Continua il mio impegno sulle opere di Tommaso Mondelli. Volevo pubblicare qualche articolo ogni giorno, ma a volte il tempo che richiede la ricerca del materiale mi obbliga a postdatare.
Oggi trattiamo di UNA NUOVA STAGIONE, che riguarda il periodo che parte dal momento dell'andata in quiescenza fino al 2015. In realtà l'autore ha scritto e pubblicato ancora fino allo scorso anno.
Dopo aver messo insieme tutto il materiale, ovvero il testo dell'autore, le immagini inviate dal figlio Augusto, e quanto altro era richiesto per la perfetta realizzazione del libro, ho inviato a Laura Vargiu la bozza, chiedendole di rileggerla perché a chi la mette per iscritto potrebbe essere sfuggito comunque, nonostante un'attenta rilettura, qualche refuso o inesattezza. Le chiesi anche di trovare il titolo adeguato e lei ci indicò quello riportato in copertina. Non smetterò mai di affermare che un qualsiasi lavoro realizzato da un team di collaboratori, diventa speciale non solo per il piacere di una reciproca collaborazione, ma anche perché il brainstorming produce un miglior risultato.
Al testo di Mondelli ho consigliato di aggiungere tutte le immagini di copertina dei suoi precedenti lavori, le presentazioni delle sue opere al pubblico e i concorsi letterari in cui si è classificato. Tenete però conto che ci fermiamo al 2015, data in cui Tommaso intendeva sospendere la sua produzione letteraria. Così non è stato per cui sono state pubblicate in seguito altre sue opere.
Il testo è stato suddiviso in capitoli e all'inizio di ognuno appare un'immagine che lo illustra.
AFORISMI SULLA PERFEZIONE (e imperfezione)
Il principio irraggiungibile della perfezione non si ottiene mai.
Tommaso Mondelli
Per meglio chiarire il pensiero dell’autore:
Dietro le troppe regole che ci diamo consciamente o inconsciamente, si nasconde un concreto pericolo: il rischio che ruota attorno alla ricerca della perfezione.
Se da una parte le regole sono indispensabili per strutturare e seguire un proprio percorso di crescita, sovente queste stesse regole finiscono per esserci d’intralcio. Succede quando siamo alla continua ricerca della perfezione, che è indiscutibilmente fonte di stress e infelicità.
Danila Oppio
DEDICA
DEDICA
Parlando con amici, del presente libro, qualcuno mi ha fatto questa domanda. “Ma tu, da tutto ciò, cosa ne hai ricavato?“. Classica domanda da un milione di dollari.
La mia risposta non è stata che questa.
Sotto il profilo economico è stata per me una perdita secca, ma da quello reale posso dire di non sentirmi alla frutta, ma di raccogliere a piene mani i frutti pendenti dall'albero della vita che ho coltivato nel mio giardino. A cominciare da quello esistenziale a quello spirituale, per proseguire a quello intellettuale e fisico, che comporta serenità e gioia, la resa è stata enorme, incommensurabile. Contrapposta a quella finanziaria, solo per citare dei numeri, posso dire che essa è stata di oltre il mille per cento.
Il periodo delle lauree è, normalmente, per tutti i giovani, quello della corsa al titolo per un posto lavoro. Per le mie, non è stato così, se non per la prima iniziata e dovuta interrompere per dedicare il mio tempo prima alla famiglia e al lavoro, già in corso d'opera.
Le tre lauree, nel periodo della pensione, hanno consentito alla mia cultura di posporre parecchio più in là il limite della mia ignoranza.
Questa scelta mi ha poi catapultato nel mondo della cultura. Dalla lettura alla creazione letteraria, ho ottenuto un significante rendimento intellettuale. In questi ultimi tre anni di vita sono usciti dalla mia mente e dalle mie mani i prodotti librari editati, e quant'altro ad essi collegato.
Ciò che ha dato più gioia al mio intelletto è stata la meravigliosa grandezza della poesia.
La poesia rafforza la memoria, cosa che oggi si vede fuggire anche dalla mente dei più giovani. Che saremmo, noi uomini, senza la memoria? Pensiamoci un attimo! Da allibire.
Oggi mi sento un uomo totalmente realizzato e felice. Godo ottima salute. Sono autosufficiente e mi prendo cura di mia moglie di cinque anni più giovane di me. Ho il futuro ancora nelle mie mani.
Per riuscire, bisogna provare. Insistere sempre e mai darsi per vinti, anche se si dovrà subire qualche cocente confitta.
Quello della pensione potrebbe essere, o diventare, il segnale della rinascita spirituale di ciascuno. La pensione non deve essere il principio della fine, ma un inizio senza fine.
Com’è? E' bello!
Perché non provare?! Questa non è una via obbligatoria, le strade sono tante come le capacità e i risultati che possono essere molteplici. Un aneddoto suggerisce con le seguenti parole: Chi cerca trova.
