Quel che dice di se stesso, il pittore di Monte San Pietro (BO) PATRIZIO OCA.
Dipingo per passione ...
non ciò che vedo ,
ma ciò che immagino e come mi piace!
non ciò che vedo ,
ma ciò che immagino e come mi piace!
Scatto del fotografo americano Steve McCurry 1985
Ritratto eseguito da Patrizio Oca
Ricordo molto bene questa foto di ragazza dagli occhi magnetici e dall'espressione fiera. Di lei sapevo solo che era stata fotografata e immortalata in una copertina del National Geographic. Dopo aver visto il ritratto che le ha fatto, basandosi su quella immagine, il pittore Patrizio Oca, ho voluto documentarmi meglio. Ed ecco quanto ho letto su LA STAMPA. Questo per non essere tacciata di plagio! Trovo molto interessante la storia di questa donna coraggiosa e desidero condividerla con voi.
PUBBLICATO IL 09 Novembre 2016 ULTIMA MODIFICA
25 Giugno 2019
Sharbat Gula, la “Ragazza afghana” dai magnetici occhi verdi immortalata nel 1985 dal fotografo americano Steve McCurry su una copertina del National Geographic, ha incontrato oggi a Kabul il presidente Ashraf Ghani dopo aver rischiato una lunga pena detentiva in Pakistan per l’accusa di possesso illegale di una carta di identità.
Ghani ha consegnato alla donna che era in compagnia di due figli le chiavi di un appartamento, ha sostenuto in un tweet di essere stato «felice di aver dato il benvenuto a Sharbat Gula e alla sua famiglia. La sua vita ci ispira tutti. Lei rappresenta tutte le donne coraggiose di questa nostra terra».
Il rientro in Afghanistan della donna, che nella foto di oltre 30 anni fa era stata assimilata alla `Monna Lisa´ di Leonardo da Vinci, è stato è possibile dopo che un tribunale di Peshawar (Pakistan nord-occidentale) ha deciso di infliggerle solo 12 giorni di carcere ed una pena pecuniaria per la vicenda del documento, disponendo la notte scorsa la sua espulsione.
Per oltre 30 anni Sharbat Gula ha vissuto in Pakistan nel campo per profughi afghani di Nasir Bagh, dove McCurry la scoprì e fotografò da bambina nel 1984 e la ritrovò per ritrarla di nuovo o in un celebre copertina del National Geographic come «La ragazza afghana» e diventata una delle foto più famose al mondo. Lo riferisce la tv DawnNews.
Alcuni agenti dell’Agenzia federale di indagini (Fia) si sono recati a casa della donna e le hanno contestato il reato di falsificazione del Documento nazionale di identità computerizzato (Cnic) pachistano. Alla fine di febbraio 2015 i documenti d’identità concessi a Sharbat Gula e a due suoi presunti figli erano stati annullati perché ritenuti falsi.
Nel 1984 il fotografo Steve McCurry scattò la celebre immagine di Sharbat, allora 12enne, in un campo profughi di Peshawar dove era appena arrivata. La ragazza divenne famosa come la «Monna Lisa della guerra afghana».
L’aspetto di Sharbat Bibi oggi
Diciassette anni dopo, nel 2002, il reporter ritornò in Pakistan per cercare la giovane, rimasta anonima. La ritrovò sposata e con tre figli nel campo profughi di Nasir Bagh. Nel nuovo scatto, pubblicato sul National Geographic, comparve con gli stessi occhi verdi magnetici che la resero famosa in tutto il mondo.
Appresa la notizia, McCurry ha scritto su Instagram: «Due ore fa mi è stato detto da un amico di Peshawar, in Pakistan, che Sharbat Gula è stata arrestata. Stiamo facendo tutto il possibile per conoscere i fatti contattando i nostri colleghi e amici che si trovano nell’area. Sono impegnato a fare qualsiasi cosa per fornire supporto legale e finanziario a lei e alla sua famiglia. Protesto con forza contro questa azione delle autorità. Lei ha sofferto tutta la sua vita, e il suo arresto è una egregia violazione dei suoi diritti umani».
A volte ci penso, come le cose tornano a galla nel mare dei ricordi, non appena qualcosa le innesca!
Grazie a Patrizio, questo è accaduto! A lui dedico la prossima galleria.
Danila Oppio
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