POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, luglio 13

Amare sullo stesso impervio sentiero, amare urtandosi...ma amare (Mano nella Mano)

Amare sullo stesso impervio sentiero, amare urtandosi…ma amare

                                        (Mano  nella  Mano)

 Stanotte, a Sottovoce, ho ascoltato la Signora Alessandra Necci (*) e, a un certo punto del suo autobiografico e serrato parlare, ha detto che
‘ amare è percorrere insieme lo stesso sentiero che può anche essere impervio ‘.

Ecco, vuol dire che… pensateci, pensate proprio fisicamente a due persone che si amano che camminano fianco a fianco e mano nella mano sullo stesso stretto sentiero, urtandosi anche talvolta
quelle due persone su quello stretto sentiero che si perde all’infinito.
Qualunque sasso incontrato dai loro piedi può sbilanciarli e spostare una lontano dall’altra e non sempre l’altra è subito pronta a tirare verso di sé l’una sfuggita così imprevedibilmente dalle sue braccia.
Proseguiranno così, a rimbalzelloni, su quel lungo e stretto sentiero.
La vita d’amore e d’amicizia sembra fatta di questi interessanti scossoni. Che sono poi le piccole grandi incomprensioni fra due persone.
Infatti, il sasso che fa inciampare e di conseguenza spostare l’uno o l’altro dal sentiero, il più delle volte non è cercato (non sempre abbiamo voglia di dare calci a un sasso), è proprio una casualità.
Di cui l’uno o l’altro, però, tengono conto… finchè si tengono per mano.

Angela Fabbri
(Ferrara CNN notte fra 10 e 11 luglio 2013)

(*) Figlia di Lorenzo Necci

Per completare il discorso, l'idea di mettere su pc quello che avevo scritto sui miei cari fogli ieri notte è stata quella tua email che ho trovato al mattino, e che mi ha accompagnato tutto il giorno, quasi che tu avessi sentito quello che avevo provato scrivendo di notte,
quando mi scrivi:

'Ed io sono orgogliosa di avere un'amica come te...un'amicizia conquistata anche con sofferenza, se vogliamo, ma che credo ora molto salda!'

E, questa notte, ho pensato che anche quel mio scarno pezzo conteneva un'intuizione da sviluppare, adatta appunto ad essere letta e proseguita da altri.
 

Dani risponde:
Ho letto il tuo pezzo e senza che me ne scrivessi ora, avevo già intuito che si trattava del seguito a quanto ti avevo scritto, e che tu ora hai riportato. Ma è così, nella vita, tra persone che usano il cervello e il cuore tenendoli ben collegati: un sasso metaforico - un intralcio che fa deviare dal sentiero percorso insieme - per un lungo o breve tratto, non deve essere causa di divisione, o addirittura ....di una definitiva rottura di rapporti, siano essi d'amore, di amicizia, di parentela. Il cuore dice: " ma io a quella persona ho voluto e voglio bene", il cervello ribatte: "Si, ma non mi ha capita, mi ha anche ferita", il cuore risponde:" ma io so che le voglio ancora bene, malgrado le incomprensioni ed i litigi" e il cervello risponde: "se è così, spostiamo i sassi, appianiamo il terreno, e continuiamo a percorrere il sentiero tenendoci per mano".


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