Pubblico ben volentieri questa composizione poetica di Luisa Bolleri in quanto mi ha toccato il cuore nel profondo. Grazie Luisa per quanto ci trasmetti!
A Nino Fezza Cinereporter
Scatta ancora le tue foto,
Nino,
pòstale per il mondo indifferente.
Ferma
l’immagine di una guerra assurda
e sanguinosa come poche, in Siria,
dove la morte falcia gli innocenti
dove le case crollan sui civili
dove l’angoscia e la paura ormai
son divenute compagne dei perdenti.
Mostraci le ferite e il loro
pianto, Nino,
che scuotan le coscienze dei potenti.
Sangue su polvere e macerie,
ancora.
Ma dove sei, Dio di queste genti?
Intanto qui si muore senza tregua:
a sera nuovi necrologi, mentre
il mondo controlla gli orologi
poi volge il capo altrove sorridendo.
Siamo al sonno della ragione,
Nino,
vedere fronteggiarsi dei fratelli.
Ma non udite lo strazio di chi
invano
cerca o ha trovato il familiare ucciso?
Bambini soli senza più la madre
piangono e chiedono una tregua, ora!
Vagheranno soli, scalzi e disperati
su strade bianche, in cerca di carezze.
E tu, Nino, riprenderai la
neve
quando cadrà sul sangue a Primavera*.
Dicci quando e perché tu ti
arrendesti,
uomo della democrazia, uomo di pace,
uomo del nord, uomo occidentale.
Quando verrà il tempo finalmente
che i bambini tornino a giocare?
Ma… scusatemi, non vi volevo disturbare.
Continuate pure a non
guardare.
di Luisa Bolleri
N.B. Nino Fezza Cinereporter è
un reporter della Rai presente in Siria da quando è cominciata la guerra
civile. Sul suo sito facebook posta le foto di un Paese senza pace da 5 anni.
*Primavera: Primavera Araba.
Ph reperita nel web.
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