Ho provato ad
immaginarti nelle vesti di un criceto...ma le tue guance sono piuttosto in
basso, se si trovano gonfie nelle tasche dei pantaloni...e allora adesso mi
vien da ridere! Mi vien da ridere per come ti sto vedendo io, poiché invece il
paragone che hai trovato tu, è stupendo! Ma io ti ho per un attimo immaginato
con le guance piene di mollette per panni, all'altezza delle tasche dei pantaloni…e
la cosa direi che è piuttosto buffa!
La crema
all'olio di oliva la uso tutti i giorni sul viso. La società di Imperia,che produce l'olio extra
vergine che consumavo un tempo, mi ha proposto di provare i suoi prodotti
cosmetici, a base di olio di oliva, e così ne ho ordinato qualche confezione:
bagno schiuma, crema corpo, crema viso, crema mani. E ho anch'io constatato che
la pelle assorbe queste creme, e non sono untuose come si potrebbe credere,
perché a base di olio. Che poi fossero fastidiose per le zanzare, questo non lo
sapevo. E allora, buono a sapersi!
Buona serata,
non infrangere troppi cuori!
Bacione
Dani
Dani
Mi è venuta
in mente la tua visione della mia faccia all'altezza delle tasche con le guance
piene di mollette. Però, no, per ora è una visione impossibile: la mia bocca
col ponte provvisorio non potrebbe trattenere mollette...pensa che poco tempo
fa una notte ho guardato in tv "Il nascondiglio" di Pupi Avati, un
thriller semi-horror che ho trovato efficace, di quelli dove cerchi di farti
sentire dalla protagonista per dirle "No!no!non affittare quella
casa", oppure "Ma dove vai, lì dentro quasi al buio, perché guardi
dentro a quelle bocchette dell'aria, perché tiri giù quelle grate? anche se non
c'è un fantasma, magari mentre dormi verrà giù una bella pòntaga!"
Magari poi
stanotte ti fai qualche bel brutto sogno.
Poi ho
pensato che il thriller ce l'avevo in bocca e il mio dentista al mare e questo
allontanava qualunque altra paura.
Ciao. Buona
mattina
Angie
Di infrangere cuori non ho avuto il
tempo, ma, scritta questa e-mail, farò le ultime 2 partite.
Questa sera ho preparato il risotto alle
zucchine e ho invitato la ragazza cinese del piano di sopra,l'ho vista che
rientrava col cucciolo Tally, le ho detto che alle otto era pronto così gliene
servivo 2 piatti, uno per lei e uno per il suo ragazzo tenore. E lei mi ha
detto sorridendo "Oh sì, posso ringraziare da subito? il risotto mi piace
tanto!"
In realtà l'ho chiamata giù due minuti prima
di spegnere e mantecare così ho potuto farle vedere il finale e spiegarle
velocemente la ricetta, visto che le piace tanto imparare.
Così è stato ed è piaciuto. Cosa ne dici come
prova di esame? Servire risotto ai cinesi!
Come d'accordo poi è tornata giù a assaggiare
una prugna caramellata e abbiamo cominciato a parlare di libri e di canzoni. In
quel mentre è arrivato Marco a portarmi il vino e abbiamo chiacchierato in tre.
Anche di cani, io ho avuto Bella e Marco ne ha sempre avuti, ha detto
"Credo nella mia vita di essere stato solo un giorno senza cane".
Poi lui li ha invitati al suo Postiglione a
assaggiare i cappellacci di zucca.
Rimaste sole abbiamo guardato i miei libri sul
web, le ho fatto visitare la casa e l'ho fatta sedere in fondo al letto, dove,
guardandosi nello specchio con il poster a parete sullo sfondo, sembra di
essere seduti sulla sabbia delle Hawaii (ogni tanto mi ricordo delle piccole
meraviglie che ho creato in casa), mi sono seduta a fianco a lei che ha detto
"adesso ci vorrebbe una foto".
Visto che mi aveva detto che non aveva mai
conosciuto uno scrittore le ho regalato Sheyra e non solo il segnalibro col
cane come avevo pensato all'inizio.
Sono due ragazzi molto carini e educati e
gentili. Lei studia Architettura qui a Ferrara e lui studia da tenore al nostro
Conservatorio Frescobaldi, peccato che a settembre si trasferiscono perché han
trovato in periferia una casa con 4.000 metri di giardino e adesso che hanno il
cane... e poi, più giustamente, lei mi ha detto, così lui non dà fastidio
quando canta.
