VACANZE TRANQUILLE
Vacanze
tranquille
Con i primi caldi, il pensiero vola alle
vacanze…mare, montagna, lago, viaggi in terre lontane, isole soleggiate dalle
spiagge d’argento e dall’acqua così limpida tanto da permettere di vedere i
fondali. Alla fantasia tutto, ma proprio tutto è concesso.
Ci penso anch’io. A chi non piacerebbe visitare
luoghi incantevoli, città affascinanti, scoprire nuovi orizzonti? Ogni medaglia
però ha il suo rovescio. Code interminabili lungo le autostrade, così come al
check in, in aeroporto, e se ci si dirige verso le spiagge italiane, ci si
trova in un carnaio umano. Se si desidera visitare qualche museo, anche
all’estero, si cuoce nelle file d’attesa. L’ho verificato a Vienna, in piena
estate, 35 gradi all’ombra, volendo accedere al Kunsthistorische Museum. Quasi
svenivo! Allo stesso modo, quando ad Avignon visitai il Palais des Papes. Non
vado oltre, ma resta il fatto che è senz’altro consigliabile scegliere un altro
periodo per questi excursus culturali!
Però in vacanza occorre andarci, la mente necessita
di riposo, il corpo di refrigerio, soprattutto se si vive in una metropoli
inquinata dalle polveri sottili, dai rumori e soffocata dall’afa ferragostana.
E allora sogno e programmo la mia vacanza. Ho bisogno
di annegare lo sguardo nel verde, di occuparmi di quelle attività cui non
riesco a dedicarmi durante il resto dell’anno: leggere, scrivere, qualche
lavoretto manuale, al crochet oppure componendo corbeille di fiori secchi o
realizzati con le calze di filanca. Mi riescono bene, sembrano veri e fanno un
figurone quando li offro in omaggio alle amiche. Poiché a settembre c’è la
Festa Patronale nella piccola Cappella, dove si svolge anche una tombolata,
colgo l’occasione per creare piccoli oggetti da mettere in palio nei terni,
quaterne o cinquine. Dovrei riempire un’intera valigia di materiali vari, e
trascinarmela negli spostamenti verso i luoghi di vacanza…che palle!
Potrei recarmi nella casa in campagna, circondata dai
monti, nel bellunese, ma non c’è la connessione internet, quindi impossibile dedicarmi
alla scrittura, e aggiornare i miei blog poetici e artistici, Mi resterebbe
solo la scelta dei lavoretti manuali, però è un’idea da non scartare. Mai fare
i conti senza l’oste!
Viene a trovarmi mia figlia, e mi dice che vorrebbe
andare al mare con i bambini.
- Mamma, puoi occuparti dei fiori in balcone?
E del gattino? –
-
Quando pensi di
partire? – Le chiedo.
-
Ancora non lo
so, ci sono gli esami di Simone, dipende da quando finiscono e dal lavoro di
mio marito.
Chiaro come il sole, che non posso per ora
programmare nessuna vacanza!
Mi telefona il figlio minore dalla Norvegia, dove
vive e lavora, comunicandomi che nel mese di luglio sarà da noi, in vacanza.
Ovviamente va e viene, poiché certo non trascorrerà tutto il tempo in casa. E’
evidente che non posso muovermi, fintanto che lui sarà da noi in Italia.
L’altro figlio che vive con me, sta già programmando
un viaggio con gli amici alle Maldive. Ancora non sa quando potrà partire,
poiché organizzare un periodo che possa coincidere tra loro, non è semplice. Un
grosso punto di domanda cresce sulla mia fronte!
Così ho deciso o, quanto meno, hanno deciso gli altri
per me! Possiedo un fazzoletto di giardino, ma sufficiente per metterci una
chaise longue, un tavolino, qualche poltroncina da esterni. Il verde non manca.
Non vivo in una metropoli, quindi l’aria è buona, in casa c’è il condizionatore, il computer, tutto il materiale che mi occorre per i miei lavoretti
manuali, cosa voglio di più? Un Amaro Lucano? Ma se sono astemia!
Cosa c’è di più tranquillo di una vacanza all’insegna
della pace, fuori dal traffico e dalla bolgia sulle spiagge? E’ proprio
necessario armarsi di bagagli e mettersi in viaggio? Mi rassegno e forse devo
anche ammettere che non mi dispiace trascorrere le vacanze estive a casa mia.
Esco in giardino…oggi è già arrivata, con notevole
anticipo, la calura estiva. Preparo tutto il necessario per il relax: la sdraio
a righe verdi e bianche, il tavolino di rattan, le poltroncine di midollino, il
lettino per prendere il sole, un bicchierone di spremuta, il posacenere per le
mie immancabili sigarette (un viziaccio che non riesco a togliermi, quello del
fumo!) e un buon libro da leggere. Non dimentico il gomitolo di cotone e
l’uncinetto, giusto per cambiare attività quando l’occhio si stanca nella
lettura! Meglio del posto sotto l’ombrellone al mare, dove ci si riempie gli
slip di sabbia, in mezzo ad una confusione di gente che corre e solleva
polveroni, che sbraita! E i vu cumprà che ti assillano ogni due per tre, che di
cumprà proprio non mi serve nulla? E si scansa quella fastidiosa, noiosissima,
deludente prova costume: meglio evitarla, anche se Thomas mi assicura che le
ciccione americane non si creano nessun problema a mettere in mostra la loro
cellulite, le chiappe cadenti e le pance trasbordanti e che io, al loro
confronto, sono una silfide, malgrado l’età non più giovanile.
L’estate sta arrivando, anzi, è già qui, ed io mi
sono attrezzata per affrontarla nel modo migliore. Casa mia, casa mia, per
piccina che tu sia. tu mi sembri una badia! Ehhh….come dice il proverbio: “chi
si accontenta, gode!”
Danila Oppio
Non sei sola. Ciao Danila!
RispondiEliminaGraziella
Grazie cara! Poi sono riuscita ad andare un poco via, anche se non si è trattato di una vacanza! Un abbraccio Danila
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