POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, settembre 9

GRAZIELLA CAPPELLI: Così desidero ricordarti

 

Graziella Cappelli era nata il giorno della Liberazione dell'Italia, il 25 aprile 1945, ed è scomparsa quest'oggi, 8 settembre, anniversario dell'armistizio. Una coincidenza incredibile per Graziella, empolese doc, amante della poesia e spirito libero. Nel suo sito nel corso degli anni ha riportato molte delle sue opere. Gli ultimi suoi libri sono stati Rossella tra sogno e realtà e Versi per la vita, a firma congiunta con Eugenio Borgioli e Carlo Prosperi. "Una donna e amica meravigliosa. Dopo una malattia che non ha mai piegato il suo spirito positivo ma solo il suo corpo, ci lascia una grande anima", ha spiegato l'editrice Marzia Carocci. "Graziella Cappelli lascerà a tutti noi le sue parole eredità di grande amore verso la natura, l'uomo e gli animali. Amica sensibile donna di grande spessore umano. In me lascerà la certezza che esistono anche le brave persone incapaci di cattiveria. Ci mancherai Graziellina, mi sembra impossibile non vederti più al tuo posto dove attendi con gli occhi lucidi di declamare una poesia". Dalle 15 di oggi la salma sarà esposta alle cappelle del commiato dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. Chi andrà per un saluto dovrà passare dall'interno dell'ospedale per la misurazione della temperatura corporea. I funerali si terranno giovedì mattina presso la Chiesa di San Martino a Ponorme.

 

Leggi questo articolo su: https://www.gonews.it/2020/09/08/graziella-cappelli-morta-empoli/?fbclid=IwAR12aHVomtng8EzK57ruKceqRpXgGdakpglGQsaEZ81RKbAeBhlSBRQMaXo


Così la ricordano amici comuni, poeti e poetesse:


LORENZO POGGI

 

qui con Lorenzo



OLTRE IL DOLORE


E poi impari ...

a dipendere

dagli altri

a stupirti

per un sorriso.

E capisci

che non sei sola e

che la vita

ti ha dato tanto.

Ringrazi tutti

per i doni

e gioisci

di essere arrivata

fin qui.

E felicemente

ti lasci andare

nelle ombre lunghe

di una sera

d'estate.

Graziella Cappelli



Con l'amica concittadina, scrittrice e poetessa come Graziella

Luisa Bolleri


Graziella era molto legata a suo padre e a suo fratello, e per loro ha scritto due toccanti poesie colme di rimpianto per la loro perdita. Ora sono di nuovo insieme, in quell'Altrove dove le anime belle si riuniscono.


Se tu fossi qui...


ti comprerei

un cappotto

nuovo

un vestito

un paio di scarpe.

Metterei

sul tavolo

la tovaglia

più bella

una bottiglia

di vino rosso

pasta al sugo.

Ti guarderei

mangiare

come un bambino

affamato

e dopo...

con fresco tabacco

t'incarterei

una sigaretta.

Come

una volta...

babbo.

 

Graziella Cappelli


 

Hai capelli d'inverno

occhi

lucenti d'onice.

Riaffiorano

ancor sulle ciglia

aquiloni bianchi e

rocchetti intagliati

d'infanzia.

Partisti

un giorno e

sulla panca

in fredda cucina

ti scrivevo 

lettere

su fogli di scuola.

Ora 

più non corriamo

nella campagna

la nostra casa è

letto di strada.

 

Graziella Cappelli


Poi la malattia...la induce a scrivere questi drammatici versi


DODICI PASSI 
Piango il dolore
Nella camera
Sterile
Di dodici passi.
Di lato
La cara compagna
Di viaggio
Dalla finestra
Le torri snelle
Di Siena
I verdi dolci pendii.
Veleggiano
Gli Angeli
Con ali azzurrine
E mascherine
Ad appendere
Flebo di speranza
Mentre
Il letto
è un pianto
Di fisarmoniche
E il cuscino
Innervato di preghiere.
Graziella Cappelli


Ed ora voglio ricordarla anch'io, la dolcissima amica Graziella. Lo scorso anno mi volle inviare in dono il suo libro ROSSELLA. Gliene mandai alcuni miei, e dopo la preziosa lettura, scrissi per lei una recensione che ho pubblicato su questo blog e che riporto ancora.



ROSSELLA – Recensione di Danila Oppio

Ho appena finito di leggere il libro di Graziella Cappelli.

Mi ha trasmesso due sentimenti che iniziano con la lettera D:  dolore e dolcezza. Nella ricerca del tempo perduto, racconta in retrospettiva l’infanzia della protagonista del romanzo. Breve ma intenso.

Mi è parso di retrocedere nel tempo io stessa, anche se sono nata pochi anni dopo Rossella che è venuta al mondo sul finire della II Guerra Mondiale, quando la povertà viaggiava sui binari sconquassati dal tremendo conflitto.

 La protagonista era una bambina curiosa, allegra, anche se timida, dalle tipiche reazioni che l’aggettivo suggerisce. Quando si è piccoli, s’intuisce la situazione in cui si vive, ma non fino a comprenderla del tutto.

Così Rossella adulta decide di incontrare Rossellina bambina. La segue in quel che fa, e rivive con lei quei momenti che pensava fossero stati sepolti dal tempo e dai cambiamenti. O forse li ha solo voluti allontanare poiché i ricordi possono anche far male.

Le descrizioni della vita contadina di quei tempi - ormai totalmente modificata grazie all’uso di macchinari che sollevano dalla fatica il mestiere di agricoltore - sono così nitide, che pare di riviverle nel presente.

E lungo i viottoli polverosi e sassosi, Rossella va e torna da un viaggio nel tempo, e nel rientro, capisce che è giunta l’ora di perdonare anche se stessa. Di quali peccati non è dato sapere. Dal mio punto di vista, la definizione di peccato è eccessiva, preferisco definirlo uno spiacevole inconveniente o un errore di scelta, tracciato su percorsi difficili e su strade metaforicamente polverose, non idonee a donare serenità.

Tutto però si evolve nell’esistenza di ognuno di noi, e alla fine si guarda al presente, a ciò che abbiamo costruito, alla vita povera e forse infelice che abbiamo lasciato alle spalle, e il sereno torna a risplendere come il sole che sorge al mattino, quando aprendo le finestre della nostra casa dignitosa dove non manca nulla, si respira la pace del cuore.

La penna di Graziella è delicata, sensibile, mnemonica. Così come si trova nelle sue poesie spesso dedicate alle bellezze naturali, nelle quali lei s’immerge e si rispecchia, come fosse Alice nel Paese delle Meraviglie.   Consiglio vivamente la lettura. Danila Oppio

 

 

 

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