E adesso è proprio arrivata l’ora di parlare un po’ del
ministro Cécile Kyenge, una dolce signora che è stata altro che tirata per la
giacca come può capitare ai suoi colleghi politici maschi e bianchi qui in
Italia: è stata offesa a destra e a manca.
La ringrazio per la sua grande capacità di sopravvivenza.
Perché ogni offesa che le è stata rivolta ha avuto eco.
E ogni eco, anche se magari in buona fede o anche solo per
potere trattare l’argomento, quell’offesa l’ha riportata e quindi l’ha ripetuta.
Auguro al Ministro Kyenge di conservare la saldezza
dimostrata fin qui. Perché temo, e penso che anche lei, signor Ministro,
l’abbia messo in conto accettando l’incarico, che i tentativi di scavarle la terra sotto i piedi in tutti i modi più grezzi e meschini
avranno una gran voglia di continuare.
Per quel che conta, sono con lei.
Angela Fabbri
(Ferrara, 18 luglio 2013)
Conta Angie, eccome!
Ed io sottoscrivo
Danila Oppio
Condivido pienamente i tuoi pensieri Danila.
RispondiEliminaAssistiamo impotenti, a fatti davvero inammissibili.
Un saluto
Maristella
Grazie per il commento, Maristella, ma non ho scritto io questo trafiletto, bensì la scrittrice Angela Fabbri, io l'ho solo condiviso! Ciao!
RispondiEliminaQuello che conta è che sia stato letto, l'importante è che sia stato anche condiviso.
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