Maura Castagno ricorda come sia stata lei a suggerire a Mondelli di trattare della sua vita da pensionato e lo fa nella
POSTFAZIONE
Ho la fortuna di conoscere personalmente Tommaso Mondelli, premessa molto importante. Credo che sia una delle persone più sagge che la vita mi abbia permesso di conoscere. Tutti quanti dovrebbero incontrare un “Tommaso” nel corso delle loro vita. È un libro storico vivente, pieno di pagine bianche ancora da scrivere e con questo libro ne ha riempite altre.
Quando, dopo aver letto le sue precedenti opere, gli ho chiesto: ” E il Tommaso di adesso?” lui mi ha guardato e mi ha detto: “Pensi che possa importare a qualcuno?”
Ho detto: ”Credo che le persone che hanno messaggi importanti come il tuo, abbiano il dovere di condividerli”.
La gioventù vissuta in tempi di guerra, anni di lavoro condivisi con il ruolo di genitore ed infine la maturità con la pensione. Semplice.
Dopo appena due mesi mi ha chiamato e mi ha chiesto di leggere questa sua opera.
Geniale e non mi viene in mente null’altro termine.
Geniale nella ricercatezza di un linguaggio che non si usa più. La gentilezza d’animo traspare attraverso la descrizione dei personaggi che incontra nel suo percorso di vita. Tommaso rimane fedele a se stesso anche quando racconta con semplicità la grandezza delle sue esperienze. Il suo messaggio più importante è il rispetto della vita in tutti i suoi passaggi.
Questo è Tommaso Mondelli, davvero vero.
Maura Castagno
PREFAZIONE
(Una marcia in più, sul percorso di un pensionato).
Ho conosciuto Tommaso Mondelli attraverso la lettura del suo libro Settimane Bianche e crociere a costo zero, inviatomi molto gentilmente dalla comune amica scrittrice e poetessa Laura Vargiu, che ne ha curata l’edizione definitiva e infine scritto la prefazione. Mi è sembrato cortese, dopo aver letto con sommo interesse il contenuto del libro, scrivere all’autore le mie ottime impressioni al riguardo.
Da quel momento, è nato con l’autore un costruttivo dialogo, impostato sul reciproco interesse per la scrittura, sia in versi o in prosa. Mondelli ha scritto ben dodici sillogi poetiche, e cinque libri in prosa. Già prima di raggiungere questo traguardo, mi diceva che il tal libro sarebbe stato l’ultimo. Una fontana che zampilla, però, non interrompe il suo fluire: la fonte d’ispirazione del poeta e scrittore non si esaurirà mai!
E’ bastato che l’amica Maura gli dicesse: “Hai scritto buona parte della tua biografia, in diversi libri, (Lontani ricordi di un Segretario Comunale, Settimane bianche e crociere a costo zero, Dagli Appennini alle Alpi) che rappresentano spezzoni della tua vita, e non vorrai certo tralasciare questi ultimi quarant’anni?”. In effetti, nella postfazione del precedente libro, avevo fatto cenno a quanto Mondelli ha realizzato, da neo pensionato. Certamente il discorso andava sviluppato, perché proprio dagli ultimi quarant’anni, Mondelli è in pensione, ma non ha infilato un paio di pantofole e, aspettando chissà cosa, rigirato i pollici! Quel che ha realizzato, lo leggerete in questo libro. Certo, dobbiamo ammetterlo, non tutti posso emularlo, poiché il Cavaliere della Repubblica e plurilaureato è una persona del tutto eccezionale, ma sono certa che potremo apprendere da lui, come si può – e si deve - riempire la vita realizzando tutto quel che, a causa degli impegni familiari e lavorativi, abbiamo dovuto trascurare in passato. Oppure abbiamo forse chiuso il cassetto delle future opportunità, perdendone poi la chiave?
L’autore non ha scritto questo libro per vantarsi di quanto ha realizzato. Si è impegnato, e ha raggiunto lo scopo. Ha voluto narrare le sue esperienze, per sollecitare i lettori a emulare le sue mosse, pur se con passi diversi da quelli intrapresi da lui. Sono certa di interpretare il suo pensiero, sostenendo che tentar non nuoce. Se fosse possibile rendere reale anche solo una piccola parte dei nostri sogni, sarebbe comunque un buon traguardo. Immagino che molti abbiano pensato: “Quando andrò in pensione, mi concedo un bel viaggio”. Oppure: “Mi dedico al mio hobby preferito, finalmente!”, Qualunque esso sia, purché non sprechiamo tempo prezioso a sonnecchiare in poltrona, sfogliando distrattamente un giornale.
Danila Oppio
Ringrazio, in primo luogo, i miei genitori per avermi donato la vita, prendendosi buona cura di me, permettendomi di ben inserirmi nella famiglia e nella società.
Ringrazio i miei educatori e insegnanti, chi mi hanno dato esempi e suggerimenti.
Ringrazio la terra che mi ha nutrito, colleghi e compagni di lavoro e di gioia.
