Quando un uomo
Stolto e insensibile
Ferisce una donna
Non merita rispetto
Né amore, né voce
Gli serve restar solo
A meditare con serietà
Sul passo falso
Che, appena compiuto
L’ha fatto inciampare
E troverà il modo
Di por rimedio all’istante
Se ancor fosse possibile
Rifare il percorso
Contromano, nel traffico
Della strada ferita
Da colpi inferti sul selciato
Buche profonde
Piene di melma e fango
Chissà, forse
potrebbe
esistere
Un viottolo segreto
Stretto e scosceso
Da dove riprendere
Il cammino interrotto
O ritrovarsi alla fine
Di un vicolo cieco.
Danila Oppio
Inedita
E' molto bella, Dani, e molto forte. Colpisce davvero molto forte e lascia il segno, potente come le buche aperte dai bombardamenti fatti da uomo a donna che poi, ininterrottamente, si riempiono di lacrime.
RispondiEliminaLa tua Angie
Grazie Angie! Ero indecisa sull'immagine per accompagnare i versi, e questa mi è sembrata indicata, anche se ne avevo in serbo altra, che mi aveva ispirato. Ma quella l'ho utilizzata per altro blog.
RispondiEliminaDani