Mi ha già invitato. E intanto ho mandato a lui
un biglietto perché ogni tanto mi ricanti "Musica proibita". A lei ho
cantato io il ritornello e poi abbiamo ascoltato un pezzetto sul web con
Bocelli.
Ecco qua.
A domani.
Angie
Anche questa la salvo...è troppo bella, Angie!
Non ho visto il film di Pupi Avati, ma da come me lo
racconti, c'è da tremare!
Ci sentiamo in giornata...tra poco arriva Lily, la
filippina che momentaneamente sostituisce Alina, bravissima nello stiro, ma un
po' invadente. Pensa che quando lo scorso venerdì ha pulito il mio bagno, alla
fine mi chiama e mi dice:
"Signora, questi tubetti sono quasi finiti, non è
meglio che li butti?". I tubetti erano di creme per il viso, per mani ecc.
Quelli all’olio di oliva, per intenderci, E io non butto nulla, se non li ho
spremuti fino all'ultima goccia. Lo spreco per me, in queste cose, è assurdo.
Per quanto poco, le creme costano e se le sfrutto fino alla fine, risparmio
parecchio.
Inoltre, non me l’hai detto tu che in cucina occorre saper
riciclare? E lo stesso dicasi per ogni altra cosa, il tempo del boom economico è finito da un pezzo, e devo
anche ammettere che è divertente cercare di risparmiare là dove è possibile. Ci
sono spese, come per esempio il conto del dentista, o le bollette delle utenze,
dove nessuno concede sconti, e non c’è niente che si possa riciclare. E ciò è
niente affatto divertente!
Bacione
Dani
(La mattina
dopo)
Mentre entro in cucina, sento cantare di sopra
e mi sembra proprio. Ma sì, che carini, mi hanno fatto far colazione sulle note e parole di 'Musica
proibita'. Come se sapessero che mi alzavo allora.
Oggi farò due delle mie tartine al tonno.
Ciao
Angie
Santo cielo, Angie! Ma questo pezzo lo conoscevo...da un
pezzo! Solo che non ho mai saputo che il suo titolo fosse "musica
proibita". Bello cantato da Bocelli! L'ho appena ascoltato! E grazie a te
che me ne hai parlato!
Dani
Mia madre lo
conosceva, ma non me ne ha mai detto il titolo, anche perché poi la parte più bella e accattivante è il ritornello
che io ogni tanto canto, e ieri sera Sesìl, traduco il suo nome dal cinese, mi
ha detto che canto bene (le ho canticchiato 2 o 3 pezzi, mentre cercavo fra i
testi di canzoni che ho, quello di musica proibita):
Vorrei
baciare
i tuoi
capelli neri
le labbra tue
e gli occhi
tuoi severi.
Vorrei dormir
con te
Angelo mio,
mia bella
innamorata
tesor mio.
(la variante
del testo è mia)
A proposito,
adesso devo anche credere che canto bene, perché finché me lo diceva una certa
persona non ci credevo (per esser sincera, credo a ben poco di quello che dice,
in particolare quando mi riguarda)
Da ultimo
tieni conto che canto con i denti finti che mi alterano la pronuncia anche
quando semplicemente parlo ad alta voce.
Era solo una
precisazione, ma è sempre conseguente, visto che ci hai messo già anche il mio
ponte provvisorio. Tranquilla, la cosa mi diverte!
Angie
p.s. Ma una
cosa è certa, non ti rivelerò mai il colore delle mie mutande, né se sono o
no in tinta unita
Angie, se vuoi che tolga la parte che racconta del ponte
dentale, la tolgo. Ma ricordo bene che hai scritto di dentisti, parlando dei
tuoi problemi ad essi inerenti. Mi pareva un seguito divertente, e se diverte
anche te, lo tengo.
classico colore tra su de ciuc |
Il colore delle tue mutande, credimi,mi interessa
poco...(sono azzurrine rosa pallido?)
O color "tra su de ciuc?".. Da noi, quando non
si riesce a specificare l'esatta tonalità di un colore, o meglio, quando certi
indumenti finiscono tutti insieme in lavatrice, e qualcuno, perdendo il colore,
tinge anche gli altri, si usano queste espressioni, in quanto l'azzurro prende
sfumature rosate o viceversa e se finisce in lavatrice un capo rosso, tutto il
bucato diventa coloro vomito di ubriaco, ovvero restano di colorazione
indefinita!