Ringrazio i miei figli e nipoti, nei quali ho visto la mia continuità, nonché mia moglie, che mi è stata accanto in tutti questi lunghi anni.
Ho pensato di raccontare la mia vita, suddivisa in quattro fasi, nelle seguenti pubblicazioni:
- Dagli Appennini alle Alpi: tratta della mia vita dal 1919 al 1937.
- Settimane bianche e crociere a costo zero - Memorie di guerra e prigionia di un ragazzo partito soldato, periodo vissuto dal 1937 al 1948.
- Lontani ricordi di un Segretario comunale (relativi alla mia attività lavorativa) dal 1949 al 1977.
Una nuova stagione - dal 1978 al 2015.
Un sentito e affettuoso ringraziamento lo devo alle persone che in questi ultimi tre anni di attività letteraria mi sono state vicine con la mente e col cuore.
Un sentito e affettuoso ringraziamento lo devo alle persone che in questi ultimi tre anni di attività letteraria mi sono state vicine con la mente e col cuore.
Ringrazio Milena Esposito - poetessa e scrittrice - e Francesco Sicilia - Editore de LargoLibro, per avermi tecnicamente agevolato nella stampa delle mie pubblicazioni in poesia e prosa, come nelle presentazioni delle opere pubblicate.
Ringrazio Arcangela Contessa - poetessa e scrittrice - per il sostegno intellettuale e la critica letteraria di alcune mie opere.
Ringrazio Laura Vargiu - poetessa e scrittrice - che ha curato personalmente l'allestimento per la stampa di alcune sillogi e testi in prosa, oltre ad avermi dato suggerimenti e consigli molto preziosi.
Ringrazio la poetessa e scrittrice Danila Oppio, per avere curato in ogni sua parte, compreso lo studio della copertina, le bozze di alcune sillogi poetiche e testi in prosa che, in alcuni casi, ha illustrato personalmente. L'autore
Presentazione dell’Editore di Largo Libro Francesco Sicilia
La frase scelta che conclude “Una nuova stagione” di Tommaso Mondelli è dello scrittore britannico Aldous Leonard Huxley: “L’esperienza non è ciò che accade a un uomo. È ciò che un uomo fa di ciò che accade a lui.”
Parole che si adattano perfettamente alla pubblicazione più recente di Tommaso Mondelli: “Una nuova stagione” ci parla di come l’autore, che dal 1919 continua a vivere un’esistenza sicuramente eccezionale per una serie di motivi, ha vissuto e continua a vivere gli anni post-pensionamento.
Anni intensissimi quanto e forse più di quelli lavorativi, e già in questo troviamo un’ “eccezionalità” che è molto difficile riscontrare altrove. Tantissimi libri pubblicati di poesia, saggistica, memorie; ben tre lauree (giurisprudenza, lettere e filosofia) conseguite presso l’Ateneo di Torino; viaggi, nuove conoscenze, concorsi letterari, collaborazioni artistiche… e questo solo per citare alcuni dei “capitoli” della nuova vita che Tommaso Mondelli ha voluto e ha saputo coltivare.
La “nuova stagione”, quindi, è un limpidissimo inno alla passione per la Vita nella sua accezione più ampia. Decenni vissuti – ed è qui la particolarità che la rende interessante anche per il lettore – con tutta l’attenzione di chi non attraversa la vita lasciandosi andare alla “sottile” comodità dei luoghi comuni, ma ricerca incessantemente e instancabilmente la verità nascosta dietro il singolo evento. La “curiosità ad oltranza” di chi scrive, che anche in quest’opera si esprime sia in prosa che in versi, si proietta oltre le pagine e investe chi legge, “smuovendo” moltissimo la curiosità. Non è forse, questo, un dono immenso?
Segue una serie di foto inserite nel libro, dove appaiono in b/n per questione di stampa.
Dottore col tocco
LAUREA IN FILOSOFIA
LAUREA IN LETTERE MODERNE
Alla RAI con l'astrologo Paolo Fox
Conversando con Fabrizio Frizzi
Foto di gruppo con Paolo Fox, Alfonso Signorini, Augusto Mondelli, Adriana Volpe, Tommaso Mondelli e Fabrizio Frizzi
Le ultime tre foto riguardano la trasmissione RAI a Piazza Grande, condotta dall'indimenticabile Fabrizio Frizzi presso la quale Mondelli è stato invitato come titolare di 3 lauree ottenute dopo aver raggiunto l'età pensionabile e l'ultima la ottenne nel 2004 all'età di 85 anni.
Un bellissimo articolo, Danila, veramente! Ho letto tutto con grande interesse, non nego che mi sarebbe piaciuto conoscere Tommaso. Un uomo che indubbiamente ha dato molto a chi lo ha conosciuto, e che ha lasciato senz'altro tanto anche attraverso i suoi molti scritti.
RispondiEliminaTu hai fatto un ottimo lavoro. Si percepisce l'affetto e la stima che hai avuto per lui.
Piera