Una per tutte, questa immagine rappresenta il caso di cui la stampa ha tanto parlato, dove i morti sono stati più di 100 nel giro di poco tempo.
Ma è mai possibile che queste RSA, che dovevano essere luoghi dove gli anziani venivano accolti in un dolce riposo e riparo quotidiano, siano diventate INACCESSIBILI?
Giusto impedire ingressi dall’esterno, anche ai parenti stretti, anche a quelli più assidui, per impedire contaminazioni.
Ma perché permettere invece al personale di entrare e uscire, tornarsene a casa e venire da casa? Senza controlli? Il personale di assistenza era forse avvolto da una nuvoletta sterile e impermeabile al mondo esterno? E ci metto anche gli amministratori e i dirigenti: quanti vivevano solo dentro la RSA dove lavoravano.
Erano dunque degli INTRUSI come i parenti. Perché è stato permesso? E in quali RSA non è stato permesso?
Soprattutto sapendo che anche i controlli medici tipo tampone sono insufficienti e possono risultare inutili, vedi soggetti asintomatici?
Gli Anziani, o i VECCHI, come preferite chiamarli, tanto sono vecchia anch’io che vi scrivo qui da casa mia dove vivo da sola perché ho l’incommensurabile fortuna di essere autosufficiente, NOI VECCHI, siamo persone delicate, da maneggiare con ogni cura, soprattutto se siamo fuori dalla nostra CASA e siamo entrati in un’altra che ci OSPITA ma che non conosciamo.
Non so, forse volete farla finita con noi perché non vi serviamo + e anzi, SPILLIAMO soldi alla COMUNITÀ, continuando a percepire una ben meritata pensione: state tranquilli che se finiamo in una RSA non siamo dei riccastri e la pensione che ‘tiriamo’ ogni mese ce la siamo ben guadagnata con la nostra fatica.
In questo momento, va bene affrontare la FASE 2 e ponderarla ben ben per non farsi trovare in braghe di tela di fronte agli imprevisti cui questo CORONA VIRUS ci ha ormai abituato. Va bene. Ma bisogna correre a tappare le falle che si sono già aperte, altrimenti quante navi che si fregiano del nome RSA, affonderanno con il loro carico?
Grazie dell’ascolto.
Angela Fabbri da Ferrara (ancora da casa sua la sera del 24 aprile 2020)
Per cortesia togliere questo articolo da facebook perchè con l'articolo esce la copertina del nostro libro e non mi piace che venga accomunato ad un articolo con questi contenuti. Grazie. Anna Montella
RispondiEliminaDifficilmente, su argomenti come le RSA, mi sarei permessa di esprimere un'opinione solo mia. Il fatto è che ho l'abitudine di ascoltare e di ascoltare anche gli inascoltati. E fra questi ultimi comprendo anche le persone che NON hanno un loro BLOG, NON hanno un COMPUTER e nemmeno un CELLULARE di ultima generazione. O che, molto semplicemente, non sanno usarli.
RispondiEliminaRingrazio dunque Danila per aver accolto qui pensieri comuni a me e ai pochi di cui ho appena parlato.
Angela Fabbri
Con Anna ci siamo spiegate. Il Blog a volte prende le immagini a lato dell'articolo.Così è apparso su FB. L'ho rimosso da lì e qui non è accomunato con il tuo articolo. Non vedo poi cosa ci sia di male in quanto dice Angela, è un fatto che riportano tutti i giornali e che sto vivendo di persona con mia madre. Mi stupisce la reazione di Anna, che mi ha scritto più volte pregandomi di rimuovere l'immagine del suo ebook, (che tra l'altro contiene una mia opera) dal testo scritto da te Angela. Quel libro raccoglie proprio poesie che trattano di questo periodo di Corona Virus. Riposto qui lo scambio di commenti su FB con Anna, così per amore di verità-
RispondiEliminaAnna Montella No per favore Danila Oppio togli questo post perchè accanto ad un articolo infamante esce la copertina del nostro libro. Non ti dispiacere ma lo devi togliere. Ti ringrazio.
Danila Oppio Fatto ma l'articolo NON è infamante, in quanto queste cose succedono e sono proprio successe nella RSA dove sta mia madre, Sono morti la metà degli ospiti. Il post lo lascio ho tolto la copertina del tuo libro finita per sbaglio!
Anna Montella E' infamante nel senso che si parla di un argomento infame. La morte di tante persone, se avvenuta per dolo, è una infamia. Ti ringrazio per aver tolto la copertina del mio libro :-)
Danila Oppio Avresti potuto scrivere che questa faccenda delle RSA è un'infamia perché infamante fa pensare che sia l'articolo scritto dalla mia amica ad essere infamante, ovvero che infamava le RSA. Non so come mia madre sia ancora viva, con quel che succede. Nella sua RSA dove è ricoverata da un anno, sta succedendo l'inferno ed io non posso neppure andarla a trovare. E come vedi sotto, il marito della mia amica Susy,anche lei presso quella struttura, non è stato neppure avvisato che la moglie era stata trasferita in ospedale. C'è da inorridire!
Domenico Carettoni Pensa Danila che io per sapere che Susi era viva, ho dovuto saperlo dall'ospedale dove era sta ricoverata
Danila Oppio Mi avevano detto che avevano ricoverato alcune persone in ospedale ma non hanno fatto nomi per questioni di privacy. Speravo che Susy stesse bene. Mi dispiace tanto. Ma perché non ti hanno avvisato? Che assurdità!