Ulula l’affamata lupa
Lungo i muri roventi
E sotto gli umidi anfratti
Uggiola il cucciolo
Udendo i suoi lamenti
In questo tempo uggioso
Volano ubriachi i falchi
Irrisione ulteriore
Nell’ultimo tramonto
Ugualmente una prece
Sale uniforme ad altre
Universale pianto
D’una civiltà urtante
Urgente occorre aiuto
In quest’usurato tempo
Travolto da uragani
Di guerre tanto inutili
E’ l’anima dell’umanità
Ustionata da crimini
cruenti brutali sanguinari
Come devastanti uragani
L’usura della Terra
Urla il suo tormento
Che nulla può uguagliare
Resta dunque mera utopia
Ogni desiderio di pace
Racchiuso dentro un’urna
Sepolta nella melma
nauseabonda e putrida
Di questo mondo infame.
Danila Oppio
Inedita
declamando in U
Questi versi amarissimi rispecchiano perfettamente l'atmosfera del nostro tempo...
RispondiEliminaSi tratta davvero di un mondo infame.
Suona bene questa allitterazione in "u": ciao, Danila, e complimenti!
Grazie Laura, questi versi li ho composti stamattina...mi era venuta alla mente quella prima strofa..poi ho dato seguito alle altre! Le madri che piangono per i loro figli che non hanno da mangiare, dove c'è grande povertà, oppure non trovano lavoro, in questa moderna civiltà! Ciao e ancora grazie!
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