Come vedi, ho scherzato sul colore delle tue mutandine! Mi
dai sempre lo spunto per divertirci un poco!
Buona serata con la Littizzetto, che in quanto a comicità,
la sa lunga!
Hai letto il testo che ti ho inviato?
Dani
Sì, l'ho
letto e te lo rimando perché ho sistemato gli stacchi fra un e-mail e l'altra.
Spesso non si capisce e rende stancante la lettura.
A proposito
di stancante, ma, l'hai riletto? A chi vuoi che interessi dei miei risotti,
delle tue creme e del fatto che preferisci l'Alina alla Lily e della nuova casa
dei miei vicini Cinesi?
Non sono i vicini cinesi di Angie! |
Non voglio
che togli il mio problema ai denti, anzi, mi solleva il morale che lo sappiano
gli altri, anche perché penso di essere in grande compagnia. E magari farà bene
anche agli altri sentire parlare dei miei!
Ciao e buona notte (avevo scritto buone
note e ho corretto, ma, perché no? una buona musica per un po'...)
Angie
Allora, Angie,
per quanto riguarda il testo, io avrei staccato le nostre
conversazioni, come ho fatto col precedente, ovvero usando caratteri diversi.
Lo avrei fatto dopo la tua rilettura ed eventuale
approvazione.
Per quanto riguarda gli argomenti che pensi non debbano
tanto interessare ai lettori: quando scrivi un libro, e parli di ricette, o di
piccole questioni domestiche, o di un personaggio particolare, ti chiedi per
caso se possa interessare a qualcuno, o non pensi piuttosto che il lettore
potrebbe ritrovarsi in certe situazioni? E più le situazioni riguardano fatti
quotidiani, e più il lettore ne riconosce parte della propria vita, e quindi s’
incuriosisce su come si sono svolti gli stessi?
Io penso che si possa trattare di argomentazioni serie,
seriosissime, se però si alternano a fatti concreti, di normale vita di ogni
giorno, di conversazioni fra amiche che sanno raccontarsi.
E se vogliamo, chiediamolo ai lettori, se trovano noiosi i
nostri argomenti, o se li divertono o li portano a pensare su problemi più
seri, che spesso trattiamo.
Io intanto ho preparato per merenda, a mio nipote che sta
allungandosi come un grissino, un nutriente panino, tra una email e l’altra.
Ciao
Dani
Sono tornata
giù adesso, dopo essere stata coinvolta dai cinesi e da Tally che ha gradito
una delle mie tartine: gliel'ho data personalmente e alla fine avevo tutte le
mani unte e viscide, ma è stato bellissimo.
Nutrire
personalmente un cane cucciolo è una delle cose più belle del mondo. E poi ti
danno soddisfazione, gustano tutto e te lo dicono.
Ho
ringraziato il mio cantore e volevano farmi assaggiare la loro cena, ma visto
che avevano ospiti li ho salutati, in mezzo a un gran casino perchè Tally era
dappertutto e in ogni luogo e sbaraccava acqua dalla sua ciotolona, e sono
scesa qui.
E' tardi, e
forse è un bene che tu riguardi tutto domani. Vedi, tu hai dato la merenda a
tuo nipote e io il dessert a Tally.
A domani.
Angie
Vorrei
aggiungere qualcosa a quello che ti ho già scritto:
" Vedi,
tu hai dato la merenda a tuo nipote e io il dessert a Tally."
Così:
" A
ognuno il suo compito e a ognuno il suo posto. Non essendomi mai messa
stabilmente con un uomo non ho figliato. E nemmeno il mio grande cane Bella ha
avuto cuccioli (anche se io non le ho mai tolto la possibilità, l'amavo troppo
per permettere che un qualsiasi chirurgo, a sua insaputa, mettesse mano al suo
corpo).
Di
conseguenza so che non avrò nipoti miei o di lei.
Ma questo
piccolo Tally è proprio già un nipotino, mio e suo.
E questi
ragazzi cinesi di vent'anni, non sono forse dei nuovi nipoti? ".
Angie Cara, certo che lo sono, perché a volte sentiamo più vicine quelle persone (e anche amici a quattro zampe), che ci donano gesti, sentimenti e attenzioni che qualche volta i parenti non offrono. E allora viene spontaneo “adottarle!”
