POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, aprile 7

UN FIORE ALLA FINESTRA - Silloge poetica di TOMMASO MONDELLI

Mentre con Carmine Mondelli, nipote di Tommaso, ci scambiavamo messaggi riguardo allo zio, mi ha inviato una sua bellissima composizione poetica a lui dedicata in questo triste momento. Immediatamente mi è venuta alla mente la silloge UN FIORE ALLA FINESTRA del 2014, che era nata in ricordo del luogo natale di Mondelli. Tommaso mi inviò la fotografia della casa dove era nato, ma mancava, in quell'immagine, proprio un fiore alla finestra! Con un programma al pc, ho ovviato all'inconveniente, disegnando un vaso fiorito. Ho poi lavorato al testo, eseguendo l'editing, scritto la prefazione e studiato la copertina. 
Il risultato è il seguente, la casa aveva bisogno di un leggero restauro, ed io l'ho eseguito con un ritocco fotografico, sistemando la porta scrostata  e aggiungendo quel fiore alla finestra cui Tommaso teneva tanto. Qui sotto la foto come mi è stata inviata. Penso che faccia piacere a chi l'ha conosciuto vedere il nido d'amore dove era nato.


Sopra come l'ho elaborato la foto per la copertina del libro di poesie e sotto il risultato finale della stessa.
Tengo a precisare che ho conservato nell'archivio dei file tutto il materiale che riguarda le opere di Tommaso seguite da me. 
Per quanto riguarda questa silloge, ho scritto anche la prefazione.
Prefazione alla silloge Un fiore alla finestra
 Nasce spontaneo paragonare Mondelli ad un abile pasticciere, che sforna fragranti croissant, cotti al punto giusto, dorati e ben lievitati. Questo parallelo, perché il poeta scrive in rima con estrema facilità, tanto da aver completato questa raccolta in brevissimo tempo. Ed ha così raggiunto la nona silloge poetica e l’undicesima edizione dei suoi scritti, se aggiungiamo due libri in prosa.  Dove cerca l’ispirazione, se non nei fatti quotidiani, nei “pasticci” della politica e dell’economia mondiale, o piuttosto nei ricordi mai cancellati e sempre vivi nella memoria?
La meraviglia è grande - presupponendo che comporre innumerevoli poesie, condurrebbe all’incorrere nel rischio di ripetersi - ma non è questo il caso dell’autore, i cui versi sono sempre nuovi e, come specchi, riflettono squarci di vita.
La sottile ironia, nel guardare al mondo attraverso la lente d’ingrandimento, e scoprirne i difetti, gli errori, per poi tramutarli in quartine, così come accarezzare i ricordi, è per il poeta un gioco a rimpiattino, scherzando con i versi. La musicalità non manca, le sue rime sono alternate, come certi passi di danza dalle dolci movenze. Per analogia, nel Cirano De Bergerac di Edmond Rostand, che alla fine della licenza tocca, Mondelli usa il fioretto linguistico, vere e proprie sferzate di simpatica satira, o di arguti frizzi!
Non può mancare un aneddoto a sottolineare quanto, per l’autore, i ricordi abbiano una grande valenza. La foto di copertina di questa raccolta rappresenta la casa natia del Poeta. Una casa dall’aspetto vetusto e dall’aria abbandonata. Qual è uno degli aspetti di una casa disabitata? Secondo Mondelli, ma anche a mio avviso, questo accade quando manca un fiore alla finestra. I fiori hanno bisogno di attenzioni, e non possono sopravvivere, se nessuno si prende cura di loro.
Il poeta lo esprime in modo chiaro, in queste due quartine:
Con la testa abbassata
Ti segnala che ha sete
Tu non far l'intronata
Mesci l'acqua di rete.

Lui saluta i passanti
Dice: qui c'è l'amore
Se felici, con quanti
Han la gioia nel core

Bisogna prendersi cura di un fiore, esattamente com’è necessario rinfrescare la memoria. Non si cancella il passato, poiché fa parte della nostra storia personale. Va conservato con cura, irrorato con l’acqua dei ricordi, nutrito con l’amore di un poeta.
Così il fiore alla finestra l’ha posto l’autore, titolando in questo modo la presente silloge, e introducendola con la poesia: “Il fiore e la finestra”. Che vuol rappresentare realmente quel fiore, se non il vivo ricordo dell’infanzia?  Per l’autore non erano sufficienti il solo titolo e la poesia. Ha espresso così il desiderio di poter aggiungere un fiore nell’immagine di copertina cui appariva una finestra spoglia, chiedendomi se fosse possibile dipingerne uno. Cosa fattibile con un programma particolare, ho così reso concreto il desiderio del poeta, ed ora quella casa pare abitata, se non da lui, almeno dai suoi vividi ricordi, che tornano in altre composizioni all’interno della raccolta.
Il fiore alla finestra rappresenta quindi la presenza reale della memoria, che lo scorrere del tempo non potrà mai cancellare.
 Danila Oppio
 Riporto qui sotto la poesia di Mondelli che ha ispirato il titolo dell'intera opera.
 Il fiore e la finestra 
Quel fiore alla finestra
Bagnato ogni mattino
E' più di una minestra
Nello stile contadino.

E se il fiore nel vaso
Se la testa ha reclina
Non è posto lì a caso
Se ne attende la brina.

Se lo ascolti ti parla
E se lo guardi sorride
Tanto più di una perla
Come il sole che ride.

Con la testa abbassata
Ti segnala che ha sete
Tu non far l'intronata
Mesci l'acqua di rete.

Lui saluta i passanti
Dice, qui c'è l'amore
Se felici, con quanti
Han la gioia nel core

 E infine, la poesia di Carmine Mondelli, che tanto rappresenta l'amore dello zio per la sua terra natale. 

Volano i ricordi

Nel sussurro del vento volano i ricordi
al tempo lontano nei luoghi della tua terra
filanti di vita e di gioia
istanti di sorprese e di arrivi.

Il Ritorno alla mesta casa paterna
nel contempo grembo e caverna
calore e affetti ritrovati
nel susseguirsi dei lunghi cicli.

Ore liete che rinsaldano le origini
come rondini che tornano ai propri nidi
mesta primavera sei pallida ancora
quando allora ritrovi il tuo candore?

Oggi è triste questa valle, "Cateora"
 ha perso uno dei suoi figli
 egli con profondo amore l'ha sempre ricordata
 e tenuta stretta nel suo cuore.

Madre amorevole e selvaggia
 luogo di gioia e di dolore
 ora con timidezza porgi una ciocca
 in cima ai pruni e i ciliegi in fiore.

Carmine Mondelli

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