, quando si è maturi o anziani, ci si ferma, metaforicamente dall'altra parte del fiume della vita, perché si è guadata nel suo percorso, e si attende...che cosa? Lo sappiamo tutti e non serve parlarne. Nel frattempo, si ripensa a ciò che è stato, a cosa non è stato, a quello che avrebbe potuto essere, insomma, si fa un bilancio, si riesumano ricordi, che sono quei relitti che ancora procurano qualche emozione.
Bella questa immagine 'ci si ferma dall'altra parte del fiume della vita, perché si è guadata nel suo percorso'. E, si guarda indietro, con occhi meravigliati: Davvero ho fatto tutta questa strada? e chi c'era con me? Ah, sì adesso comincio a ricordare... E a mano a mano che i ricordi arrivano, scopriamo che sono stati tanti e che molti sono ancora accanto a noi: sono persone, sono oggetti cari, sono sogni dimenticati in libreria
RispondiEliminae riportati sotto la luce della lampada sul tavolino...
Angela
e riportati sotto la luce della lampada sul tavolino... una bella metafora, ma che potrebbe anche tradursi in realtà. Per esempio, appunti e pensieri vergati su un quaderno, tenuti da parte per un futuro racconto o romanzo, sulla libreria, e poi ripresi, perché ora il tempo per rivederli lo abbiamo. Grazie Angie, questi tuoi commenti arricchiscono il post.
RispondiElimina