Ma torniamo ai tuoi dubbi, di quando mi hai esposto il tuo pensiero sul
gradimento o meno dei nostri lettori, a proposito degli argomenti che
trattiamo, ho avuto come un flash-back e, ritornando indietro nel tempo, mi
sono ricordata che, da ragazzina, mi abbeveravo alla fonte di Brunella
Gasperini, leggendo i suoi libri, spesso ambientati in Valsolda. Lei narrava di
fatti quotidiani, spesso divertenti, altre volte scriveva di argomenti più
impegnati. E mi sono chiesta quanto vi fosse di diverso tra lei e noi. Se ai
tempi, le mie amiche ed io, facevamo a gara a chi avesse già letto il tal o
talaltro libro di Brunella, perché in quella scrittura ci ritrovavamo, per
quale ragione non dovrebbero piacere le nostre e-mail, che potrebbero benissimo
configurare stralci di libri. E giusto per ricordarla, perché quando ebbi la
notizia della sua morte, piansi come se avessi perso una zia, volentieri
inserisco una brevissima biografia della scrittrice, per chi l’ha apprezzata, e
per chi non l’ha mai conosciuta.
Brunella
Gasperini pseudonimo di Bianca Robecchi (Milano, 22 dicembre 1918 –
Milano 7 gennaio 1979) ),
è stata una giornalista e scrittrice italiana. Trascorse la sua vita tra
Milano, sua città natale, e San Mamete, piccola frazione della Valsolda, sul Lago di Lugano..
Conclusa una breve parentesi come
insegnante nell'immediato dopoguerra,
iniziò a collaborare con il Corriere della Sera e diversi periodici Rizzoli all'inizio degli anni cinquanta,
distinguendosi immediatamente per una visione moderna e progressista sulle
questioni che avrebbero dominato la società italiana negli anni successivi. La
rubrica "Ditelo a Brunella", in particolare, fu pubblicata su Annabella per venticinque anni, e la vide stabilire
un dialogo aperto e franco con i suoi lettori su tematiche come il divorzio l'aborto, la famiglia e la politica. Analoghe tematiche affrontò nella
sua rubrica "Lettere a Candida", pubblicata per molti anni su
"Novella".
Nel 1956 pubblicò il suo primo romanzo, L'estate
dei bisbigli (precedentemente
uscito a puntate su Annabella), a cui fecero seguito Io
e loro: cronache di un marito, Rosso di sera, A
scuola si muore e Grazie
lo stesso , tutti editi
da Rizzoli. Pubblicò inoltre l'ironico manuale Il Galateo di
Brunella Gasperini
e
l'autobiografia Una donna e altri animali
Una selezione dei suoi editoriali e delle
lettere pubblicate su Annabella è stata raccolta nei postumi Così
la penso io e Più
botte che risposte
I suoi libri sono stati tradotti e
pubblicati con successo in varie lingue, fra cui tedesco, francese, spagnolo e
ungherese.
Dal matrimonio con Adelmo Gasperini
(chiamato da tutti Mino e da Brunella "compagno della mia vita") ebbe
due figli, Massimo, nato nel 1946 e
Nicoletta (1950- 1989) , anche lei giornalista, che collaborò assiduamente con
diversi settimanali e riviste musicali.
Buon
risveglio!
Dani
Ieri sera, il
giovane tenore mi ha fatto sapere tramite Sesìl (lui è meno spigliato di lei
con l'italiano, del resto si sa, noi donne, in quanto a chiacchiera....) che le
mie buonissime prugne caramellate sarebbero un piatto pregiato e costoso dalle
sue parti in Cina.
Bene, ho un
futuro in Oriente! A dir la verità l'ho sempre saputo che se mi fossi trovata
in difficoltà anche dall'altra parte del mondo sarei sopravvissuta perché so
cucinare qualsiasi cosa e soprattutto le cose che più si avvicinano, magari con
qualche appetitosa variante, allo stile di nutrirsi del luogo. Infatti anch'io
mi adeguo e non mangio mai al sud quel che si mangia al nord e, all'estero (sono
stata poco), mangio cose locali.
Ok, peccato
che mi sono dimenticata di chiedere cosa costerebbe in Cina un piattino di
quelle prugne, sarebbe stato interessante saperlo.
Ad ogni modo
li ho informati che se qualcuno ha bisogno di una cuoca io sono a disposizione.
Ciao.
Angie
Il pezzo sistemato, spero di non aver commesso errori, una
tua revisione attenta sarebbe davvero gradita.
Alla fine, ho aggiunto quella che sarebbe la mia e-mail di
risposta alla tua ultima serale. Così è già inserita nel testo, e non devo fare
copia e incolla, e ridimensionamento
Leggi con calma, e sappimi dire.
