POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, agosto 8

Dalle Piramidi all'Epopea dei detersivi da bucato di ANGELA FABBRI e DANILA OPPIO


Dalle Piramidi

 all’Epopea dei detersivi da bucato

Estratto da alcune email che Angela e Danila si sono scambiate tra il 20 e il 24 luglio 2020 in disordine sparso)

 

Dormo sempre e subito quelle 2-3 ore, il che mi porta verso le 11. A quell'ora la mia vicina di sopra, che da ieri è in fermento non so perché, ha acceso NON so COSA sopra la mia testa che sembrava la pialla elettrica di un muratore. E invece era probabilmente solo un aspirapolvere asmatico e da portare a riparare. Lo accendeva 2 minuti con un chiasso d'inferno poi lo spegneva per un po' poi ancora chiasso per altri 2-3 minuti poi silenzio. A un certo punto ho gridato BASTAAAA!!! Io che non grido mai, che non mi dà mai fastidio niente, che riesco sempre a dormire quando dà l'aspirapolvere di sopra. Ha smesso. 

Angela

 

Avrà pur avuto il diritto, la tua coinquilina, di fare le pulizie di casa? Le 11 non sono l’alba!

Danila

 

NON se l'aspirapolvere O QUEL CHE DIAVOLO ERA NON FUNZIONA e lei pretende di usarlo lo stesso. Un chiasso di sopra che IMPEDISCE PERSINO di PENSARE VA  IMPEDITO a qualunque ora del giorno o della notte.

L'avrà capito anche lei. Che è donna non solo bella ma anche intelligente e gentile. Come io sono intelligente gentile e non mi lamento mai. Tranne quando m’impediscono di pensare. Allora divento una BELVA!

Angela

Hai ragione i rumori forti spaccano il cervello. Ne so qualcosa io che stanno da mesi costruendo un supermercato LIDL a due passi da casa mia. Prima la macchina demolitrice buttava giù i muri di una fabbrica di oggetti in cemento (lì avevo acquistato la mia fontanella del giardino), poi hanno scavato un buco profondo forse per un garage sotterraneo e quindi innalzato la muratura. Insomma, ogni mattina dalle 7 e fino a sera, botti a non finire. Non bastasse, il mio dirimpettaio mi pare sia il proprietario della "Fabrica del Dom" (si scrive proprio così, con una B sola) che è quella che si occupa dei lavori nel Duomo di Milano. È un modo di dire molto usato qui in Lombardia, poiché i lavori per quella cattedrale non finiscono mai. Un po' come gli esami.

La villetta di un anziano, a due passi da casa mia, è stata messa in vendita e chi l'ha acquistata (un dentista, forse abituato ai suoi trapani!) da tre anni è un cantiere. Per un po' ci lavorano, poi smettono, poi riprendono, e anche quella non è mai finita. Quindi sono in mezzo a un baccano che, se lavorano tutti in contemporanea, spacca i timpani e anche i maroni! 

Beh, un po' come l'aspirapolvere della tua coinquilina! Ma col volume al massimo.

Danila

 

Sì, la Fabrica dal Dom (versione ferrarese) è nota. Ma secondo me allora facevano meno rumore. Adesso usano macchine vecchie e scarcassate che fanno un rumore d'inferno e allora mi dico poveri operai che le usano e non benedico certo chi gliele fa usare.

L'Era delle Macchine! puah!

Angela

 

Però, Angela, le macchine alleggeriscono le fatiche, pensa solo a quei poveri schiavi che trasportavano macigni enormi per costruire le Piramidi!

Vecchie o nuove, aiutano tanto. Mi ricordo mia nonna che quando ha avuto la sua prima lavatrice (sempre una macchina è) ha benedetto chi l'ha inventata, perché ha potuto smettere di fare la lisciva, che le causava eczema tra le dita delle mani e dovevi vedere, povera donna la carne viva e il conseguente dolore dovendo immergere le mani nell'acqua e strofinare. 

Per demolire e costruire case, se non avessero tutti quei macchinari, altro che mesi o anni per tirar su una casa, sarebbero occorsi decenni. Resta che aspirapolvere, trapani, martelli pneumatici (avevo scritto pneumitici, ma poi ho pensato che tanto mitici non sono!) seghe elettriche, piallatrici, levigatrici e quant'altro, fanno un baccano infernale.

Danila

 

Le macchine sembrano solo alleggerire la fatica, in realtà aiutano a produrre di + e il loro uso dà stress. Perché non ti guardi TEMPI MODERNI (1933) di Chaplin?

In quanto all'antico Egitto, ci saranno anche stati degli schiavi catturati in guerra a costruire le Piramidi, ma la forza lavoro era il popolo egizio e popoli limitrofi che così avevano lavoro sicuro per tutta la vita...

Angela

 

Sì, le macchine stressano, anche se poi servono a faticare meno. Pensa solo al frigorifero, e cosa i nostri avi hanno dovuto inventarsi per conservare il cibo, con blocchi di ghiaccio o salandolo. Oppure dovevano fare la spesa ogni giorno per consumarla subito o quasi.

Le lavatrici, come ti dicevo, hanno aiutato le donne di casa a non logorarsi le mani lavando con la soda che procurava loro piaghe tremende. E pensa alle lavandaie che immergevano i panni lungo i corsi d'acqua, anche in inverno, e il freddo che avranno patito.

Le auto ora sono diventate troppe, in maniera esagerata, e inquinano. Certe invenzioni tecnologiche sono state di grande aiuto, anche i PC, che permettono a persone come noi, lontane, di comunicare. O il telefono, addirittura i cellulari per videochiamate, Quando ero piccola non avrei mai creduto che potessero essere inventati. A volte pensavo. "che bello sarebbe poter parlare con una persona lontana e vederla anche in volto!" ma mi parevano solo sogni irrealizzabili. Ora anche usando Skype si comunica vocalmente e visivamente. E queste sono conquiste importanti.

