Vermeer: la merlettaia |
…e te ne stavi
con luce fioca
che cadeva dagli occhi,
sulla solita sedia raccolta
nell’angolo della vecchia cucina.
Sullo sgabello i piedi
stanchi del giorno
e la coperta di avanzi di lana
dai colori brillanti
copriva le ginocchia infreddolite.
…e punto dopo punto
con filo sottile
lentamente sfilavi con cura
dall’uncinetto ricurvo
candide trine preziose.
La telenovela alla tivù
raccontava di storie d’amore
e la luce tremula dall’alto
nascondeva agli occhi stanchi
il piccolo errore del punto.
…e riga dopo riga
intrise di amore
splendevano ogni giorno
ricami di candido pizzo
cucite al tessuto di lino.
Tesori pregiati avvolgevi
che nascevano lungo le sere
mentre fuori la neve
nell’annuncio della notte silente
cadeva come latte di nuvole.
…e se il sonno tarda a venire
il divano è ristagno del cuore,
stringo forte il cuscino
imbottito di piume
e cesellato di bianco filet
…e con il tuo viso
che ho dentro di me
dormo serena …
…e sei qui ...
ancora con me, mamma.
Carla Colombo
28 dicembre 2012
Anno 2013
- Diploma di segnalazione di merito al concorso nazionale dell'Associazione Culturale LunaNera di Pozzo D'adda , con la poesia "... e te ne stavi"
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