Io ho le mie assolute convinzioni...
Ci sono giornalisti-scrittori, che dopo aver collaborato
con testate giornalistiche, scrivendo di volta in volta articoli loro, li hanno
riuniti in un libro- A partire da Oriana Fallaci, per arrivare a Luca Goldoni,
a Beppe Severgnini, e a tutti gli altri, alla fine, i loro brevi racconti o
articoli, sono diventati un libro.
E noi siamo forse diverse da loro? Le nostre e-mail,
regolarmente pubblicate sul blog (ovvio che selezionate con cura, in base
al contenuto), alla fine potrebbero essere tante e tanto nutrite, che ne verrà
fuori qualcosa di concreto). Brunella Gasperini scriveva su Annabella, sul
Corriere, piccoli pezzi della sua storia quotidiana, in famiglia o con gli
amici, e alla fine li riuniva in libri. E a me hanno sempre appassionato
tantissimo.
Buon risveglio
Dani
Dani
Se fare di
tutto questo un libro è il tuo desiderio, ti faccio i miei auguri. Ma prima,
non sarebbe meglio che trovasse riscontro sul blog?
Mi parli di
Brunella Gasperini, la conosco bene, mia madre la leggeva su Annabella e dopo,
un po' alla volta, abbiamo trovato tutti i suoi libri (o quasi), li abbiamo
letti tutti e adesso sono tutti qui da me.
Ma Brunella non
era me e te. Era, diciamolo con ironia... un pelino più sopraelevata (e non in
senso che si desse delle arie...).
Leggo e ti
dico.
Tanto la
lavatrice, il criceto l'ha già stesa, con tutti i suoi ciappetti, nel sole e
nel vento.
Angie
Bene Angie,
lo vedi che
saltano fuori tra noi cose impensabili? Felice di sapere che ti piaceva
Brunella!
E diciamo un'altra verità: tu sei una scrittrice, io
semplicemente "una che scrive". E non so se la Gasperini sia stata
tanto superiore a te, come scrittrice, in fondo i suoi scritti erano di una
semplicità unica. Ma è vero che colpivano al cuore. Lei ha avuto fortuna
entrando come giornalista al Corriere, come altre che ho conosciuto, tipo
Caterina Vezzani, che è entrata nel CdS perché si interessava alla cosmetica e alla
moda. Aveva sposato in prime nozze il figlio di un industriale del varesotto. E
lui aveva qualche aderenza. Così ha cominciato a scrivere i suoi articoli per
Amica. Poi ha conosciuto il figlio di Giancarla Mursia, l'editrice, e si è
spostata alla Casa editrice del nuovo compagno. Esattamente come ho conosciuto
Giulia Borgese, anche lei al Corriere, ma per recensire libri. Per forza! era
la nipote dello scrittore Giuseppe Antonio Borgese, quello che scrisse Rubé. Si
fa presto a diventare famosi o, quanto meno, a trovare qualche porta aperta, se
si hanno vincoli di parentela con certi personaggi già introdotti
nell'ambiente! Ma a livello qualitativo, non sono del tutto convinta delle loro
capacità. Certo mi pare di abbassare il tuo livello, se dovessimo pubblicare un libro
insieme, di sminuire la tua scrittura, ma basta dirlo, che io sono una che
tenta di scrivere, e tu la penna d'oro!
Bacio
Dani
Allora,
eccoti in allegato la versione corretta da me. Vuoi aggiungere al titolo i miei
'Denti finti'? Trovo che sarebbe carino.
Riguardo al
contenuto di questa tua e-mail, sono felice di non sapere per niente chi è o
chi era il signor 'Giuseppe Antonio Borgese, quello che scrisse Rubé', nè cosa
ha scritto. Sicuramente era una persona
fortunata
che, avendo a disposizione le possibilità, le ha utilizzate, buon per lui e per
i suoi parenti.
Ho sempre
pensato che anche le mie e-mail siano di una semplicità unica, come sono anch'io.
Ti prego di
aggiungere, questa volta al testo che ho corretto, anche le 4 e-mail qui
contenute. Poi, se me lo rimandi, gli dò una scorsa.
Un'ultima
domanda: ma non metti mai una data nelle email? Metti almeno un 'da...a...' in
fondo al testo, fra parentesi.
Angie, che
adesso va a fare una cosa di una semplicità unica: lavare i piatti
(Scritte a cavallo di Ferragosto 2013 - che non è un equino da maneggio!)
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