E-mail tra il 24
e il 25 agosto 2013
Oggi l'ho
cominciato così: facendo il verme.
Mi ero
svegliata verso le 10 e mezza ma poi mi sono riaddormentata e ho ripreso
conoscenza a mezzogiorno, probabilmente perché avevo fame dei miei nuovi
biscotti del panificio, frollini con su una mezza ciliegina verde o rossa.
Infatti l'ultimo sogno verteva su questo: il mio occhio destro perdeva l'iride
e la vedevo lì, come quella mezza ciliegina verde (verde perché i miei occhi
tendono più al verde che al rosso), ma separata da me. Per fortuna ho rimediato
al guaio svegliandomi.
Poi, avevo
già fatto colazione, suona Sesìl e mi ha portato il pranzo cucinato da
lui, il tenore.
Un bel piatto
con da una parte dei tortiglioni conditi con un sugo che mi incuriosiva e a
destra una fettina di arrosto cotta bene. Ma ho dovuto rinunciare
(Verme!) spiegando che sono difficile nel mangiare e non amo la pasta tipo
tortiglioni... e poi avevo appena finito di fare colazione.
Insomma ho
spiegato ho ringraziato ma non ho accettato.
E subito dopo
mi sono sentita tanto verme da star male fisicamente. Spero che mi
permetteranno di rimediare.
Angie
All'altra non rispondo, hai detto tutto tu, con una chiarezza
da neurochirurgo!
Ma l'ho salvata, e poi saprai il motivo, Beh, riguardo al
piatto che ti ha portato Sesil, io avrei gradito, accettato e ritirato. Anche
se avessi già mangiato un bue. Per cortesia. Poi magari lo avrei riscaldato,
per la cena o per più tardi, E se proprio non mi andava di mangiare, avrei
assaggiato, giusto per conoscere il sapore del sugo, e poi avrei detto di aver
mangiato tutto!
Ma oggi è il tuo giorno del "verme" (che non
credo sia un segno dello zodiaco cinese!) E allora sei rimasta in tema!
Dani che ti ha risposto solo ora, perché era al parco, poi
si è fatta una doccia sotto un improvviso acquazzone, per raggiungere l'auto,
ed ora è rientrata bagnata come un pulcino!
Va bene,
allora puoi aggiungerci anche questo che ho da dire come essere umano
appassionato e che odia gli sprechi.
Mio compito è trasferire ad altra unità il modo che ho utilizzato lavorando
sperimentalmente col mio cervello.
Angie, ovvero
la formichina
Siccome sono
usciti, gli ho attaccato un biglietto alla maniglia della porta, scusandomi e
ringraziandoli ancora per aver pensato a me.
Adesso ad es.
devo andare a prendere a mano il brasato cucinato ieri per quasi quattr'ore. E
ti giuro che non ne ho nessuna voglia!
E auguri per la tua passiflora e il tuo
gelsomino.
Qui è tutto il pomeriggio che i ragazzi sono
fuori e Tally è a casa da solo. E da almeno un'ora un temporale ci gira
intorno.
E' stato bravo tutto il tempo, solo verso le
18 ha pianto proprio come fanno i cuccioli quando sono disperati.
Poi ha giocato l'ultima carta: un piccolo
ululatooooo.
Dopo deve aver sbadigliato e probabilmente si
è addormentato.
Ciao, a domani.
Angie
Come mai l'hanno
lasciato solo così a lungo? Sai, non tutti i vicini hanno amore per gli
animali, come l'hai tu, e magari sentir piangere un cane per ore, potrebbe aver
dato anche fastidio. E forse avrebbe anche bisogno di uscire, per la sua
passeggiata igienica, poverino!
Dani
Ma no, i ragazzi sono tornati poco fa e sono
corsi giù con Tally. Solo che Sesìl mi ha suonato per via del biglietto che
avevo lasciato, così Tally ha sgridato anche me, proprio convinto. Si è persino
seduto davanti alla porta per sgridarmi meglio come a dirmi 'Ah tu c'eri! E
dov'eri?' Non può sapere che senza chiavi non potevo entrare in casa e andare
dalla porta a consolarlo era la cosa più deleteria che potevo fare.
Ma è stato bravo quasi sempre. Ripeto, solo
alle 18 (sembra che stenda una deposizione per la polizia)
ha pianto e ululato per un po' e poi si è
addormentato, povera stella!
Bene, adesso è giù a fare un bel giro
nel parco.
Angie
Allora sono contenta,
non che Telly ti abbia sgridato ma contenta che siano tornati per portarlo a
spasso!
Magari si è
creduto abbandonato!
Notte serena
dani
Oh Tally, era così carino, seduto tutto
compunto, compenetrato nel compito che si era imposto e cioè sgridarmi per
bene.
E mentre lo eseguiva ,mi fissava negli occhi
(cosa assai rara in
un cane) e il suo sgrido sprizzava tanto amore per me che, se già non ne ero
innamorata, mi sono ri-innamorata di lui.
Ricorda sempre questo, perché un cane cominci
a pensare di essere abbandonato dal suo amico umano di giorni ne devono passare
tanti ma tanti, così tanti che la pazienza di Giobbe va a giocare a
nascondino.
Proprio per questo non bisogna dargli
occasione di
pensarlo. Delle creature tenere e affezionate che stravedono per te, bisogna
aver cura, siano esse sotto forma di cane o di moglie o di marito o di figlio o
di amico.
E qui mi torna in mente il finale di quella
mia poesia:
"Perché ne sarete dolcemente liberati
prima di quanto pensiate".
A domani, Dani.
Sempre tua Angie
Nessun commento:
Posta un commento