C’era una volta…
tanto tanto tempo fa, talmente tanto che se ne è perduta memoria…
Il Sole con la Luna vivevano felici incastonati come pietre preziose nel medesimo cielo, circondati da una miriade di stelline lucenti come diamanti.
La loro felicità era così grande e così bella che si irradiava sul mondo illuminando e portando calore nel cuore degli uomini dove non trovava spazio l’invidia o la malinconia, mentre le stelline con maliziosa indulgenza ridacchiavano fra loro per questi fratelli più grandi sempre persi l’uno nell’amore dell’altro.
Passavano felici i giorni, e le ére si susseguivano agli eòni, e loro erano sempre li, immutabili, nella loro eterea danza, bellissimi nell’intreccio dei loro desideri che si riflettevano nello zaffiro di uno splendido cielo ricamato a trama sottile con i fili d’oro e d’argento delle nuvole. Ma nulla è eterno, nulla resta uguale e nel cuore degli uomini si insinuò il sottile veleno che scorre ancestrale nelle vene del mondo e giunse il tempo in cui tutto ciò che era stato unito dovette essere separato…. e dai confini del Tempo venne la Notte, arcana Signora dell’Oscurità, scivolando silenziosa tra i sogni e i rimpianti degli uomini… e tutto avvolse coi suoi capelli colore di tenebra e lo sguardo di nero giaietto… la Luce fu separata dal Buio e la Luna, dopo un ultimo sguardo struggente al suo sposo, il Sole, voltò le spalle alla luce e si incamminò per i sentieri delle Ombre lungo le rive del fiume dell’Oblio… dai suoi occhi caddero lacrime di cristallo e la Notte si vestì d’argento… nulla potè più essere come era stato…
La tristezza infinita della Luna e il fiero dolore del Sole commossero il padre Tempo che, per non offuscare la luce di entrambi, concesse loro di non perdersi del tutto e di sfiorarsi quando l’Aurora sorge sul mondo con delicate pennellate di rosa pastello e il cielo si incendia nell’oro del tramonto…
Sempre così il loro eterno inseguirsi … senza davvero incontrarsi mai…
…e mentre l’una muore l’altro risorge nell’abbraccio tenero e struggente che dura lo spazio di un soffio di vento…
Ma quando il desiderio diventa tormento allora la pallida signora d’argento la si vede nel cielo anche di giorno, fantasma evanescente che, in disparte, si culla nell’istante di un sogno rubato mentre le stelline, con malizia innocente, giocano a rimpiattino tra le trine e i merletti delle nubi per distrarre il padre Tempo che, indulgente, fa finta di non vedere…
Ma verrà il tempo in cui il mondo tornerà a guardare con occhi di bambino e ciò che è stato separato tornerà ad essere unito…
la Luna, quale sposa dai veli d’argento, tornerà ad abbracciare il Sole, splendido principe dalle vesti di oro arabescato, il Tutto si fonderà col Nulla e la magia ritroverà i colori del sogno… un giorno… ai confini del Tempo…
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