Di quanto accadde in Egitto sappiamo quel che gli archeologi hanno supposto (e non mettendosi una supposta nell'ano!) Ma esattamente non sappiamo nulla di preciso, sempre supponendo, gli stessi abbiano creduto che dovessero essere morti moltissimi operai addetti a quelle costruzioni, sia per la fatica che a causa del calore.

E forse per questo penso che si siano serviti di schiavi, che non dovevano pagare ed erano da sfruttare, e se morivano, peggio per loro.

In fondo che hanno fatto di diverso certe dittature? Facevano costruire le ferrovie dai galeotti. O dagli schiavi neri. Ed erano frustate se si fossero fermati anche per un attimo. La stessa cosa l'ha fatta il nazismo, utilizzando i prigionieri dei lager. Se erano forza lavoro, li sfruttavano, altrimenti erano destinati alla camera a gas.

Lavoro sicuro per tutta la vita? Penso che non fosse pagato e che se anche lo fosse stato, la vita di quei poveretti sarà stata molto breve, dopo fatiche immani!
Danila

 

Come ho già detto, le macchine velocizzano il lavoro in modo che l'operaio lavori di + nello stesso tempo.

Riguardo alle tue idee sull'Egitto non sono per niente d'accordo. Hai visto troppi film in costume o hai letto libri di archeologi non accreditati. Costruire le Piramidi è stata una FABBRICA che ha mantenuto decine di migliaia di persone e le loro famiglie per decine e decine di anni.

 

Dei frigoriferi e del tempo ante-frigo, ho parlato diffusamente qua e là. Scrivo troppo e non ricordo dove e a che proposito. E poi, quando una cosa che volevo trattare è andata a destinazione, ho già raggiunto lo scopo e passo ad altro incarico.

 

A proposito del lavare i panni a mano, ho vissuto tutta la mia infanzia in campagna, quindi ho ben presenti le gigantesche tinozze per i panni che la 'ZDORA  la DUVEVA LAVAR, ma sono per fortuna arrivata a lavare bucati a mano quando c'erano già i detersivi moderni, per intenderci, dopo il TIDE.

E se ne ho lavati di panni a mano! a Torino, nell'Ostello mica c'era la lavatrice e ci sono stata 2 anni e ho lavato i panni a mano come tutte le mie vicine di alloggio. E anche a Ravenna, mica c'era la lavatrice nelle stanze e nelle case che affittavo...

Ma ti racconto un aneddoto. Negli anni '60 del Novecento, negli USA indissero un Concorso a chi avrebbe esibito la lavatrice PIU' VECCHIA: vinse un giovanotto che portò SUA MADRE...

Ciao, bazurlona! ti voglio bene.

Angela



Tesoro, io non ho solo guardato film in costume ambientati nell'antico Egitto, anzi mi pare di ricordare di aver visto solo Cleopatra. 

Ho libri che parlano della costruzione delle piramidi, vado a rileggerli, ma a me pare di ricordare che usassero proprio gli schiavi, e se anche non lo erano, schiavi intendo, quel lavoro massacrante era comunque una schiavitù di per sé.

Tornando al bucato a mano e ai detersivi di un tempo…mi viene in mente Tide, che conteneva un giochino a sorpresa! Me lo ricordo bene. Poi mamma è passata ad Ava come lava, a Mira Lanza che conteneva figurine. Scala, per proseguire con Dash e Dixan. Ma ancor prima di questi detersivi in polvere, mi ricordo del sapone Sole, o quello di Marsiglia, con cui si passavano i panni posati sulla tavola per lavare in legno, poggiata su un mastello o nella vasca da bagno. Ricordo anche che aveva un tassello dove appoggiare il sapone perché non finisse nell'acqua. E mi pare che fosse leggermente ondulata, per frenare la caduta dei panni. O ricordo male? Bella quella del giovanotto che portò sua madre ad esempio di vecchia lavatrice. 

A casa mia mettevamo in lavatrice solo le tovaglie e le lenzuola, tutti gli indumenti delicati li lavavamo comunque a mano. Ognuno si occupava dei propri indumenti intimi, questo di sicuro.

Ora ci sono tanti programmi, e ci si mette dentro di tutto, nella lavatrice, differenziando i detersivi. Ricordo però che Ava Bucato causava eczemi, perché conteneva troppa soda, così mamma è passata a detersivi più delicati. Che bello ricordare certi fatti di un tempo che fu!

Ti voglio bene anch'io, Angela

Danila

Non ho seguito tutta l'EPOPEA dei detersivi, ma ho riconosciuto i nomi. E ricordo che i giochini nel TIDE (che poco tempo fa mi è capitato di scoprire che significa MAREA) puzzavano tanto da detersivo che starnutivamo...

E hai fatto una descrizione perfetta degli assi da bucato. E quando parlo di ASSI da bucato, intendo proprio così: gli ASSI da bucato. Poiché appartengono al mio vissuto ferrarese, vissuto con familiarità anche in dialetto... E qui da noi si dice: " GLI ASS da bugà " e non le assi da bucato.

Per anni poi lo si è continuato a usare, solo che era diventato di plastica rigida e proprio, come racconti, lo si appoggiava nella vasca. Quando la lavatrice si usava solo per certe cose molto grandi come lenzuola e tovaglie. Mentre le mutande si mettevano in bagno e poi 'ci si dava giù a mano'...

Angela

 

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